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Lagarde: "Dazi Usa-Cina, possibile calo dei prezzi in Europa". Trump annuncia esenzioni per le auto

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Lagarde: 'Dazi Usa-Cina, possibile calo dei prezzi in Europa'. Trump annuncia esenzioni per le auto
Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha accolto con favore i segnali di apertura provenienti dagli Stati Uniti verso la Cina, definendoli un’opportunità per contenere l’inflazione nell’Eurozona. “Un possibile allentamento delle tensioni commerciali tra Washington e Pechino potrebbe contribuire al calo dei prezzi, in particolare per i beni di largo consumo”, ha dichiarato in una conferenza stampa a Bruxelles. Secondo la BCE, la revisione dei dazi doganali imposti negli anni passati può rappresentare un volano per le esportazioni e un sollievo per le imprese europee gravate dai rincari.

Lagarde: "Dazi Usa-Cina, possibile calo dei prezzi in Europa"

Al centro del dibattito vi è la possibilità che gli Stati Uniti, sotto la presidenza Trump, rivedano il regime di dazi sulle importazioni cinesi, adottando una linea più pragmatica su settori strategici come l’industria automobilistica, l’elettronica e i beni intermedi. L’idea di una rinegoziazione “equa”, come definita dalla Casa Bianca, è vista da Lagarde come un passo nella giusta direzione, capace di “ridurre le incertezze globali e rafforzare la fiducia nei mercati”.

Trump conferma: via alcuni dazi per le auto

Il presidente Donald Trump, nel corso di una dichiarazione ufficiale, ha confermato l’intenzione di esentare temporaneamente le principali case automobilistiche americane da una serie di dazi sui componenti importati dalla Cina. Si tratta di una misura che punta a sostenere la filiera dell’auto elettrica e a contenere i costi di produzione interni. “L’industria americana deve restare competitiva senza subire l’impatto di guerre commerciali ereditate dal passato”, ha affermato Trump. Il provvedimento, se confermato nei prossimi decreti, potrebbe avere effetti anche sulle catene di approvvigionamento europee.

Preoccupazioni a Bruxelles sul quadro competitivo

A Bruxelles, però, non mancano i timori. Se da un lato si guarda con ottimismo all’ipotesi di una distensione tra Stati Uniti e Cina, dall’altro si teme che misure unilaterali possano alterare il quadro competitivo internazionale. “Serve trasparenza e un approccio multilaterale per evitare squilibri”, ha sottolineato un portavoce della Commissione. Il timore è che un sistema di esenzioni mirate possa penalizzare i produttori europei, in particolare nel settore automotive, già messo alla prova dalla transizione ecologica.

L’attesa per i negoziati multilaterali

La Cina non ha ancora reagito ufficialmente alle mosse di Trump, ma fonti diplomatiche parlano di una disponibilità a riaprire un dialogo costruttivo. I prossimi colloqui tra le delegazioni statunitensi e cinesi si terranno a Ginevra nella seconda metà di maggio, sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Lagarde ha espresso fiducia nel fatto che l’Europa possa giocare un ruolo attivo nel processo: “Una stabilizzazione del commercio globale può aiutare tutti, anche il nostro continente, a uscire da una fase economica ancora incerta”.
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