Tra tensioni politiche e speculazioni Fed, borse e materie prime fanno da sipario al grande reveal.
I mercati asiatici in bilico, tra guadagni e perdite diversificate
L’Asia si muove sul filo dell’incertezza: il Nikkei 225 segna un +0,20%, mentre l’S&P/ASX 200 avanza dello 0,28%. Il quadro però non è uniforme: lo Shanghai Composite cede -1,23%, il più ampio dei cali, seguito dallo SZSE Component (-0,33%) e dal China A50 (-1,34%).
Tra le note ottimistiche, il Taiwan Weighted si distingue con un balzo del +2,16%, KOSPI consolida +0,25%, IDX Composite segna +0,34%, mentre VN30 guadagna +0,17%. L'India mostra invece un doppio segno negativo: Nifty 50 -1,02% e BSE Sensex -1,04%. Anche l’Hang Seng scivola di -1,22%, e il DJ Shanghai -1,07%.
Un mix di attese elevate per il report Nvidia e preoccupazioni politiche genera un’aria tesa mentre gli investitori cercano un’ancora di stabilità.
Quanto valgono i futures europei all’apertura
I futures europei segnalano un’apertura alternativa più stabile: S&P 500 futures, Dow Jones futures e Nasdaq futures sono tutti orientati verso rialzi modesti, intorno allo 0,2–0,3%.
Materie prime, valute e oro: un quadro paziente
Petrolio: i futures sul Brent toccano circa 67,27 $ al barile, il WTI si ferma a 63,28 $.
Oro: in lieve flessione, segue la rotta verso il basso – circa -0,5% rispetto al picco di due settimane prima.
Valute: il dollaro si rafforza leggermente in Asia; l’euro arretra dello 0,2% a 1,1618 $ circa, mentre lo yen si indebolisce a 147,87 per dollaro.
Clima geopolitico e centrali: l’incognita fed e la francia sul banco
Donald Trump ha ordinato il licenziamento della governatrice Fed Lisa Cook — un gesto senza precedenti che scuote i mercati globali. Il timore è che si possa indebolire l'indipendenza della Federal Reserve, scenari legali inclusi. I rendimenti sui titoli di Stato USA mostrano movimento: il biennale sale a 3,661% (dallo 3,654%), mentre il trentennale a 4,922%.
In Francia, la politica vacilla: il piano di riduzione del debito del primo ministro François Bayrou è fallito, rinvigorendo la crisi post-Michel Barnier. Gli spread fra titoli di Stato francesi e tedeschi salgono al livello più alto da aprile, compressi dalle banche in affanno (CAC 40 perde oltre 3% nella settimana).
Nvidia nel mirino: la scadenza che conta
Tutti gli occhi sul report trimestrale di Nvidia, giudicato cruciale per il sentiment degli investitori. Il gigante dell’AI è al centro di uno schema di profit-sharing con l’amministrazione USA e ha notevoli esposizioni commerciali con la Cina: elementi ritenuti decisivi per definire l’equilibrio tra crescita e bolla tecnologica.
Il quadro
- Borse asiatiche: performance variegata, con la maggiore spinta da Taiwan e i cali più netti in Cina e India.
- Future europei: invariati ma cautamente positivi.
- Materie prime e valute: petrolio stabile, oro in lieve discesa, dollaro in ripresa.
- Politica e banche centrali: tensioni forti su Fed e in Francia; riflessi su mercato obbligazionario e azionario.
- Aspettative future: occhi puntati su Nvidia e sui dati U.S. sul lavoro, potenziali catalizzatori già in vista.