Intesa Sanpaolo e Banco Farmaceutico insieme nel progetto "Pharma Links" contro la povertà sanitaria

- di: Barbara Bizzarri
 

In cinque anni sono state inaugurate 13 nuove sedi di raccolta, distribuiti 349mila farmaci con 87 enti beneficiari supportati e assistite oltre 203mila persone in stato di bisogno: questo il bilancio del progetto che Intesa Sanpaolo ha presentato oggi a Vicenza: “Pharma links: reti solidali contro la povertà sanitaria”, nato nel 2018 dalla partnership tra Intesa Sanpaolo e Fondazione Banco Farmaceutico con l’obiettivo di contrastare la povertà sanitaria e di rispondere al bisogno di farmaci che riguardano una fascia crescente di persone e famiglie in stato di necessità.

Intesa Sanpaolo e Banco Farmaceutico insieme nel progetto "Pharma Links"

All’incontro, che si è svolto presso il museo di Intesa Sanpaolo delle Gallerie d’Italia, sono intervenuti Ugo Resconi, Direttore Commerciale Imprese, Direzione Regionale Veneto Ovest, Trentino Alto Adige di Intesa Sanpaolo, Elisa Zambito Marsala, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo, Sergio Daniotti, Presidente Fondazione Banco Farmaceutico onlus, Simona Siotto, Assessore del Comune di Vicenza con deleghe in materia di Cultura ed Ambiente, Margherita Andretta, Dirigente UOC Assistenza farmaceutica territoriale, Ulss8 Berica, Vicenza, Florindo Cracco, Presidente Ordine dei Farmacisti della Provincia di Vicenza, Daniela Giovanetti, Segretario di Federfarma Vicenza, Mariano Farina, Amministratore Unico di Valore Ambiente srl (AIM Vicenza), Marina Savastano, Presidente di Salute Solidale di Vicenza e Gabriele Sepio, Tributarista e coordinatore del tavolo tecnico-fiscale per la Riforma del Terzo settore.

Elisa Zambito Marsala, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università Intesa Sanpaolo ha dichiarato: “Grazie a questa iniziativa, Intesa Sanpaolo ha contribuito a sviluppare, in numerose aree del Paese, reti della Fondazione Banco Farmaceutico che si occupano del Recupero Farmaci Validi non scaduti, per trasformarli in un bene prezioso per chi non può accedere alle cure per ragioni economiche. Questo progetto è un’importante sfida sul fronte dell’economia circolare in quanto consente di rimettere in un circuito virtuoso di recupero e utilizzo a favore dei bisognosi, farmaci che, altrimenti, andrebbero smaltiti. Una vera e propria azione di sistema sui territori che nel tempo è diventata una buona prassi consolidata e diffusa su buona parte del territorio nazionale e che intendiamo proseguire con la Fondazione anche nel quadriennio 2022-2025, a supporto del nostro Piano d’Impresa che prevede 50 milioni di interventi a favore delle persone più fragili, tra cui la distribuzione di farmaci”.

L’impegno congiunto tra Intesa Sanpaolo e la Fondazione Banco Farmaceutico ha permesso a quest’ultima di rafforzare la propria attività già operante e l’attivazione di nuovi centri di raccolta e distribuzione di farmaci in nuove città tra le quali, appunto, Vicenza. La povertà sanitaria è una delle conseguenze che la crisi economica determinata dalla pandemia da Covid-19 ha aggravato e che ha fatto registrare, dal 2005, il raddoppio dei dati in termini di povertà assoluta: le famiglie coinvolte sono passate da poco più di 800mila a 1 milione 960mila nel 2021 (il 7,5% del totale). All’aumento delle difficoltà economiche corrispondono comportamenti tesi sostanzialmente alla riduzione, al rinvio e talora alla rinuncia delle cure, con effetti negativi e cumulativi sullo stato di salute nel breve e nel lungo periodo. Nel 2022, quasi 400.000 persone non hanno potuto acquistare i medicinali di cui avevano bisogno.

Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus, ha commentato: “Banco Farmaceutico, in fondo, è una realtà piccola. Ma è il perno di un ecosistema solidale che contribuisce a fornire un reale sostegno a oltre 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura di chi è povero. Grazie ai soggetti che, in ragione della propria generosità e della propria visione di un futuro sostenibile, ci aiutano, si è costituita negli anni una vera e propria filiera del dono. Di tale filiera, Intesa Sanpaolo – che ringraziamo di cuore - è uno dei compagni di strada più importanti. Senza il suo essenziale sostegno, il Recupero Farmaci Validi, una delle principali modalità di raccolta di medicinali di Banco Farmaceutico, non si sarebbe potuto sviluppare e consolidare al punto in cui è oggi”.


Il progetto prevede la collaborazione tra numerosi attori locali quali pubbliche amministrazioni, istituzioni, associazioni di categoria, organizzazioni non profit, farmacie e volontari.

 

Per aderire all’iniziativa, i cittadini possono donare i medicinali di cui non hanno più bisogno presso le farmacie dove sono posizionati speciali contenitori di raccolta, e assistiti dal farmacista che garantisce la correttezza dell’operazione. I farmaci donati sono consegnati agli enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico. Periodicamente, i farmaci sono ritirati direttamente dai volontari degli enti assistenziali beneficiati. Possono essere recuperati farmaci non scaduti, con almeno otto mesi di validità, correttamente conservati nella loro confezione primaria e secondaria originale integra: per ovvie ragioni, dalla raccolta sono esclusi i farmaci che appartengono alle categorie di sostanze stupefacenti e psicotrope, i farmaci da conservare in frigorifero e i farmaci ospedalieri.

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