Sale l'inflazione, allarme di Confesercenti: "A rischio la ripresa"

- di: Daniele Minuti
 
Preoccupano i dati relativi all'inflazione in Italia per il mese di dicembre 2021, diffusi in data odierna dall'Istat e commentati in seguito dall'Ufficio economico di Confesercenti. E la nota ufficiale esprime grande preoccupazione per l'impatto che questi numeri potrebbero avere sulla situazione economica del paese andando a "bruciare la ripresa in corso".

Sale l'inflazione, allarme di Confesercenti: "A rischio la ripresa"

"L’ulteriore accelerazione dell’inflazione nel mese di dicembre" - spiega il comunicato di Confesercenti - "è causata da varie componenti: alla crescita dei prezzi dei beni energetici, che prosegue seppur a ritmo ridotto, si sono uniti fattori stagionali – come i servizi per i trasporti, alimentari freschi – insieme ad elementi dovuti alle difficoltà di approvvigionamento ancora presenti sia sul fronte delle materie prime, anche alimentari, che impattano sul prezzo di alcuni beni o componenti di beni. Strozzature dal lato dell’offerta che hanno generato un ulteriore aumento dei prezzi".

Il 2021, secondo i dati dell'Istat, si è chiuso quindi con un tasso d’inflazione dell’1,9% e una componente di fondo pari a 0,8. A preoccupare è in modo particolare la forte accelerazione legata agli ultimi mesi e il rischio di effetto "trascinamento" che potrebbe esserci nell'anno appena iniziato. Secondo l'Ufficio Studi, servirà monitorare con grande attenzioni le dinamiche relative all'inflazione perché, nell'eventualità si generassero aspettative negative, essa potrebbe autoalimentarsi per poi propagarsi successivamente a tutti i differenti comparti, mettendo così a rischio il corretto proseguimento della ripresa in corso.
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