Petrolio: scende il prezzo, pesa il Covid-19 in Cina

- di: Redazione
 
Il prezzo del petrolio scende tra i timori di un indebolimento della domanda in Cina, conseguenza dell'impennata dei casi di Covid-19 che sta provocando enormi problemi a Shanghai, dove le autorità stanno attuando durissime misure per contenere i contagi.

Cala il prezzo del petrolio per via del rialzo dei contagi da Covid in Cina

Ieri i prezzi del petrolio sono crollati di quasi 10 dollari. Il greggio Brent è sceso da oltre 120 dollari al barile a 111 dollari, dopo che, con l'invasione russa dell'Ucraina, aveva raggiunto il massimo in 14 anni, a 139 dollari.
Il calo del prezzo è arrivato quando Shanghai, una delle città più grandi del mondo con una popolazione di 26 milioni di abitanti, è entrata in un altro lockdown, deciso dalle autorità locali e nazionali nel tentativo di frenare l'ulteriore diffusione del coronavirus.

Secondo alcuni analisti, come Bjarne Schieldrop, della SEB, la domanda di petrolio in Cina, il più grande importatore di greggio a livello globale, potrebbe scendere in aprile di 800.000 barili al giorno rispetto ai livelli "normali" di conseguenza.

C'è comunque il timore che i prezzi possano essere nuovamente spinti verso l'alto entro la fine della settimana, quando è prevista per giovedì la riunione dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e dei suoi alleati – nota come Opec+ – per discutere di un aumento delle quote di produzione. Il gruppo potrebbe, ancora una volta, resistere alle richieste di accelerare gli aumenti della produzione per alleviare la scarsa offerta di greggio. Si profila anche una crisi dell'offerta poiché alcuni Paesi si rifiutano di acquistare petrolio dalla Russia.
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