Sella: nel primo semestre 2022 registrati risultati molto positivi

- di: Daniele Minuti
 
Il gruppo Sella chiude il primo semestre dell'anno con risultati positivi e che certificano la crescita del Gruppo oltre che la validità dei piani basati sull'innovazione tecnologica e digitale, sulla promozione di uno scenario sostenibile e sulla qualità della relazione personale.

Sella: risultati del primo semestre 2022

I dati approvati dal Cda mostrano un utile netto di 61,5 milioni di euro, aumento dai 34,5 milioni di euro del 2021 (calcolando senza componenti non ricorrenti, non va dimenticata la plusvalenza proveniente dalla Jv paritetica in Hype e la conseguente acquisizione del 10% di illimity Bank) dovuto dall'ampia diversificazione di fonti di ricavo (specie l'ottima performance di market making e la presenza di titoli indicizzati all'inflazione o di fondi di venture e private capital.

Il margine di interesse arriva a 161,8 milioni di euro (+35,9%) mentre i ricavi netti da servizi salgono dell'8%, a 192,7 milioni di euro, con un risultato netto dell'attività finanziaria a 64,6 milioni di euro (+24,2%).

La raccolta globale al valore di mercato è di 46,7 miliardi di euro, in calo del 5,1% su base annuale, principalmente per via della della diminuzione di 3,9 miliardi di euro del valore dei corsi dei titoli, detenuti dai clienti e depositati presso le banche del gruppo, derivante dalla flessione dei mercati. Nonostante ciò, la raccolta netta globale resta positiva, a 1,2 miliardi di euro.

La nota ufficiale specifica l'andamento a seconda dei diversi settori di business, dati che dimostrano la versatilità delle operazioni del Gruppo: "All’andamento positivo del periodo hanno concorso tutti i settori in cui il gruppo è impegnato e la buona diversificazione delle fonti di ricavo, frutto della propria strategia di crescita e sviluppo sia dei business tradizionali che di quelli innovativi. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, infatti, la finanza e l’investment banking hanno registrato un incremento dei margini del 53,6%. I ricavi da servizi d’investimento e private banking, pur in presenza di forti tensioni sui mercati, sono cresciuti del 3,8% a 92 milioni di euro. La raccolta qualificata derivante dal risparmio gestito e dalla componente in consulenza ha raggiunto i 20,6 miliardi di euro. I volumi transati complessivi dei sistemi di pagamento, legati ai servizi di acquiring e di issuing, sono cresciuti del 28,5%, con un incremento complessivo del margine di intermediazione del 24,8% a 56 milioni di euro, anche grazie all’aumento delle transazioni tramite Pos (+25,7%) e di quelle mediante e-commerce (+23%).
Le quote di mercato relative ai sistemi di pagamento sono ulteriormente aumentate rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 28,9% per l’e-commerce, il 6,9% per i Pos e il 2,1% per le carte di pagamento; sono rimaste importanti anche le quote di mercato in altri settori strategici come il risparmio gestito (0,84%) e il trading on line (10%). Nel primo semestre è aumentato il numero di clienti internazionali della società Axerve nell’ambito dei sistemi di pagamento, soprattutto in Regno Unito, Francia e Usa, a conferma delle prospettive di crescita del gruppo anche all’estero, in un mercato in espansione come quello dei pagamenti digitali. I ricavi da nuovi business sono saliti del 15,2% a 37,5 milioni di euro, in particolare grazie ai servizi di open payment, alle soluzioni tecnologiche fornite a società terze e al corporate e investment banking. Clienti, dipendenti e investimenti Nel semestre il totale dei clienti del gruppo è ulteriormente cresciuto del 3,4%, a 1,2 milioni, senza considerare la fintech Hype detenuta in joint venture con illimity Bank. Il numero sale del 4,2% a 2,7 milioni tenendo conto dei clienti Hype"
.

I costi operativi aumentano del 10,2%, principalmente per via delle tante iniziative legate allo sviluppo di soluzioni innovative e all'allargamento dell'organico (360 nuovi ingressi fra Italia ed estero).

Positivi anche i dati legati alla stabilità: dopo aver raggiunto la carbon neutrality nel 2021 (in anticipo rispetto al piano fissato al 2024), prosegue negli investimenti sull'efficientamento energetico con nuove soluzioni a basso impatto ambientali per sedi e succursali.

Questi numeri confermano la solidità patrimoniale del gruppo, superiore agli standard richiesti: "Il Cet1 consolidato" - spiega la nota di Sella - "è infatti pari a 11,99% e il Total Capital Ratio 14,39% (erano rispettivamente 12,28% e 14,19% a fine 2021, con una leggera flessione principalmente per effetto degli assorbimenti connessi alla rilevante crescita degli impieghi e per l’impatto del principio contabile IFRS9). I coefficienti patrimoniali non incorporano ancora gli effetti positivi derivanti dall’adozione dei modelli interni avanzati (AIRB), per i quali il gruppo ha recentemente ricevuto l’autorizzazione da Banca d’Italia. Tali effetti cominceranno a prodursi dal mese di agosto e saranno visibili a partire dal terzo trimestre dell’anno".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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