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Stati Uniti: si moltiplicano gli scioperi, mentre la domanda di lavoratori cresce

- di: Brian Green
 
Stati Uniti: si moltiplicano gli scioperi, mentre la domanda di lavoratori cresce
Se non arriverà un colpo di scena a risolvere nelle prossime ore il problema, i quasi 60.000 lavoratori che danno forma ai sogni di Hollywood cominceranno oggi, 18 ottobre, uno sciopero. E non sono gli unici negli Stati Uniti.

Aumentano gli scioperi negli Stati Uniti

Hanno già incrociato le braccia 10.000 dipendenti del produttore di trattori John Deere (un gigante del settore e un marchio che accompagna l'agricoltura del Paese da molti decenni), 2.000 di un ospedale di New York e 24.000 infermieri e infermiere di una grande azienda del settore sanitario ed altri (come 1.400 lavoratori dei quattro stabilimenti di una nota marca di cereali) potrebbero decidere di farlo nell'arco di pochi giorni.
È un fenomeno che riguarda circa centomila lavoratori, a fronte di un crollo di fiducia nelle organizzazioni sindacali, che da decenni lamentano una progressiva contrazione delle iscrizioni, anche a causa della legislazione vigente in materia e che viene ritenuta fortemente penalizzante.

A determinare le protesta negli Stati Uniti non solo solo i lunghi orari di lavoro a fronte di salari ritenuti bassi: vengono sottolineate le carenze nella sicurezza sui luoghi di lavoro o disincentivi nelle pensioni. Fino alla pandemia, la domanda corrispondeva costantemente all'offerta, ma con la ripresa in corso, ci sono stati 10,4 milioni di posti di lavoro aperti ad agosto (mezzo milione in meno rispetto a luglio) , secondo i dati del Dipartimento del Lavoro pubblicati la scorsa settimana.

Non meno di 4,3 milioni di americani hanno lasciato il lavoro in agosto, quasi il 3% della forza lavoro del Paese, scontento delle condizioni di lavoro deteriorate dalla crisi sanitaria, comprese le garanzie insufficienti contro il Covid-19. Questa protesta alimenta le speranze dei sindacati di riconquistare credito presso i lavoratori, dopo un costante calo di iscrizioni. Nel 2020 l'11,3% dei lavoratori occupati era iscritto a un sindacato, contro il 20% del 1983. Gli esperti del mercato del lavoro sostengono che la pandemia potrebbe aumentare la forza dei sindacati rafforzando il loro potere contrattuale in un momento di preoccupante carenza di manodopera in alcuni settori, dagli autisti di scuolabus ai trasportatori agli scaricatori di porto.
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