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Italia, cibo nel cestino: spreco da 17,8 miliardi, il peggiore in Europa

- di: Marta Giannoni
 
Italia, cibo nel cestino: spreco da 17,8 miliardi, il peggiore in Europa
In Italia lo spreco alimentare continua a rappresentare una problematica significativa, con un impatto economico e ambientale rilevante. Secondo il Rapporto "Il Caso Italia 2025" dell’Osservatorio Waste Watcher International, nel 2024 lo spreco alimentare ha raggiunto un valore di 17,8 miliardi di euro, di cui oltre la metà (9,6 miliardi) attribuibile allo spreco domestico, pari a 92 euro per famiglia. Se la tendenza non cambierà, nel 2025 si rischia di toccare i 20 miliardi di euro. 

L’obiettivo dell’Agenda 2030
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite pone come obiettivo il dimezzamento dello spreco alimentare pro capite entro il 2030. Per l’Italia, ciò significa ridurre lo spreco settimanale pro capite a 368,7 grammi, rispetto ai 737,4 grammi registrati al momento dell’adozione dell’Agenda. Andrea Segrè, direttore scientifico di Waste Watcher International (nella foto), sottolinea: “Per raggiungere questo traguardo, dobbiamo ridurre ogni anno circa 50 grammi di cibo sprecato a settimana”. 

Le cause dello spreco domestico
Lo spreco alimentare nelle famiglie italiane è influenzato da diverse abitudini. Tra le principali cause vi sono la conservazione inadeguata degli alimenti, l’acquisto eccessivo incentivato dalle offerte promozionali e la scarsa attenzione alle date di scadenza. Inoltre, la frenesia della vita quotidiana porta spesso a dimenticare gli alimenti acquistati, che finiscono per deteriorarsi. 

Disparità regionali e sociali
Le differenze nello spreco alimentare sono evidenti anche a livello geografico e sociale. Le regioni meridionali registrano un incremento del 16% nello spreco domestico, con una media di 713,8 grammi pro capite a settimana, mentre il Centro segna un aumento del 4% con 640 grammi. Sorprendentemente, le fasce sociali più deboli sprecano il 26% in più rispetto alla media nazionale, un dato attribuibile alla deperibilità dei cibi più economici e di minore qualità. 

Iniziative per la riduzione dello spreco
Per contrastare questo fenomeno, sono state promosse diverse iniziative. La campagna Spreco Zero, fondata da Andrea Segrè, ha istituito la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, giunta alla sua dodicesima edizione nel 2025. L’evento ufficiale si tiene oggi 4 febbraio Romao, presso lo Spazio Europa, con la presentazione dei nuovi dati dell’Osservatorio Waste Watcher International. 
Inoltre, strumenti pratici come l’applicazione “Sprecometro” sono stati sviluppati per aiutare i cittadini a monitorare e ridurre gli sprechi quotidiani, promuovendo una maggiore consapevolezza e responsabilità nelle scelte alimentari. 
La lotta allo spreco alimentare richiede un impegno collettivo e una maggiore consapevolezza delle nostre abitudini quotidiane. Solo attraverso azioni concrete e una cultura del consumo responsabile sarà possibile raggiungere gli obiettivi prefissati e garantire un futuro sostenibile per le prossime generazioni.

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