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Papa Francesco, nuova crisi respiratoria: cresce l’apprensione in Vaticano

- di: Marta Giannoni
 
Papa Francesco, nuova crisi respiratoria: cresce l’apprensione in Vaticano

Il peggioramento improvviso e la ventilazione meccanica. (foto: preghiere stasera al Policlinico Gemelli).
Papa Francesco, 88 anni, ha vissuto un nuovo momento critico nel pomeriggio di oggi, quando una crisi respiratoria ha reso necessario un intervento medico d’urgenza. La situazione si è aggravata con un broncospasmo che ha provocato vomito e un repentino deterioramento della funzione polmonare. I sanitari del Policlinico Gemelli, dove il Pontefice è ricoverato dal 14 febbraio, sono intervenuti con un’aspirazione bronchiale e l’ausilio della ventilazione meccanica non invasiva, coprendo naso e bocca con un’apposita maschera. Secondo fonti ospedaliere, il Papa ha risposto positivamente al trattamento, ma resta sotto stretta osservazione e la prognosi rimane riservata per le prossime 24-48 ore.
Il quadro clinico del Pontefice, già complesso per una bronchite infettiva con polmonite bilaterale, ha subito una battuta d’arresto rispetto ai miglioramenti registrati nei giorni precedenti. Fino a poche ore prima della crisi, Papa Francesco aveva mantenuto una routine che alternava momenti di fisioterapia respiratoria a sessioni di preghiera e lettura.

L’ansia in Vaticano e la comunità cattolica in preghiera
La notizia del peggioramento della salute del Pontefice ha suscitato forte preoccupazione in Vaticano, dove si valutano ora le implicazioni per le attività liturgiche imminenti. La Santa Sede ha già confermato la cancellazione dell’Udienza Giubilare prevista per il primo marzo e ha delegato il cardinale Angelo De Donatis a presiedere i riti del Mercoledì delle Ceneri il 5 marzo. Si tratta di un’assenza significativa: la Quaresima, periodo centrale per la spiritualità cristiana, si aprirà senza la presenza fisica del Papa, un evento raro nella storia recente della Chiesa.
Intanto, migliaia di fedeli si uniscono in preghiera per la guarigione del Santo Padre. Le principali diocesi italiane e internazionali hanno annunciato momenti di preghiera e veglie per invocare il recupero del Pontefice. Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha dichiarato: “Ci affidiamo al Signore con fiducia, il Papa sente il nostro affetto e la nostra vicinanza”.

Gli aggiornamenti medici e il bollettino del Gemelli
Un bollettino medico diffuso dalla Sala Stampa vaticana nella serata di oggi ha confermato la crisi respiratoria e il trattamento adottato. “Nel primo pomeriggio, dopo una mattinata trascorsa tra fisioterapia respiratoria e preghiera, Papa Francesco ha presentato una crisi isolata di broncospasmo con vomito da inalazione e peggioramento del quadro respiratorio. È stato prontamente broncoaspirato ed ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi. È sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche”.
Nonostante la stabilizzazione del respiro, i medici mantengono la massima prudenza. Il professor Roberto Bernabei, geriatra di fiducia del Pontefice e membro dell’équipe sanitaria che lo segue, ha dichiarato:Le prossime 24-48 ore saranno decisive per valutare l’impatto di questa crisi sulla salute generale del Santo Padre”.

Il percorso clinico di Papa Francesco
Il Pontefice è ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio, quando un’infezione respiratoria aveva reso necessaria l’ospedalizzazione. Le analisi avevano rivelato una polmonite bilaterale, complicata da episodi di affaticamento e febbre alta. Il trattamento iniziale ha previsto una terapia antibiotica e antivirale, unita a sessioni quotidiane di fisioterapia polmonare.
Nei giorni scorsi, il miglioramento delle condizioni generali aveva permesso al Papa di riprendere parte della sua attività ordinaria, con la lettura di documenti ufficiali e la scrittura di un messaggio ai partecipanti di un corso sulla liturgia. Tuttavia, la crisi respiratoria di oggi ha riportato la situazione in una fase di allerta.

Le reazioni dal mondo ecclesiastico e politico
La notizia del peggioramento del Pontefice ha generato un’ondata di solidarietà da parte del mondo ecclesiastico e politico. Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio di vicinanza: “L’Italia intera si stringe intorno al Santo Padre in questo momento delicato, augurandogli una pronta ripresa”.
Anche i leader delle principali confessioni religiose hanno espresso il loro sostegno. Il patriarca ecumenico Bartolomeo I ha fatto sapere che pregherà per la salute del Pontefice, mentre il grande imam di Al-Azhar, Ahmed al-Tayeb, ha inviato un messaggio di affetto e vicinanza.

Cosa accadrà nei prossimi giorni

Al momento, tutte le attività pubbliche del Papa sono sospese e la Santa Sede aggiornerà costantemente sull’evoluzione della sua salute. La modalità dell’Angelus di domenica resta ancora incerta: nelle ultime settimane, il Papa ha seguito le celebrazioni dal letto di ospedale, affidando la lettura del messaggio ai suoi collaboratori. Se le condizioni lo permetteranno, potrebbe ripetersi questa soluzione.
Nel frattempo, il Vaticano rimane in attesa degli sviluppi clinici, consapevole che ogni decisione dovrà essere presa con cautela. La comunità cattolica si stringe attorno al Papa, nella speranza che possa presto tornare alla guida spirituale della Chiesa.

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