Ultimatum di Neil Young a Spotify: "Cancella i podcast anti-vaccino o vado via"

- di: Redazione
 
La pandemia ha cambiato le nostre vite e ce ne accorgiamo ogni giorno. E ha anche diviso il mondo tra i molti che confidano nella Scienza e i pochi che non credono. Questa lotta oggi riguarda uno dei cantanti più noti degli ultimi cinque decenni, Neil Young e Spotify, la piattaforma che offre ai propri abbonati musica d'ogni tipo, ma anche altre occasioni di intrattenimento, come, ad esempio, i podcast di comici. Come è il controverso Joe Rogan che ha ripetutamente messo in dubbio la medicina ufficiale, proponendo, quale cura contro il Covid-19, le sue personali terapie. Cosa che il settantaseienne Neil Young ritiene assurda, perché pensa che chi dovesse seguire i consigli di Rogan rischia seriamente la vita.

Ultimatum di Neil Young a Spotify contro i podcast anti-vax

Da qui l'ultimatum che il cantante canadese ha rivolto a Spotify: puoi avere Young o Rogan. Non entrambi. I podcast di Joe Rogan sono tra i più seguiti al mondo, per i commenti sarcastici che spesso cadono nella provocazione assoluta, quando non sono sessisti, razzisti o transfobici. Ma Rogan è stato per Spotify anche un investimento economico che, visti i numeri, è stato ripagato. La piattaforma, nel 2020, ha firmato un accordo con il comico per offrire in esclusiva ''The Joe Rogan Experience''. Non ci sono numeri ufficiali sulla portata economica dell'accordo, che secondo qualcuno è di circa 100 milioni di dollari per avere sulla piattaforma uno dei prodotti audio più ascoltati del pianeta.

La trasmissione ha sempre contenuti forti, che hanno provocato proteste, ma non al punto di frenarne la vena polemica. Tanto che le tesi sostenute da Rogan sono diventate un punto di riferimento per decine di migliaia di suoi ''seguaci''. Ma le sue tesi sono difficili da potere essere accettate. Come quando, all'inizio dell'estate dello scorso anno, disse in trasmissione che i giovani che praticano sport non dovrebbero essere vaccinati, chiamando in causa direttamente la Casa Bianca, che fu costretta a replicare visto il clamore scatenato dall'affermazione priva di ogni rilevanza scientifica. Qualche settimana dopo, Rogan, dicendo d'essere stato infettato dal coronavirus, disse ai suoi ascoltatori che si stava curando con l'ivermectina, un farmaco veterinario il cui uso umano è sconsigliato dagli esperti di salute. Nel podcast andato in onda il 31 dicembre scorso, Rogan ospitò un controverso virologo che, per le sue controverse teorie per la lotta al Covid-19, è stato messo all'indice dalla comunità scientifica oltre che avere visto rimossi suoi interventi su You Tube o su Twitter.

Per Neil Young il fatto che Spotify consenta a Rogan di proseguire nella sua campagna di disinformazione è inaccettabile. In una lettera inviata al suo agente, Frank Gironda, il musicista canadese ha spiegato le sue ragioni, chiedendo di aiutarlo.

"Lo sto facendo perché Spotify sta diffondendo false informazioni sui vaccini, qualcosa che può potenzialmente causare la morte di coloro che credono a queste informazioni", ha scritto il musicista al suo team, sperando che la cosa si risolva prima possibile.
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