Con parole semplici ma incisive, Papa Leone XIV ha lanciato ieri il suo primo grande appello globale per la pace, durante la celebrazione del Regina Caeli in una Piazza San Pietro colma di oltre centomila persone. “Mai più la guerra!”, ha detto rivolgendosi ai “grandi della Terra”, chiedendo un cessate il fuoco immediato in Ucraina e nella Striscia di Gaza. Il Pontefice, affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico, ha invocato “una pace autentica, giusta e duratura”, capace di andare oltre gli accordi tattici per costruire un futuro condiviso tra i popoli.
Il Papa dal Regina Caeli, Leone XIV si rivolge ai leader del mondo
“È urgente – ha detto Leone XIV – che cessino le ostilità in Ucraina e che si dia spazio al dialogo, all’ascolto reciproco, al rispetto della dignità umana”. Poi lo sguardo si è spostato su Gaza, dove la popolazione civile è ormai allo stremo. Il Pontefice ha chiesto il cessate il fuoco immediato e l’accesso degli aiuti umanitari, esortando alla liberazione di tutti gli ostaggi ancora detenuti. “Non si può restare in silenzio – ha aggiunto – mentre le madri piangono i loro figli e i bambini crescono senza più casa, scuole, rifugi”. Parole che pesano, in un momento di crescente tensione internazionale.
Un Papa che si espone sin dall’inizio
Leone XIV, eletto da meno di un mese dopo la morte di Francesco, mostra fin da subito una linea chiara: nessun compromesso sul valore della pace. Dopo il Regina Caeli, ha fatto rimuovere i sigilli dall’appartamento papale, chiuso dal giorno della morte del predecessore, segnando simbolicamente l’avvio pieno del suo pontificato. In serata, il Vaticano ha diffuso anche il ritratto ufficiale del nuovo Papa, ritratto con i paramenti tradizionali: un’immagine solenne, in linea con lo stile sobrio e diretto che ha già mostrato nei primi incontri pubblici.
Un richiamo ai giovani e un pensiero alle madri
Nel suo discorso, Leone XIV ha rivolto un messaggio anche ai giovani: “Non abbiate paura di seguire la vostra vocazione. Accogliete l’invito della Chiesa, accettate la chiamata di Cristo Signore”. Un’esortazione accompagnata da parole affettuose per la Giornata della mamma: “Buona festa a tutte le madri, in ogni parte del mondo. Siano benedette per il loro amore e per il dono della vita”. L’atmosfera in Piazza San Pietro è stata intensa, segnata da applausi, lacrime e un silenzio commosso durante i passaggi più duri dell’omelia.
Un ponte verso la diplomazia
L’intervento del Papa arriva in un momento di fervente attività diplomatica, con Stati Uniti, Unione Europea, Turchia e altre potenze impegnate in nuovi tentativi di mediazione. L’invito alla pace non è solo spirituale: Leone XIV sa che la sua voce ha ancora un peso nei consessi internazionali. Il Vaticano torna così a essere anche un attore geopolitico, pronto a offrire spazi di negoziato e ascolto, con il carisma silenzioso di chi rappresenta la coscienza di un’umanità ferita ma non arresa.