Libri: Camilla Läckberg accusata di usare un ghostwriter

- di: Redazione
 
Doveva accadere, prima o poi, che anche Camilla Läckberg, considerata la regina indiscussa del noir nordico, fosse accusata di ''qualcosa''.
Quindi, lei che da anni spinge milioni di appassionati ad acquistare i suoi libri, deve ora respingere l'accusa di avvalersi, nella redazione dei suoi romanzi gialli, di un ghostwriter, un ''fantasma'' che farebbe il suo lavoro, lasciandole in pratica solo l'incombenza di firmare le opere.
Läckberg, una star della nativa Svezia, dove è acclamata per la sua produzione di thriller, racconti per bambini e libri di cucina, la scorsa settimana è stata accusata di avere ingannato i suoi ammiratori per avere fatto ricorso a dei ghostwriter per alcuni dei suoi romanzi recenti.
A muovere l'accusa è stato il giornalista Lapo Lappin che, sulla rivista online Kvartal , ha pubblicato, in coincidenza con la fiera del libro di Göteborg, un articolo nel quale ha detto di essere arrivato a questa conclusione dopo avere analizzato i romanzi di Läckberg attraverso una comparazione dei testi. Si è in sostanza servito uno strumento che conta le parole più comuni in un testo, le elabora utilizzando statistiche metodi e quindi compila i risultati in un diagramma.

Libri: Camilla Läckberg accusata di usare un ghostwriter

Il confronto ha trovato una coerenza di stile nei romanzi gialli ambientati nella sua città natale di Fjällbacka, incentrati sulla coppia di detective - marito e mogie - Erica Falck e Patrik Hedström.
Lappin ha spiegato fi avere utilizzato uno strumento di linguistica forense, JGAAP, lo stesso programma basato sull'intelligenza artificiale che nel 2013 ha rivelato che la scrittrice di Harry Potter JK Rowling era autrice del romanzo poliziesco ''Il richiamo del cuculo'' con lo pseudonimo di Robert Galbraith.
La comparazione ha spinto il giornalista a dire di avere notato una ''marcata somiglianza'' tra alcuni romanzi Läckberg (''The Golden Cage'' del 2019 e '' Wings of Silver'', del 2020) e la produzione di uno scrittore di gialli Pascal Engman, che peraltro ha lavorato come redattore di Läckberg presso la casa editrice Forum. Con un altro romanzo breve, Kvinnor utan nåd ( ''Donne senza pietà'') del 2021, il programma ha identificato Engman come unico autore.

Voci sull'uso di ghostwriter da parte di Läckberg avevano preceduto l'articolo, alimentate per la prima volta dal romanzo ''Ghostwriter'' di Håkan Lindgren del 2021 , in cui la regina del crime, il personaggio di fantasia "Milli Månsson" delega le sue opere a un altro romanziere. Läckberg, su questa ipotesi, aveva replicato dicendo che che Engman lavorava solo come redattore, “e niente di più”.
La risposta della scrittrice é stata affidata a Instagram, su cui ha scritto: ''Dicono che non sono una 'stilista' abbastanza brava e quindi ovviamente non merito il mio successo e così tanti lettori.Ciò che manca in questa equazione è che uno scrittore dovrebbe prima di tutto essere un NARRATORE!”

In un post precedente, aveva anche scritto; "Molte volte ho elogiato apertamente e pubblicamente Pascal (Engman, ndr) per avermi aiutato a scrivere in un modo che era nuovo per me".
Il suo post non ha confutato direttamente le scoperte del programma di intelligenza artificiale sulla paternità di ''Donne senza pietà''..
Engman ha negato fermamente l'accusa di aver mai lavorato come qualcosa di più di un editore sui libri di Läckberg, dicendo a Kvartal : “Chi ha pubblicato un libro sa che è compito di un editore lavorare con il testo dell'autore in vari modi''.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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