• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia

Manovra blindata, conti in sicurezza: l’ultimo miglio alla Camera tra fiducia, difesa e scelte economiche selettive

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Manovra blindata, conti in sicurezza: l’ultimo miglio alla Camera tra fiducia, difesa e scelte economiche selettive

La manovra di bilancio arriva al voto definitivo come un passaggio quasi notarile. Dopo la fiducia incassata ieri, nella notte l'Aula della Camera dei Deputati ha chiuso l'esame degli ordini del giorno. Oggi restano le dichiarazioni di voto e il via libera conclusivo. I numeri non sono in discussione, il testo neppure. Il Parlamento certifica una scelta già presa altrove: garantire stabilità ai conti pubblici, anche a costo di comprimere il dibattito politico e rinviare i nodi strutturali.

Manovra blindata, conti in sicurezza: l’ultimo miglio alla Camera tra fiducia, difesa e scelte economiche selettive

La fiducia, ancora una volta, ha funzionato da acceleratore e da silenziatore. Ha messo in sicurezza il percorso, ma ha anche ridotto lo spazio per un confronto vero sulle priorità economiche del Paese. Il messaggio ai mercati è chiaro: niente scossoni, niente sorprese, rispetto dei vincoli di finanza pubblica.

Ordini del giorno: la bussola delle priorità.
Gli ordini del giorno non spostano i saldi, ma indicano la direzione di marcia. In questa manovra raccontano una linea economica prudente, selettiva, attenta a non allargare troppo il perimetro della spesa. Tra quelli approvati spicca il testo di Forza Italia che chiede di estendere i benefici dell'iperammortamento anche ai beni prodotti fuori dall'Unione europea.
È un segnale preciso al sistema industriale: l'obiettivo è sostenere gli investimenti privati, anche accettando una maggiore apertura alle catene globali del valore. Una scelta che parla alle imprese manifatturiere e tecnologiche, ma che si inserisce in un contesto di risorse limitate: non nuovi incentivi, bensì un allargamento mirato di quelli esistenti. Il governo dà parere favorevole, confermando un approccio pragmatico e poco ideologico all'industria.

Difesa e spesa pubblica: la sicurezza come investimento
Più politicamente connotato l'ordine del giorno di Fratelli d'Italia che impegna l'esecutivo a valutare un incremento delle risorse per il reclutamento e l'addestramento di nuove unità delle Forze armate, compatibilmente con i vincoli di bilancio. La formula è prudente, ma la direzione è chiara: la sicurezza viene trattata come un capitolo strutturale della politica economica.
In un contesto internazionale instabile, la maggioranza considera la spesa per la difesa non solo un costo, ma un investimento strategico. Non ci sono stanziamenti immediati, ma il segnale è rivolto anche ai partner internazionali e agli osservatori finanziari: l'Italia intende rafforzare il comparto, restando però dentro i paletti della sostenibilità fiscale.

L'eccezione condivisa: salute mentale e sprechi
In mezzo a una dinamica rigidamente maggioranza-opposizione, passa un ordine del giorno bipartisan per estendere la legge antispreco ai farmaci per la salute mentale. È uno dei pochi atti che intercetta un bisogno sociale crescente e, allo stesso tempo, prova a coniugare tutela dei diritti e razionalizzazione della spesa.
Dal punto di vista economico, il messaggio è duplice: riconoscere la centralità del disagio psicologico, ma farlo senza aprire nuovi capitoli di spesa incontrollata. Anche qui, la parola chiave è equilibrio.

Le assenze che raccontano la manovra
Più delle approvazioni, però, contano le esclusioni. Il Movimento 5 Stelle denuncia il no del governo a un ordine del giorno sull'emergenza casa. Gli affitti, l'edilizia residenziale pubblica, il diritto all'abitare restano fuori dal perimetro della manovra. Non per distrazione, ma per scelta.
Intervenire in modo strutturale sulla casa significa aprire capitoli di spesa pluriennale e affrontare interessi consolidati. La manovra, invece, privilegia interventi compatibili con i vincoli di bilancio e rinvia i dossier più onerosi. Dal punto di vista economico, è una strategia di contenimento del rischio; dal punto di vista sociale, una scommessa che lascia irrisolti problemi esplosivi.

Un equilibrio che parla ai mercati
Nel complesso, la legge di bilancio che arriva al sì definitivo è pensata per rassicurare. Rassicurare Bruxelles, rassicurare gli investitori, rassicurare le agenzie di rating. La crescita viene affidata soprattutto agli investimenti privati, accompagnati da incentivi selettivi, mentre la spesa pubblica resta sotto stretto controllo.
Il Parlamento, in questo schema, appare sempre più come un luogo di ratifica. La politica economica si muove entro margini stretti, consapevole che ogni deviazione avrebbe un costo in termini di credibilità finanziaria. La manovra passa, continuo a tenere. Ma il prezzo è una selezione netta delle priorità: industria e difesa dentro, casa e benessere strutturale fuori.
È il segno dei tempi. Una finanza pubblica sorvegliata speciale, una crescita fragile, e una politica che sceglie di non rischiare. Almeno per ora.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 32 record
Pagina
1
30/12/2025
Vance rompe tabù e colpisce Ue: l’ultradestra tedesca entra a Monaco
J.D. Vance spinge per rompere l’isolamento politico: AfD rientra alla Conferenza sulla Sic...
30/12/2025
L’Intervento/ Gli smemorati della sinistra italiana
Dagli idoli mediatici all’oblio: arresti, silenzi e rimozioni nella sinistra italiana tra ...
30/12/2025
Manovra approvata alla Camera, scontro totale governo-opposizioni
Via libera definitivo alla manovra 2026 dopo una notte tesa alla Camera. Schlein, Fratoian...
30/12/2025
Ucraina, l’accordo è quasi fatto ma la pace resta lontana
Trattativa Ucraina-Russia: intesa quasi completa, ma restano nodi decisivi su territori, Z...
Trovati 32 record
Pagina
1
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia