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Istat, italiani ancora più poveri: diminuiscono potere d'acquisto e risparmio delle famiglie

- di: Barbara Bizzarri
 
Istat, italiani ancora più poveri: diminuiscono potere d'acquisto e risparmio delle famiglie

Potrebbe, in effetti, non essere una sorpresa, dato che lo viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle, quanto emerso dall’ultimo Conto Trimestrale Istat, che delinea il ritratto impietoso di un Paese decisamente più povero. Nel secondo trimestre del 2023, infatti, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2%.

Istat, italiani ancora più poveri: diminuiscono potere d'acquisto e risparmio delle famiglie

La propensione al risparmio, che già da diversi trimestri si attesta sotto i livelli pre-Covid, è stimata al 6,3%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. L'Istituto, inoltre, sottolinea che, a fronte di una sostanziale stazionarietà dei prezzi, il potere d'acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.

Sul fronte delle Amministrazioni pubbliche, invece, nel secondo trimestre 2023 l’indebitamento netto in rapporto al Pil è stato pari al -5,4% (-5,7% nello stesso trimestre del 2022). Il saldo primario delle Ap (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -0,8% (-1,1% nel secondo trimestre del 2022), mentre il saldo corrente delle Ap è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,3% (0,6% nel secondo trimestre del 2022).

Intanto, la pressione fiscale - fra le più alte d’Europa -, nel secondo trimestre dell'anno è stata pari al 42,0%, stazionaria rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 43,2%, è diminuita di 1,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie, stimato al 22,7%, è risultato stabile rispetto al trimestre precedente.

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