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Napoli in Vaticano, la squadra campione d’Italia ricevuta da Papa Leone XIV

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Napoli in Vaticano, la squadra campione d’Italia ricevuta da Papa Leone XIV

Un incontro tra fede e sport che celebra la rinascita di una città Lunedì 27 maggio, la squadra del Napoli è stata accolta in udienza privata da Papa Leone XIV, in un evento che ha coniugato simbolicamente sport, spiritualità e identità collettiva.

Napoli in Vaticano, la squadra campione d’Italia ricevuta da Papa Leone XIV

Dopo la conquista dello scudetto, la prima dopo più di trent’anni, la società partenopea ha deciso di rendere omaggio al Pontefice, portando in dono una maglia ufficiale azzurra con il numero 10, simbolo eterno di Diego Armando Maradona, firmata da tutti i calciatori. L’accoglienza del Papa è stata calorosa e spontanea: “Dicono che io sia romanista, ma siete i benvenuti”, ha detto con un sorriso, generando commozione e applausi tra i presenti.

Lo scudetto come riscatto popolare

Per il Napoli e per la città intera, la vittoria del campionato non è stata solo un traguardo sportivo ma un vero e proprio riscatto sociale. Un evento capace di far esplodere di gioia le piazze, di unire i quartieri e di offrire per qualche giorno un’immagine diversa, luminosa, della città. Papa Leone XIV ha voluto sottolineare questo valore profondo: “Lo scudetto è stata una grande festa per Napoli, una festa del popolo. Il calcio, come la fede, può unire, può accendere speranze, può insegnare la solidarietà”. Un messaggio che risuona fortemente in una città dove la fede religiosa e quella calcistica spesso si intrecciano nei gesti quotidiani, nei riti familiari, nelle parole dei nonni ai nipoti.

Il ponte tra lo sport e i valori umani

Durante l’incontro, Papa Leone XIVha ricordato che il calcio, se vissuto nel rispetto e nella lealtà, è molto più che una competizione: è scuola di vita. “Essere campioni – ha detto – non significa solo vincere una partita. Significa essere esempio di impegno, di collaborazione, di umiltà. Significa sapere che ogni gol nasce da un lavoro collettivo”. Ai giocatori ha lanciato l’invito a restare vicini ai giovani, a testimoniare comportamenti positivi dentro e fuori dal campo. “Siete punti di riferimento per tanti ragazzi, specialmente nei momenti di difficoltà. Non dimenticate il peso della vostra responsabilità”.

De Laurentiis: “Una festa per Napoli e per il Sud”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha ringraziato il Papa per l’incontro, ribadendo quanto la vittoria dello scudetto abbia rappresentato una rinascita anche economica e culturale per Napoli. “Questa squadra – ha detto – è l’immagine di un Sud che lavora, che si impegna, che non si arrende. Abbiamo costruito un gruppo giovane, che ha saputo restare unito e portare entusiasmo non solo ai tifosi ma a un intero territorio che troppo spesso è raccontato solo per le sue fragilità”. De Laurentiis ha anche sottolineato il ruolo del club come impresa culturale e sociale, pronta a investire nel futuro della città.

Napoli capitale del Mediterraneo

L’udienza in Vaticano ha rappresentato anche un riconoscimento internazionale per Napoli, che oggi si propone non solo come capitale del calcio italiano, ma anche come città-guida di una nuova idea di Mediterraneo: aperta, accogliente, popolare e cosmopolita. La visita è stata accompagnata da una riflessione condivisa sul valore dello sport come strumento di diplomazia culturale, di costruzione del dialogo e di rappresentazione delle identità collettive. Per i tifosi e per la squadra, sarà un momento difficile da dimenticare: un passaggio tra le glorie dello stadio e il silenzio carico di senso di una delle sale più solenni del Vaticano.

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