Un biglietto, sei numeri, una valanga di dollari: Cabot si sveglia capitale della fortuna (e dell’ansia).
C’è chi trova sotto l’albero un maglione “creativo”, chi una sciarpa riciclata e chi — con una calma che dovrà essere sovrumana — scopre di aver centrato
il jackpot da 1,81 miliardi di dollari. È successo negli Stati Uniti, con un biglietto del Powerball acquistato in Arkansas,
a Cabot, cittadina non lontana da Little Rock: una giocata perfetta, tutti e sei i numeri indovinati, e una vigilia di Natale che si
trasforma in record.
La cifra colloca la vincita ai piani altissimi della lotteria americana: è la seconda più grande mai registrata dal Powerball, dietro soltanto al
colosso da 2,04 miliardi centrato in California nel 2022. E intanto Cabot, che vive di normalità e routine, finisce catapultata nel frullatore:
chi è il vincitore? Un residente? Un passante? Un automobilista di passaggio, visto che la zona è vicina a grandi arterie stradali?
Il biglietto “fortunato” e i numeri della notte
Il ticket vincente è stato venduto in una stazione di servizio Murphy USA. I numeri estratti nella notte della vigilia (ora USA) sono stati:
04, 25, 31, 52, 59 e Powerball 19. Basta un solo biglietto per fare saltare in aria tre mesi di “rollover” senza vincitori:
ogni estrazione senza jackpot ha fatto lievitare il montepremi, fino all’esplosione natalizia.
Incasso: dilazione “da nababbo” o cash (quasi) immediato
Qui entra in scena la parte meno romantica ma più concreta: come si incassa una montagna di denaro? Il vincitore può scegliere tra due strade:
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Rendita pluriennale: una formula di pagamento a lungo termine, con assegno iniziale e rate annuali che tendono a crescere nel tempo (una dinamica usata spesso nelle lotterie USA).
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Liquidazione immediata: il “cash option”, cioè una maxi-somma subito, pari a 834,9 milioni di dollari prima delle imposte.
La tentazione del “subito” è forte, ma il fisco è lì che aspetta: tra tasse federali e statali, la cifra finale può ridursi drasticamente. E in Arkansas — ricordano le autorità locali —
eventuali debiti (ad esempio arretrati fiscali o obblighi di mantenimento) possono essere trattenuti.
Anonimato: tre anni di silenzio (quasi) garantiti
C’è un altro dettaglio che negli USA pesa più dell’oro: la privacy. In Arkansas, chi vince premi molto elevati può chiedere che la propria identità resti riservata
fino a tre anni. Esiste però un’eccezione significativa: se il vincitore è un eletto (o un suo stretto familiare), la finestra di riservatezza
si accorcia sensibilmente. Tradotto: la legge consente di respirare, organizzarsi, e magari anche sparire dalla circolazione prima che il nome diventi un magnete per curiosi e truffatori.
La frase “da manuale” della lotteria (e cosa c’è dietro)
Dopo l’estrazione, i vertici del Powerball hanno festeggiato pubblicamente la vincita. Il presidente del consorzio, Matt Strawn, ha salutato il nuovo miliardario con un messaggio dal tono
inevitabilmente trionfale:
"Congratulazioni al nuovo vincitore del Powerball: è un premio straordinario che può cambiare una vita".
Ma nella stessa dichiarazione c’è il secondo livello del racconto: "Ogni biglietto acquistato aiuta a sostenere programmi e servizi pubblici".
È la chiave con cui le lotterie americane difendono (e vendono) il proprio ruolo: una parte degli incassi finanzia iniziative pubbliche e, nel caso dell’Arkansas, anche programmi collegati
alla Arkansas Scholarship Lottery.
Non solo il super-jackpot: la scia di premi “minori”
Quando cade una vincita così, non piove solo su un singolo fortunato. Nella stessa estrazione, diversi giocatori hanno portato a casa importi importanti:
premi da un milione e una costellazione di vincite intermedie (decine di migliaia di dollari). Il meccanismo è studiato per distribuire “storie di fortuna”
a più livelli, alimentando il sogno collettivo anche quando il jackpot resta irraggiungibile.
Le probabilità: perché questa storia è (quasi) impossibile
Qui arriva il colpo di realtà: la probabilità di centrare il jackpot del Powerball è di 1 su 292.201.338. Sì, avete letto bene. Eppure milioni di persone giocano
ogni settimana: perché la lotteria non è solo matematica, è narrazione. È l’idea che “potrebbe capitare anche a me”, anche se i numeri dicono l’opposto.
Un dato in più spiega l’epoca dei jackpot-monstre: nel 2015 il Powerball ha cambiato formato (più combinazioni possibili), allungando le probabilità del colpo grosso e rendendo più facili
i roll-over. Risultato: più estrazioni senza vincitore, più crescita del montepremi, più titoloni.
Jackpot sempre più grandi: la “gara” con Mega Millions
Il Powerball oggi costa 2 dollari a giocata e si estrae tre volte a settimana (lunedì, mercoledì e sabato, in orario serale USA). La concorrenza diretta,
Mega Millions, nel 2025 ha invece imboccato una strada ancora più aggressiva: aumento del prezzo del biglietto e revisione del gioco per spingere su premi più
grandi e frequenti, con un moltiplicatore incluso automaticamente.
Dietro l’effetto “jackpot astronomico” non c’è magia: ci sono regole, prezzi, marketing e una psicologia collettiva molto americana. E c’è anche un fenomeno citato dagli analisti:
la cosiddetta jackpot fatigue, la stanchezza del pubblico davanti a premi “medi” che non fanno notizia. Per “riaccendere” l’attenzione, i giochi si sono spostati verso cifre
sempre più fuori scala.
E adesso? La caccia al vincitore (ma senza nome)
In Arkansas c’è un limite temporale per presentarsi a riscuotere: 180 giorni dalla data dell’estrazione. Il tempo per organizzarsi quindi c’è, ma non è infinito.
Il che apre scenari da film: un biglietto custodito come una reliquia, avvocati consultati in segreto, conti bancari, trust, consulenti fiscali. E la domanda più umana di tutte:
come si fa a non dirlo a nessuno?
Nel frattempo, il Powerball riparte con la sua routine spietata: nuova estrazione, nuovo montepremi iniziale e nuova coda davanti alle ricevitorie. Perché la lotteria, in fondo,
non vende numeri: vende immaginazione. E a Natale, l’immaginazione costa sempre un po’ meno.