A Pesaro la XL edizione del Rossini Opera Festival

- di: Francesco d'Alfonso
 

Pesaro è una bellissima città che si affaccia sul Mar Adriatico e affollata, soprattutto d’estate, da numerosi turisti e bagnanti. Ma Pesaro è anche meta di “pellegrinaggi” degli amanti dell’opera lirica che, da ogni parte del mondo, si recano nella località marchigiana per omaggiare il sommo Gioachino Rossini, che ivi ebbe i natali nel 1792. Da quarant’anni, poi, nel mese di agosto, “pellegrini” e turisti possono godere di una straordinaria manifestazione musicale dedicata proprio al Cigno di Pesaro, il Rossini Opera Festival. Lo scopo della manifestazione è il recupero, la restituzione teatrale e lo studio del patrimonio musicale legato al nome del compositore, che lasciando erede universale di tutta la sua fortuna il Comune di origine, consentì la nascita dell’attuale Conservatorio e della Fondazione Rossini. 
Istituito nel 1980, il Rossini Opera Festival ha creato, negli anni, un originale laboratorio interattivo di musicologia applicata, finalizzato al recupero musicale, teatrale ed editoriale di tutto il “sommerso rossiniano”, sviluppando un metodo di lavoro basato sull’attività parallela di musicisti, musicologi e operatori teatrali.
Accanto a partiture classiche del catalogo rossiniano (come L’Italiana in Algeri, Semiramide, Tancredi, Guillaume Tell, Cenerentola e altre), ricondotte alla lezione autentica dagli studiosi della Fondazione, il Festival vanta anche un lungo elenco di titoli sconosciuti, proposti in allestimenti importanti, sempre accolti da critica e pubblico come autentici eventi culturali.
L’edizione 2019 del ROF, dall’11 al 23 agosto, presenta un cartellone ricchissimo, degno delle passate edizioni: «Anche quest’anno siamo riusciti a mettere insieme cast di grande livello tecnico all’interno di produzioni con registi straordinari - ha dichiarato il sovrintendente Ernesto Palacio -. L’integrazione tra giovani talenti e stelle di prima grandezza mi sembra quanto mai riuscita. E dire che questo cartellone propone due opere (su tre) tra le meno conosciute e rappresentate: L’equivoco stravagante e Demetrio e Polibio. Non è stata una scelta facile dopo un’edizione da record per incassi come quella dell’anno scorso».
Il Maestro Michele Mariotti, alla guida dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso, dirigerà alla Vitrifrigo Arena l’opera inaugurale, Semiramide, coprodotta con l’Opéra Royal de Wallonie, firmata da Graham Vick, con scene e costumi di Stuart Nunn: nel cast, tra gli altri, Salome Jicia nel ruolo del titolo, Varduhi Abrahamyan, Nahuel Di Pierro, Antonino Siragusa, Carlo Cigni.
«Semiramide, è una produzione per cui c’è grande attesa - precisa il Sovrintendente - ma noi abbiamo il dovere di proporre anche il Rossini meno rappresentato: è sempre stata una caratteristica di questo Festival e il ROF deve molto del suo successo proprio a questo. La sua autorevolezza deriva proprio dal fatto che a Pesaro si ascolta un Rossini ‘scientifico’ - continua Palacio - grazie alla sinergia con la Fondazione Rossini, nostro partner storico e indiscusso, e con il suo lavoro della preparazione delle edizioni critiche. Qui si fa anche il Rossini meno noto, e lo facciamo molto bene».
Demetrio e Polibio, programmata per il 12, 15, 18 e 23 agosto al Teatro Rossini, sarà diretto da Paolo Arrivabeni alla testa della Filarmonica “Gioachino Rossini” e del Coro del Teatro della Fortuna: la regia è di Davide Livermore, scene e costumi dell’Accademia di Belle Arti di Urbino; nella compagnia di canto figurano Jessica Pratt, Cecilia Molinari, Juan Francisco Gatell.
Si tornerà alla Vitrifrigo Arena il 13, 16, 19 e 22 agosto per la seconda nuova produzione del ROF 2019: L’equivoco stravagante, firmata da Moshe Leiser e Patrice Caurier, con scene di Christian Fenouillat e costumi di Agostino Cavalca. Sarà Carlo Rizzi a dirigere l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso: nel cast, Teresa Iervolino, Paolo Bordogna, Davide Luciano, Pavel Kolgatin, Claudia Muschio.
Quarta produzione lirica sarà Il viaggio a Reims (18 e 20 agosto al Teatro Rossini), che vedrà protagonisti gli allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”.
Accanto al programma operistico, ci saranno una fitta serie di concerti: la Cantata La riconoscenza, il 14 agosto, diretta da Donato Renzetti, le Soirées musicales, il 16 agosto, in prima esecuzione nell’orchestrazione di Fabio Maestri, due concerti di Belcanto con protagonisti Angela Meade e Antonino Siragusa, il 17 e il 22 agosto, due concerti lirico-sinfonici e, per Rossinimania, il 15 agosto, gli Italian Harmonists.
Infine, a celebrazione della ricorrenza della quarantesima edizione del ROF, il 21 agosto si terrà alla Vitrifrigo Arena il Gala ROF XL, diretto da Carlo Rizzi alla testa dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e di alcuni tra i migliori interpreti rossiniani del momento.

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