Intesa Sanpaolo: nuovo modello di misurazione dell'impatto sociale dei progetti finanziati per il terzo settore

- di: Daniele Minuti
 
Il roadshow "Diamo voce all'impatto", promosso da Andrea Lecce (responsabile della Direzione Impact di Intesa Sanpaolo), ha visto come tema centrale il nuovo modello di misurazione dell'impatto sociale sviluppato dall'Istituto sui progetti finanziari da organizzazioni non profit. Un tour che, toccando 12 città italiane, ha permesso il confronto con eccellenze del nostro Paese e la promozione delle iniziative del Gruppo, mirate a valorizzare l'economia del terzo settore.

Intesa Sanpaolo: nuovo modello di misurazione dell'impatto sociale dei progetti finanziati per il terzo settore

La nota ufficiale spiega: "L’obiettivo dell’iniziativa è di misurare e valorizzare i benefici che i progetti delle organizzazioni del Terzo Settore apportano nelle comunità in cui operano, una necessità messa in evidenza dagli enti per “farsi riconoscere” dagli altri soggetti, sia pubblici che privati, e per comunicare il proprio impatto. L’idea è nata dai gestori terzo settore, che, nella loro attività quotidiana e servendo migliaia di clienti, hanno compreso quanto fosse limitante e non rappresentativo del valore del non profit utilizzare strumenti di misurazione meramente economici. Durante il roadshow è infatti emersa anche la valenza dei nuovi modelli di relazione tra il settore e la Banca, basati non solo sul sostegno finanziario ma anche su consulenza, formazione, valutazione qualitativa. Per una valutazione prospettica dell’impatto sociale e/o ambientale dei progetti delle organizzazioni non profit è stato chiesto a un campione molto ampio e rappresentativo delle imprese sociali finanziate tra gennaio e dicembre 2022 di compilare un questionario ex-ante quanti-qualitativo, denominato Rilevatore d’Impatto (RIM), con una serie di indicatori trasversali a cui si affiancano indicatori di settore per valorizzare l’impatto specifico conseguente al tipo di attività svolta (es. cultura, sport, welfare)"

I dati hanno permesso una valutazione dell'impatto delle iniziative finanziate nel 2022 e fra le principali evidenze, Intesa Sanpaolo elenca:

- il finanziamento deliberato da Intesa Sanpaolo è stato ritenuto determinante (48% del totale) o utile (48% del totale) per perseguire gli obiettivi di impatto sociale o ambientale;

- l’82% delle organizzazioni sostiene di aver migliorato le proprie capacità gestionali grazie all’interazione con la Banca;

- in media, le iniziative finanziate entreranno in piena operatività entro 9 mesi dall'ottenimento del finanziamento. Circa il 48% del totale raggiungerà la piena operatività entro un solo anno, solo il 4% del totale dopo 3 o più anni;

- le iniziative finanziate genereranno impatti, in media, per 6 anni e 5 mesi. Il 47% del totale potrà generare impatti per 10 o più anni a partire dal momento in cui diventeranno operative, il 34% del totale per meno di 5 anni;

- a regime, i beneficiari delle iniziative saranno circa 2,7 milioni;

- oltre 22.000 posti di lavoro saranno creati nelle organizzazioni finanziate e altri 31 mila per effetto indiretto sulle comunità di riferimento (es. integrazione lavorativa di persone che hanno ricevuto formazione professionale);

- più di 1.000 i nuovi volontari che verranno impiegati da tutte le organizzazioni finanziate;

- 34.000 persone riceveranno assistenza in emergenze;

- 17.000 giovani riceveranno istruzione e formazione al lavoro;

- 44.000 persone riceveranno assistenza sanitaria a cui non potevano accedere;

- 3.000 eventi culturali saranno supportati, 2.300 eventi sportivi vedranno la luce;

- 1.000 tonnellate di rifiuti e 884 tonnellate di CO2 non verranno prodotti.

Andrea Lecceresponsabile della Direzione Impact di Intesa Sanpaolo (nella foto), ha commentato: "Il nostro Paese ha un bisogno vitale di tutta l’energia che può essere sprigionata dal non profit: settore fondamentale per il bene della collettività così come per l’economia, e che può davvero fare la differenza anche nelle sue forme più spontanee. Molte organizzazioni hanno visione, idee di grande portata, persone competenti nel proprio campo, ma necessitano di un approccio più strutturato. Come Banca abbiamo la responsabilità di affiancarli, irrobustendo l’attività di consulenza qualificata su progetti, business plan, valutazioni economico-finanziarie, piani di comunicazione. Al contempo continueremo a lavorare affinché un numero sempre più ampio di imprese sociali abbiano accesso al credito, correlandolo all’impatto generato. Non ultimo, sosterremo il Terzo Settore nel creare collaborazioni fruttuose con le amministrazioni pubbliche, con il mondo della filantropia e con imprese profit orientate alla creazione di valore sociale, ma anche continuando a fare ricorso alle donazioni".
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli