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Taddeo (Mexedia): "Le imprese che puntano sul digitale hanno resistito meglio all’impatto della crisi"

- di: Daniele Minuti
 
Taddeo (Mexedia): 'Le imprese che puntano sul digitale hanno resistito meglio all’impatto della crisi'
La spinta alla digitalizzazione è stato uno degli effetti più evidenti dell'emergenza pandemica per le imprese, che stanno rispondendo alla necessità di adeguarsi a un contesto economico diverso. Questo è l'argomento trattato dal focus su "Digitalizzazione e Imprese in Italia" elaborato dall’Osservatorio sulla Digitalizzazione di Mexedia e presentato da Orlando Taddeo.

Orlando Taddeo, CEO di Mexedia presenta il focus su “Digitalizzazione e Imprese in Italia”

Il CEO della tech company ha spiegato gli effetti positivi che un percorso sano di digitalizzazione per le aziende può avere sulla resistenza alla crisi: "Le imprese che puntano sul digitale hanno resistito meglio all’impatto della crisi, sono più resilienti e, secondo i dati elaborati dal nostro Osservatorio partendo dai bilanci aziendali nell’ultimo quinquennio, mostrano performance aziendali nettamente migliori rispetto a chi non ha investito in tecnologie digitali: +30% gli utili, + 19% il valore aggiunto. Le tecnologie digitali hanno un impatto positivo sulla performance delle imprese. Il nostro Osservatorio ha condotto un’analisi per valutare gli effetti della digital transformation sulla dinamica economica delle imprese. Partendo da un’analisi dei bilanci aziendali nell’ultimo quinquennio disponibile (2015-2020) è emerso che le imprese che avevano negli anni scorsi investito in digitalizzazione hanno raggiunto un utile netto maggiore del 30% rispetto alla media delle imprese (incluse quelle non digitalizzate) e il valore aggiunto è risultato più alto del 19%".

Taddeo riconosce il valore della connettività, sempre più importante in uno scenario in cui l'economia digitale non smette di espandersi. Il report mostra che l'80% di PMI italiane con almeno 10 addetti sia ancora a livello basso dell'adozione dell'ICT, con area del commercio elettronico particolarmente lenta (il 18% delle imprese ottiene dalle vendite online l'1% del fatturato). Cala del 5% anche l'adozione di software per condividere informazioni fra rami aziendali diversi (fino al 32%), dato in controtendenza con l'Unione europea dove è salito al 39%.

"Questo dato" - spiega il CEO di Mexedia - "mostra che la strada da percorrere è ancora lunga soprattutto nell’adozione di alcune tecnologie digitali. Durante la pandemia e-commerce, social network e canali digitali hanno avuto un ruolo cruciale per le aziende, perché sono stati l’unico punto di contatto col cliente. Ciò ha indotto molte imprese a curare la visibilità oltre a migliorare servizi digitali per la clientela, come newsletter, corsi e consulenze a distanza, consegna a domicilio e vendita online. Tuttavia, ancora tre quarti delle imprese con almeno tre impiegati non è interessata a migliorare tali aspetti. Questa mancanza di strategia significa per le imprese essere più esposte ai rischi, essere meno produttive e meno competitive, riducendo così le potenzialità di crescita futura. Implementare nuove tecnologie o aumentare il tasso di digitalizzazione delle imprese genera benefici significativi sulla performance aziendale e sulla competitività, in quanto migliora la produttività del lavoro. Nel Rapporto Annuale Istat del 2021 si spiega come l’implementazione di tecnologie digitali abbia consentito alle imprese di superare con minori difficoltà o addirittura senza cali di fatturato la fase acuta della crisi pandemica. Le imprese che hanno investito di più sulla trasformazione digitale, hanno registrato performance di business migliori rispetto alla media".

Puntare al digitale quindi è un obbligo anche pensando al PNRR, che prevede investimenti da 48 miliardi di euro nel settore, un'occasione da non sprecare secondo Taddeo: "La digitalizzazione ha consentito il rispetto dei vincoli imposti per limitare la diffusione del Covid-19 e promosso nuovi canali di business, indispensabili anche per la ripresa post-pandemica. Questo trend è destinato a consolidarsi nei prossimi anni anche grazie alla crescita della popolazione digitale e della qualità e diffusione di connessioni a banda larga. Lo “sforzo” indotto dalla pandemia ha determinato, dunque, l’introduzione di nuovi modelli di gestione del business e nuove abitudini di comportamento degli individui. Tutto ciò ha avuto effetti positivi non solo per le imprese, divenute più efficienti e resilienti agli shock, ma anche per gli individui, per i quali alcuni aspetti della gestione della vita quotidiana sono divenuti meno problematici".
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