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Vaccini di nuovo nel mirino: 15 milioni di bambini a rischio

- di: Vittorio Massi
 
Vaccini di nuovo nel mirino: 15 milioni di bambini a rischio
Dopo il trionfo sanitario, le coperture si inceppano e malattie dimenticate riaffiorano in tutto il mondo.

Un arretramento che fa paura

Nel primo anno di vita, 15,7 milioni di bambini nel 2023 non hanno ricevuto nemmeno una dose contro difterite, tetano e pertosse (DTP). Questo dato drammatico interrompe una crescita iniziata negli anni Settanta: tra il 1980 e il 2019, grazie al programma vaccinale dell’OMS, i bambini non vaccinati erano diminuiti del 75%, salvando oltre 150 milioni di vite.

I motivi del rallentamento

  • Paesi ricchi in affanno: tra il 2010 e il 2019, 21 nazioni ad alto reddito hanno visto cali significativi in almeno una vaccinazione pediatrica.
  • Pandemia e fragilità dei servizi sanitari: tra il 2020 e il 2023, circa 15,6 milioni di bambini non hanno ricevuto il ciclo completo DTP o il vaccino contro il morbillo. Quasi 16 milioni sono rimasti senza vaccino antipolio.
  • Disinformazione: cresciuta in modo esponenziale durante la pandemia, ha alimentato l’esitazione vaccinale, accentuata da dichiarazioni ufficiali ambigue e tagli ai finanziamenti da parte di paesi chiave.

Segnali d’allarme concreti

  • Morbillo in risalita: i casi in Europa nel 2024 sono decuplicati rispetto all’anno precedente, con oltre 35.000 contagi, concentrati per l’87% in Romania.
  • Epidemie negli Stati Uniti: nel 2024 si sono registrati oltre 285 casi. Nei primi quattro mesi del 2025 sono già 884 i contagi in 30 stati, con 23 focolai e un aumento del 210% rispetto ai dodici mesi precedenti.
  • Poliomielite e tubercolosi in ripresa: Pakistan e Afghanistan riportano casi di poliomielite selvaggia, mentre Papua Nuova Guinea fronteggia un’epidemia con meno del 50% di immunizzati.

Paesi più colpiti

Oltre la metà dei bambini non vaccinati si trova in soli otto paesi: Nigeria, India, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Somalia, Sudan, Indonesia e Brasile.

L’appello degli esperti

*“Nonostante sforzi monumentali, molti bambini restano sotto o non vaccinati”*, ha dichiarato Jonathan Mosser, coordinatore dello studio. *“Serve ora raddoppiare l’impegno globale, potenziare i servizi sanitari di base, combattere disinformazione ed esitazione, e adattare le strategie alle specificità locali.”*

Occhio al bilancio: una corsa contro il tempo

I tagli ai fondi da parte di Stati Uniti e Regno Unito minacciano programmi vitali come quelli sostenuti da Gavi, che per i prossimi cinque anni necessita di 9 miliardi di dollari per proteggere 500 milioni di bambini. Bill Gates ha confermato un impegno personale da 1,6 miliardi, ma non intende coprire le lacune lasciate dai governi.

Un passo indietro

Abbiamo commesso un passo indietro epocale: decenni di vittorie sanitarie ora rischiano di essere vanificati dal calo delle coperture vaccinali. L’aumento dei casi di morbillo e poliomielite dimostra quanto sia fragile il nostro progresso. Serve volontà politica, fondi continui e campagne efficaci per contrastare la disinformazione. La posta in gioco è alta: milioni di vite e decenni di salute guadagnata rischiano di svanire se non reagiamo, e in fretta.

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