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Inflazione ai massimi dal 1984: un disastro per le famiglie italiane

- di: Daniele Minuti
 
Inflazione ai massimi dal 1984: un disastro per le famiglie italiane
Quella relativa all'inflazione è ormai una vera e propria emergenza: stando dai dati pubblicati dall'Istato, non si arrivava a livelli così elevati da circa un trntennio, con ottobre che vede un +3,5 su base mensile e addirittura un +1,9% su bas annua, coi prezzi nel carrello della spesa che volano a +12,7%. Un disastro per le famiglie italiane, per cui si solleva il grido d'allarme delle associazioni.

L'inflazione vola, allarme di Confcommercio, Codacons e Assoutenti

L'analisi di Confcommercio indica come colpevole principale il rincaro dei beni energetici, sia regolamentati che non regolamentati, a cui si aggiunge la salita dei prezzi dei beni alimentari. Rallentano invece le salite dei prezzi per servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Con l'inflazion acquisita per il 2022 a +8% per l'indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.

Ovviamente, come sempre, paga Pantalone e il Codacons non usa mezze misure dopo la diffusione dei dati Istat, con la stangata prevista per le famiglie a +3.655 euro annui (+13,5% di spesa a ottobre solo per gli alimentari). Il presidente Carlo Rienzi parla chiaro: "L’emergenza energia e il rialzo dei carburanti hanno avuto nell’ultimo mese effetti disastrosi sui prezzi al dettaglio, aggravando enormemente la spesa delle famiglie. Una situazione che ora fa scattare l’allarme sui consumi di Natale perché gli italiani, di fronte ad una inflazione record, saranno costretti a tirare la cinghia sugli acquisti legati alle prossime festività. Un danno enorme per il commercio e l’economia nazionale che il nuovo Governo deve assolutamente evitare, disponendo subito il taglio dell’Iva sugli alimentari, che ad ottobre hanno registrato una impennata del +13,5% con ripercussioni per +752 euro a famiglia, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie e contenere gli effetti disastrosi dell’inflazione".

Gli fa eco il suo omologo di Assoutenti, Furio Truzzi, preoccupatissimo per l'impatto che le famiglie subiranno a causa dell'inflazione e deciso a chiedere al nuovo Governo misure d'acquisto che sostengano il potere d'acquisto e dei consumi: "Il dato più terrificante è senza dubbio quello sugli alimentari, i cui prezzi ad ottobre aumentano del 13,5%. Questo significa che una famiglia con due figli solo per mangiare si ritrova a spendere 1.011 euro in più su base annua a causa dei rincari registrati nel comparto. Le conseguenze saranno pesanti, perché con i prezzi a questi livelli, l’emergenza bollette che prosegue senza sosta e ora anche il rialzo delle rate dei mutui, un numero crescente di famiglie non riuscirà più a mettere il cibo in tavola e dovrà tagliare la spesa alimentare. Per tale motivo rivolgiamo un appello alla Premier Giorgia Meloni, affinché intervenga come chiesto da mesi dai consumatori tagliando l’Iva sui generi alimentari almeno fino al termine dell’emergenza, strada che si può percorrere subito e che porterebbe a calmierare i listini al dettaglio e le tariffe al pubblico di una moltitudine di esercizi".

In ultimo arriva l'analisi dell'Ufficio Economico Confesercenti, le cui stime avevano sottovalutato la cavalcata dell'inflazione in Italia, dove le famiglie più in difficoltà soffriranno a causa dei prezzi di due punti percentuali più alti rispetto alle previsioni. "In questo quadro" - spiega la nota - " genera qualche preoccupazione la decisione di ieri della BCE di incrementare, in un solo colpo, del +0,75% i tassi di interesse, portandoli al 2%. Si tratta sicuramente di un comportamento statutariamente coerente, ma dubitiamo sia lo strumento più efficace in questo momento, soprattutto con questi ritmi di aumento, visto che la domanda è già compressa e l’incremento dei prezzi è dovuto principalmente al lato dell’offerta. L’aumento dei tassi di interesse si tradurrà inevitabilmente in nuovi oneri per molte imprese, che potrebbero trovarsi a pagare sui prestiti esistenti, secondo i nostri calcoli, fino a 9 miliardi di euro in più nei prossimi dodici mesi.
Nonostante le speranze innescate dal calo dei prezzi del gas, il tema “caro-bollette” si ripresenta dunque con tutta la sua urgenza: il nuovo Governo ne è consapevole, ma è necessario accelerare sui tempi e prorogare subito, e rinforzare ampiamente e con determinazione, i provvedimenti a sostegno di famiglie e imprese"
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