Un passo per inspirare, due per lasciare andare, con lentezza. Abbandonarsi all’energia del bosco, mentre i piedi scalzi, simili a radici, diventano una sola cosa con la terra, ora zuppa, ora più ruvida, ora tiepida di sole.
Chiudere gli occhi per respirare la potenza dell’acqua di una cascata, concentrandosi sulla voce della natura, raccogliere ramoscelli di abete per metterli in infusione e ricavarne una tisana naturale, avvistare mirtilli e fragole di bosco, mentre i sussurri della vegetazione conciliano la costruzione di un mandala con i doni che la natura offre, una pietra, un ramo, una foglia, una pigna.
Il bagno nel bosco presso la cascata di Vandoies di Sopra è senza dubbio una delle esperienze più rigeneranti per chiunque visiti l’Area Vacanze Sci & Malghe Rio Pusteria (Gitschberg Jochtal Rio Pusteria).
Siamo a una sessantina di chilometri da Bolzano, in un comprensorio dove l’Alto Adige conserva, più spiccato, il fascino autentico di una volta, poco congestionato dalle grandi rotte turistiche, tra vette vertiginose e sconfinate distese di verde costellate da sentieri escursionistici, oltre 37 malghe aperte al pubblico nel periodo estivo e una decina di caseifici alpini.
L’area è raggiungibile in aereo grazie all’aeroporto di Bolzano, in treno tramite il servizio di treni regionali che conducono a Bressanone, la stazione più vicina alle otto località racchiuse nell’Area Vacanze Sci e Malghe Rio Pusteria: Maranza, Rio di Pusteria, la Val di Fundres con Vallarga, Rodengo, Spinga, Terento, Valles e Vandoies.
Arrivando in auto da nord, sud o ovest, basta invece percorrere l’autostrada A22 e prendere l’uscita Bressanone-Varna.
Una destinazione adatta a tutti
La varietà e differenza di attrazioni per adulti, camminatori esperti, ma anche famiglie con bambini rende l’area particolarmente adatta a un pubblico eterogeneo. Il comprensorio di Rio Pusteria, inoltre, è uno dei migliori in Italia per i più piccoli. Lo è per la presenza del Parco divertimenti del Sole Gitschberg e del Parco Avventura Jochtal, ma anche per il comfort assicurato da hotel per famiglie e per la ricchezza di sentieri tematici che rendono l’escursionismo un’esperienza speciale per adulti e bambini, come il Parco ricreativo di Terento, il Sentiero degli Elfi di Vandoies di Sopra, la zona ricreativa bunker-Spinga, il Sentiero avventura nel bosco di Rodengo.
La scalata al Picco della Croce (la vetta più alta dei monti di Fundres con i suoi 3.132 metri), la Cima Cadini (2.888 metri), il Giogo d’Asta (2.194 metri), il “Trono del re” dell’Alpe di Rodengo e Luson, (cui si aggiungono in inverno i 55 chilometri di piste, i 240 impianti di innevamento, i 15 impianti di risalita, la Pista SkiMovie di 250 metri, i 24 rifugi rustici) rendono invece l’area particolarmente apprezzata dagli sportivi in cerca di esperienze forti ed emozioni ad alta quota.
L’escursione alla piattaforma panoramica Steinermandl - raggiungibile partendo dalla stazione a monte della funivia Jochtal, percorrendo il sentiero n. 1a per circa 2,5 chilometri, passando per la baita Ochsenalm - che offre una fantastica vista a 360 gradi sulle montagne dei dintorni, mette certamente tutti d’accordo.
Se d’inverno il comprensorio sciistico Rio Pusteria, il più grande di tutta la Valle Isarco, dispone di un’ampia offerta per gli appassionati di sport invernali, d’estate gli impianti di risalita in funzione e i diversi servizi shuttle rendono le malghe raggiungibili anche dalle famiglie.
Coccole e relax al Masl, dove la tradizione incontra il lusso
Il nostro viaggio inizia a Valles, una graziosa frazione di Rio di Pusteria a 1.350 metri di altitudine, in Valle di Valles, protetta, a nord, dall’abbraccio dei monti di Fundres, con i loro itinerari escursionistici e il suo fiore all’occhiello, la Malga Fane, ufficialmente incoronata come il più bel villaggio alpino dell’Alto Adige.
Qui il Masl, hotel 4 stelle Superior, accoglie i visitatori in un profumato scrigno che coniuga lusso, comfort, accoglienza.
Correva l’anno 1680 quando il contadino titolare del Masl, a Valles, otteneva la licenza di locandiere. Nei secoli l’attività ha vissuto fortune alterne e oggi del complesso del Masl, gestito da quattro generazioni dalla famiglia Messner, fanno parte, oltre alla cappella privata del XVIII secolo, anche il maso “Burgerhof”, sotto tutela delle belle arti, varie baite a Malga Fane e una centrale idroelettrica che ancora oggi fornisce al Masl elettricità a impatto climatico zero.
L’hotel viene alimentato con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, conta 16 nuove suite, un’accogliente e comoda area Wellness e spa adults only e una Family spa.
Con una superficie di 2000 metri quadrati e ben sei diverse saune, un bagno di vapore biologico alle erbe, oltre alle silenziose piscine interne ed esterne, l’area Wellness è una coccola dopo una giornata all’aria aperta.
Un bagno nel bosco alla volta della Cascata di Vandoies di Sopra
La prima tappa nella mappa del benessere dell’Area Vacanze Sci e Malghe Rio Pusteria è un’esperienza unica di cammino consapevole nella natura che abbraccia anche il Sentiero degli Elfi,
un percorso tematico con un dislivello di 150 metri, percorribile in circa un’ora, suddiviso in undici stazioni didattiche che raccontano ai più piccoli fatti e storie entusiasmanti. Questo sentiero conduce a sua volta verso l’imponente Cascata di Vandoies di Sopra, che si getta nel vuoto con un salto di 43 metri e il suo ruggito possente. Un luogo in cui la natura mostra il suo lato più selvaggio.
L’ideale è concedersi la passeggiata al mattino, in compagnia di una guida come la brava Sabrina Innerhofer, esperta di Health&Yoga e meditazione, che vi aiuterà a compiere il bagno nel bosco con la consapevolezza dei vostri passi e del respiro.
Camminare in modo consapevole significa rallentare l’andatura, percepire i sassolini e le radici sotto i piedi, il fischio dello spioncello, indovinare gli aromi di piante ed erbe aromatiche, dal timo selvatico ai fiori più disparati.
Lungo il percorso ci si imbatte nell’hotel delle api dove è possibile osservare i piccoli insetti all’opera.
Al termine dell’itinerario, dopo una piccola pausa nel bosco per costruire un mandala, la passeggiata mattutina riconduce verso l’inconfondibile campanile rosso della Chiesa parrocchiale di San Nicolò a Vandoies di Sopra e poi a tavola, tra i piatti tradizionali preparati con cura dall’osteria Lechnerhof.
Questa osteria di montagna, di proprietà della famiglia Lamprecht, con la sua terrazza soleggiata nella località di Talson, sopra Marga/Terento, ci accoglie con i suoi proprietari e la dolcissima gattina Mina. Heidi vizia gli ospiti con le sue specialità caserecce. Imperdibili i canaderli pressati e le tagliatelle al ragù di cervo.
Le Piramidi di terra di Terento
Raggiungiamo il centro di Terento, noto anche come il paese più soleggiato dell’Alto Adige, affacciato direttamente sulla Strada del Sole della Val Pusteria, a 1.210 metri di quota.
A pochi passi dal centro, una camminata di circa 40 minuti in un sentiero avvolto da abeti rossi conduce al cospetto di uno straordinario monumento naturale. Le piramidi di terra sono una sorpresa per i visitatori di ogni età.
Per arrivare alle Piramidi basta intraprendere il Sentiero Natura e Cultura, che parte dal parcheggio del paese e arriva al biotopo Pichnermoos. Da lì si prosegue verso la pittoresca località di Marga, per poi arrivare sul sentiero panoramico della Valle dei Mulini e infine alle piramidi.
Questa guglie bianchissime si sono formate in seguito a una frana innescata dalla drammatica tempesta del 1837, quando enormi masse di detriti furono spazzate via dal rio Terento insieme a numerose abitazioni. Il materiale roccioso che dà vita a queste bizzarre formazioni rocciose è tuttavia ben più antico e deriva da depositi morenici risalenti all’era glaciale. Negli anni che seguirono la tempesta, dai detriti si formarono per erosione imponenti colonne, sovrastate da un “cappello” di roccia. Nacquero così le piramidi di terra di Terento, un capolavoro tutto naturale che oggi entusiasma bambini e adulti.
Lungo il Sentiero dei mulini
Anche il Sentiero dei Mulini di Terento, un itinerario che parte dal centro del paese e attraversa sette antichi mulini, alcuni dei quali contano 500 anni, e dove ancora oggi i contadini macinano il grano, è un’altra tappa imperdibile in questo itinerario alla scoperta dell’“altra” Pusteria, particolarmente adatto anche alle famiglie con il passeggino. (Nei mesi estivi, ogni lunedì dalle 10 alle 14 un mulino è aperto per le visite).
Per secoli il paese di Terento è rimasto autogestito. I contadini e gli artigiani provvedevano al rifornimento di cibo e vestiti e ogni maso possedeva un proprio mulino. Dei 37 mulini e pestelli sono ancora pochi oggi quelli in funzione.
Dopo avere apprezzato le strutture in legno ancora oggi attive e le formazioni piramidali che contano quasi duecento anni di storia basta aguzzare la vista e seguire le indicazioni per raggiungere una casa privata. Frutto dell’amore per la natura di due amiche, Martha e Sarah, “Is milla Ladile” è un piccolo negozio dove è possibile acquistare sali alle erbe e miscele di spezie, ma anche succhi, marmellate, sciroppi e miscele da té, oltre a eleganti ceramiche. Per scoprirlo basta farsi guidare dal profumo del sambuco e da alcuni cartelli lungo il Sentiero dei mulini.
Mentre il tramonto avanza, rinfrescando l’aria di inizio estate e invitando a gustare i profumi della natura, la cena si consuma nella raffinata cantina dell’Hotel Valserhof, il più grande cubo del vino altoatesino, un hotel gourmet con proposte ricercate che sposano la tradizione. Il Valserhof è soprattutto una mecca per gli amanti del buon vino con le sue affascinanti sale per le degustazioni e una carta con circa 700 etichette.
Tra verde e acqua: una passeggiata lungo la Valle d’Altafossa
Basta una passeggiata lungo la Valle d’Altafossa per ricongiungersi con l’universo. Questa assolata distesa di verde tempestata di rododendri e fiori colorati è attraversata da un ruscello che gorgoglia offrendo all’occorrenza un pediluvio rinfrescante.
Il sentiero Kneipp propone quattro diverse stazioni tematiche con informazioni interessanti sul padre dell’idroterapia. Lungo il percorso è possibile immergere i piedi nell’acqua, calpestare il terreno a piedi nudi e scoprire tutto sulle erbe officinali della zona.
Gli alpinisti più allenati possono compiere un’escursione circolare della Valle d’Altafossa, un itinerario della durata di circa tre ore e mezza, con alcuni tratti esposti che richiedono un passo sicuro. Oppure proseguire salendo fino alla Cima del Lago (Seefeldspitze) per approdare su un sentiero ripido ma ben tenuto che conduce al lago di Campolago a 2.276 metri di quota. Da lì si prosegue poi fino alla Cima del Lago a 2.715 metri, dove la vista abbraccia la valle e il panorama è di quelli che nutrono l’anima.
Chi volesse, invece, optare per una facile camminata al sole può partire dal parcheggio a pagamento della Valle d’Altafossa, presso Maranza. In meno di due ore, un percorso facile conduce alla baita Wieserhütte (1.850 metri di quota).
Ad accogliere gli escursionisti è un caseificio artigianale dove è possibile assaggiare e acquistare il formaggio di malga fresco. Delizioso quello alle erbe, al pepe e il formaggio grigio, ma anche il burro alpino.
Dopo pranzo l’opzione migliore per godere del vento e del paesaggio è il rientro a valle in mountain bike che si può noleggiare presso la baita Wieserhütte.
Scivolare su due ruote in una cornice da fiaba è un’esperienza che vale il viaggio.
Il sole che indugia fino a tardi ci concede il tempo per raggiungere un altro cantuccio del comprensorio alpino Gitschberg Jochtal Rio Pusteria.
Quattro passi a Maranza
Percorrendo una strada panoramica raggiungiamo Maranza, adagiata nel cuore di prati e campi sopra Rio di Pusteria, all’imbocco della Val Pusteria a 1.414 m.
La montagna di casa si chiama Gitschberg, Monte Guzzo. D’estate, con i suoi 2.500 metri rappresenta un’accattivante area escursionistica: dalla piattaforma panoramica si gode di una splendida vista su oltre 500 vette, non solo dolomitiche, ma anche sulle Alpi dell’Oetztal e dello Zillertal.
Da non perdere, in centro a Maranza, la bottega artigiana di Josef Verdorfer con le tipiche creazioni in legno realizzate a mano.
Malga Fane, un villaggio alpino fuori dal tempo
L’auto punta adesso verso Malga Fane, un piccolo villaggio alpino che nel medioevo accolse un lazzaretto per i malati di peste e colera, e dove il tempo oggi sembra essersi fermato.
Considerato il più bel villaggio alpino dell’Alto Adige, Malga Fane nella Valle di Valles, si trova a un’altitudine di 1.739 metri.
Questa imperdibile meta, nel cuore dei Monti di Fundres, attira i visitatori in un intimo agglomerato costituito da una cappella, baite, fienili, e tre ospitali rifugi.
Oggi, in ricordo dei tempi passati, restano ancora gli edifici immersi in un paesaggio unico che rigenera corpo e spirito.
Mentre l’auto supera Valles alla volta della stazione di Bressanone, la città più antica del Tirolo, con il suo duomo, le cui origini risalgono all’anno 980 d.C., il pensiero va agli highlights dell’estate in questo distretto turistico tra trekking, malghe golose, piccoli borghi, wellness retreats.
Una sorpresa di luce che soddisfa tutte le esigenze e dove la natura incontra la quiete in una fiaba che intreccia tradizione e futuro.