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Novartis Italia - Le ‘4P’ del Rapporto di Sostenibilità che fanno del Gruppo la bandiera della visione innovativa dell’industry del farmaco

- di: Redazione
 
Novartis Italia - Le ‘4P’ del Rapporto di Sostenibilità che fanno del Gruppo la bandiera della visione innovativa dell’industry del farmaco

La visione innovativa del ruolo dell’industria farmaceutica che emerge dal primo Rapporto di Sostenibilità di Novartis Italia, le “4 P” che rappresentano i pilastri del report, l’avvio nel 2022 del percorso di una nuova organizzazione, l’impatto molto positivo del Gruppo in Italia, sia dal punto di vista economico che sociale e ambientale. Intervista a Gianluca Ansalone, Head of Public Affairs & Sustainability di Novartis Italia.

Novartis Italia, intervista a Gianluca Ansalone, Head of Public Affairs & Sustainability

Avete affermato che, con il Rapporto sulla Sostenibilità, si vuole “dare un seguito ai numerosi auspici espressi nella fase più acuta e drammatica della pandemia: dimostrare che la Salute non è un costo, una voce di spesa sconnessa dalle altre sfide economiche, sociali e ambientali del nostro tempo”. E in questo contesto offrite una visione più larga del nostro impegno, anche “prima e oltre il farmaco”. Può entrare nel dettaglio del significato concreto di questa espressione così suggestiva?

Il rapporto di sostenibilità e il percorso che abbiamo intrapreso per la sua elaborazione è stata l’occasione per ripensare al ruolo che l’industria farmaceutica può avere al servizio del Paese, soprattutto dopo la pandemia. Un’industria che non ‘fa solo utili’, come è pur leggittimo che sia, ma che vuole essere anche ‘utile’ alla società, all’economia, al pianeta, scardinando pregiudizi che speriamo di poter relegare al passato.  In questa riflessione siamo partiti prima di tutto dal concetto di salute per ripensare il ruolo che possiamo giocare. La pandemia ci lascia in eredità la consapevolezza che la salute non può che essere letta in relazione alla complessità del nostro tempo. Oggi ci è più chiaro che non può esistere crescita economica se non c’è salute. Che non possiamo immaginare cittadini sani in un Pianeta che si ammala. Che la salute di ciascuno dipende dal nostro modo di lavorare, dai nostri stili di vita, dalla prevenzione e dalla possibilità di accedere equamente alle cure. In tal senso stiamo ripensando il nostro ruolo, integrando alla nostra missione principale, ovvero ricercare, sviluppare e produrre farmaci e terapie per prolungare e migliorare la vita delle persone, un impegno più ampio per produrre salute. Con il nostro Rapporto di Sostenibilità abbiamo voluto chiarire a tutti gli stakeholders il nostro impegno anche ‘prima e oltre il farmaco’, per promuovere tutto ciò che genera salute. Proprio per questo il Rapporto offre una fotografia di ciò che già facciamo e la definizione di un Piano di impegni per il futuro, lungo 4 dimensioni, le ‘quattro P’ per l’appunto: Pazienti, le nostre Persone, Pianeta e Polis.

Il Rapporto contiene dati e informazioni relativi all’anno 2021. Da allora, Novartis Italia ha avviato il percorso di una nuova organizzazione. Quali sono i tratti salienti di questo percorso e quali gli obiettivi chiave? In questo contesto, può parlarci degli accordi di collaborazione che avete siglato negli scorsi mesi con le Istituzioni e in particolare con le Regioni italiane per raggiungere assieme gli ambiziosi obiettivi di accesso alle terapie e prevenzione fissati Pnrr e dal Sustainable development goals (Sdg) n.3 dell’Agenda Onu 2030, ‘garantire salute e benessere a tutti e a tutte le età’?

Uno dei tratti più significativi di questo Piano è rappresentato dalle bussole che abbiamo scelto per il nostro impegno presente, ma soprattutto per gli impegni futuri. Lungo le ‘quattro P’  abbiamo voluto raccontare e soprattutto impegnarci per gli obiettivi internazionali di sviluppo sostenibile, ma anche per quelli contenuti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia. In questo modo credo apparirà più evidente e misurabile in contributo che negli anni saremo in grado di dare per rendere tutti questi ambiziosi obiettivi una realtà.  È evidente che questo contributo deve essere agganciato a indicatori chiari. Così come è altrettanto evidente che l’ispirazione da sola non basta. Servono strumenti utili a raggiungerli e per noi lo strumento principale è rappresentato da quella che l’SDG n.17 definsice come ‘partnership per gli obiettivi’.

Per questo ci siamo dotati di due strumenti interni.  Il primo è il programma ‘Novartis al fianco delle Regioni’, una nuova struttura organizzativa in grado di proporre e implementare collaborazioni paritetiche con le Regioni italiane, chiamate in prima linea a dare vita agli obiettivi del PNRR e in particolare a quelli codificati nella Missione 6, dedicata proprio alla Salute. L’obiettivo è quello di comprendere le esigenze, ideare e costruire soluzioni efficaci per i Servizi Sanitari Regionali e l’accesso all’innovazione per i pazienti. Abbiamo già avviato nel 2022 tre collaborazioni con il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna e il Lazio e intendiamo proseguire nel 2023, per raggiungere obiettivi condivisi. Per supportare questo cambiamento abbiamo avviato anche nuove partnership industriali, come quella con Engineering, che ci consentiranno di lavorare in modo ancora più efficace per centrare insieme al territorio gli obiettivi di prossimità e salute connessa.

Il secondo strumento è la ‘task force PNRR’: coordinata dal team di Public Affairs & Sustainability e composta da diverse funzioni, ha il compito di valutare le opportunita di collaborazione e promuovere partnership allargate con le istituzioni, nazionali e regionali, enti universitari e di ricerca, grandi hub di innovazione”.

Nel Rapporto di Sostenibilità emerge con chiarezza l’importante e positivo impatto sociale ed economico del Gruppo Novartis in Italia. Può darci i numeri più emblematici?

I numeri sono importanti e grazie a questa valutazione di impatto abbiamo confermato ciò che come settore abbiamo sempre dichiarato, ovvero che l’industria farmaceutica è un asset strategico per il Paese e come tale dovrebbe essere considerato. Nel 2021 i nostri farmaci hanno raggiunto 13,1 milioni di pazienti. Grazie ai costi di salute evitati, la maggiore produttività che consente un miglior stato di salute abbiamo generato un valore pari a 9 miliardi di euro, con un contributo al PIL di 1,3 miliardi e 734 milioni a vantaggio dei conti pubblici. Continueremo su questa strada e da oggi potremo farlo con una consapevolezza e uno strumento in più, a disposizione di tutti i nostri stakeholders: il nostro Rapporto di sostenibilità.

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