• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Plenitude, “Parole indelebili” contro la violenza psicologica: quando le frasi diventano ferite che non si vedono

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Plenitude, “Parole indelebili” contro la violenza psicologica: quando le frasi diventano ferite che non si vedono

C’è una violenza che non lascia lividi, non finisce nei referti del pronto soccorso e spesso non viene nemmeno riconosciuta da chi la subisce. È quella psicologica, fatta di frasi che graffiano, di giudizi che umiliano, di “battute” che in realtà sono colpi ben assestati alla sicurezza di una donna. È qui che, quest’anno, ha deciso di intervenire Plenitude, la controllata Eni attiva nell’energia rinnovabile e nei servizi alla clientela, con una campagna che non a caso si chiama “PAROLE INDELEBILI”.

Plenitude, “Parole indelebili” contro la violenza psicologica: quando le frasi diventano ferite che non si vedono

Dopo aver acceso i riflettori sugli stereotipi di genere nel 2024 con la campagna “Ballshit” in collaborazione con l’Olimpia Milano, l’azienda torna sul tema della violenza di genere scegliendo di puntare il dito proprio contro ciò che più spesso viene derubricato a “esagerazione”: le frasi che feriscono.

Anche le parole segnano la pelle
L’idea alla base della nuova iniziativa è tanto semplice quanto potente: anche le parole possono ferire, e certe ferite restano per sempre, come tatuaggi invisibili impressi nella mente. “Ti sei inventata tutto”, “Non sai fare niente da sola”, “Sei tu che mi fai perdere il controllo”: quante volte queste frasi vengono pronunciate, minimizzate, archiviate come normali discussioni di coppia?

Con “PAROLE INDELEBILI”, Plenitude sceglie di dire ad alta voce che no, non sono normali. Sono l’ossatura di quella violenza psicologica subdola, mimetizzata, che spesso precede – o accompagna – quella fisica. Riconoscerla è il primo passo per fermarla.

Social come piazza di consapevolezza

In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’azienda ha deciso di trasformare i propri canali social in uno spazio di consapevolezza digitale. L’obiettivo è aiutare a individuare la violenza psicologica in tutte le sue forme: dalle critiche costanti alle offese, dalla svalutazione sistematica alle minacce più o meno esplicite.

Post, contenuti e visual diventano così piccoli specchi in cui molte donne, e non solo, possono riconoscere frammenti della propria esperienza quotidiana. Perché spesso il problema non è solo la violenza, ma il fatto che nessuno la chiami con il suo nome.

L’arte dei tatuaggi per disegnare le cicatrici
Per rendere visibile ciò che non si vede, Plenitude ha scelto di parlare il linguaggio dell’arte. Ha avviato una collaborazione con la tattoo artist La Bigotta, illustratrice dal tratto immediatamente riconoscibile, che ha dato vita a cinque illustrazioni dedicate ad altrettante frasi “simbolo” della violenza psicologica:

“Ti sei inventata tutto”.
“Tu pensa a fare solo la mamma”.
“Sei tu che mi fai perdere il controllo”.
“Non sai fare niente da sola”.
“Io e te non abbiamo bisogno di nessuno”.


Disegnate, queste frasi perdono qualsiasi alibi. Non sono più mezze battute, rimproveri affettuosi, sbotti passeggeri: diventano colpi neri su bianco, segni che raccontano un controllo che si insinua, un isolamento che avanza, una libertà che piano piano si restringe.

Tattoo temporanei e numero 1522: la cura passa dall’informazione
La campagna non vive solo online. Nei Plenitude Store, oggi, sono disponibili tattoo temporanei ispirati alle illustrazioni de La Bigotta, distribuiti gratuitamente. Ogni tatuaggio è accompagnato da una card che spiega il senso dell’iniziativa e riporta il numero antiviolenza e stalking 1522, la linea di aiuto attiva 24 ore su 24.

Lo stesso 1522 comparirà anche sulle bollette Plenitude di novembre e dicembre, scelta tutt’altro che simbolica: infilare quel numero tra i consumi e il totale da pagare significa portarlo dentro case dove magari non si parla mai di violenza, dove non ci sono social, ma dove forse c’è qualcuno che ha bisogno di leggere proprio quella cifra. L’obiettivo è chiaro: raggiungere quante più persone possibile, soprattutto quelle che ancora non hanno trovato le parole per raccontare ciò che vivono.

Un impegno che va oltre la campagna
Con “PAROLE INDELEBILI”, Plenitude non si limita a confezionare uno slogan ben riuscito. Rinnova il proprio impegno contro la violenza di genere, inserendosi nel solco più ampio delle iniziative di Eni a favore di persone, comunità e ambiente.

Mettere al centro la violenza psicologica significa riconoscere che la lotta alla violenza sulle donne non si esaurisce nelle denunce o nelle emergenze, ma comincia molto prima: quando si permette a un insulto di passare per normalità, quando si accetta una frase che umilia come se fosse solo “un momento di nervosismo”.

Qui la scelta è netta: usare la propria visibilità – nei social, nei negozi, perfino nelle bollette – per ricordare che il rispetto non è un optional e che certe parole, se ripetute abbastanza a lungo, diventano davvero indelebili. Sta a tutti noi decidere se continuare a pronunciarle o iniziare, finalmente, a cancellarle.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 23 record
Pagina
3
03/12/2025
Italian Tourism Awards, Roma accende la notte che celebra il valore dell’industria dei viaggi
Nelle sale storiche del The St. Regis Rome prende forma la sesta edizione degli Italian To...
03/12/2025
Usa, stop alle domande di immigrazione da 19 paesi
Gli Stati Uniti bloccano visti, green card e cittadinanze per cittadini di 19 paesi extra-...
03/12/2025
Netanyahu, sì alle fattorie illegali e la nuova linea in Cisgiordania
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo un documento interno rivelato da Ynet, s...
02/12/2025
Putin avverte l’Europa: «Se volete guerra, la Russia è pronta»
Putin lancia un avvertimento diretto all’Europa prima dei colloqui con gli inviati Usa a M...
02/12/2025
Giornata del dono: l’Italia si accende di rosso tra simbolo, comunità e responsabilità
La Giornata mondiale del dono è diventata un appuntamento atteso dai Comuni italiani
Trovati 23 record
Pagina
3
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720