Finale senza storia al Foro Italico, l’azzurra il 17 maggio ha battuto l’americana Coco Gauff in 2 set: 6-4, 6-2. Dopo 40 anni, l’ultima vincitrice era stata Raffaella Reggi, un’italiana sul trono di Roma. Non contenta, a distanza di un giorno, bissa la vittoria nel doppio con Sara Errani vincendo sulla coppia Elise Mertens-Veronika Kudermetova grazie ad una strepitosa doppia rimonta nel primo set, da 0-4 a 6-4 e da 0-4 a 7-5.
Un tennis tutto azzurro. Ieri ad applaudirla dalla tribuna il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In assoluto, Paolini è la quarta italiana a vincere il torneo, dopo Lucia Valerio nel 1931, Annelis Ullstein Bossi nel 1950 e, la su citata, Raffaella Reggi nel 1985.
Ha portato in campo un gioco eccelso, rispetto all’avversaria, decisamente più serena concentrata e sorridente. Senza nulla togliere a Gauff, Paolini è stata grandiosa. Molti errori gratuiti di Gauff, compresa una palla corta sul lungo scambio conclusivo: Paolini sbaglia molto di meno e raccoglie i frutti, 3-0 e due break di vantaggio. Ieri Adriano Panatta è intervenuto senza mezzi termini per criticare il gioco di Coco Gauff e il tennis femminile, a riguardo Paolini ha risposto: “Coco Gauff ha 21 anni e uno Slam, credo ci sia poco da criticare, è una grande atleta, molto influente anche nel nostro sport, una grande personalità e porta solo cose positive al tennis. Sul tennis femminile io provo a fare il meglio sperando la gente apprezzi”.
Rankining Wta
Per Paolini il quarto posto del ranking Wta: una ascesa continua. Prossima tappa il Roland Garros.
Jasmine, grazie ai punti conquistati al Foro, lunedì risalirà al quarto posto della classifica mondiale (ora è quinta), eguagliando il best ranking raggiunto per la prima volta l’anno scorso. Il 2024, iniziato da n.30 Wta, è stata la stagione dell’esplosione, a 28 anni: titolo nel 1000 di Dubai, finale al Roland Garros, finale a Wimbledon, oro nel doppio alle Olimpiadi, qualificazione alle Wta Finals di singolare e doppio, conquista della Billie Jean King Cup. Il 2025 è già super, con la seconda vittoria della carriera in un torneo di prima fascia del circuito (la terza in totale, considerando il 125 di Portorose nel 2021), in attesa di difendere il pesante bottino dei prossimi due Slam. Paolini difende la quarta posizione nel ranking singolare nonostante il dispendioso impegno del doppio: “Sicuramente non è facile giocare singolo e doppio però non capita tutte le settimane arrivare alla fine a tutti e due. Per il momento sto bene e mi piace giocare entrambi, in futuro vedremo, quando non me la sentirò più ne parleremo e magari riduciamo i tornei, ma per il momento mi piace e mi sta aiutando”.
E oggi il bis a Roma: Paolini e Errani vincono la finale di doppio contro la russa Kudermetova e la belga Mertens.
Era da 35 anni, quando il bis riuscì a Monica Seles, che una giocatrice non riusciva a imporsi nel singolare e nel doppio agli Internazionali. Oggi a ripetere questa impresa è stata Jasmine Paolini, che dopo aver battuto Coco Gauff nella finale del singolo ha vinto anche nel doppio battendo, in coppia con Sara Errani, la coppia Elise Mertens-Veronika Kudermetova grazie ad una strepitosa doppia rimonta nel primo set, da 0-4 a 6-4 e da 0-4 a 7-5.
La partita
Le azzurre hanno costruito la vittoria con due splendide rimonte. Sotto 4-0 nel primo parziale hanno reagito e sospinte dal pubblico di casa vinto sei game di fila. Medesimo andamento anche all'inizio del secondo parziale: le azzurre perdono i due turni di battuta per poi risalire dallo 0-4 al 4-4. Subito un break nel nono gioco le due azzurre subiscono l'immediato controbreak. Sul 5-5 Errani e Paolni alzano il livello dei loro colpi e chiudono 7-5. Si tratta di una rivincita per la coppia azzurra che avevano perso contro la russa e la belga tre settimane fa agli ottavi di Madrid. Jasmine Paolini è solo la seconda dopo Vera Zvonareva a Indian Wells nel 2009 a fare bis in un Masters 1000.
Il titolo nel doppio vale per Jennifer Paolini una pietra miliare. Era dal 2009 che una tennista non vinceva singolare e doppio in un WTA 1000. E l’impresa romana non si vedeva dai tempi della Seles. Con questo settimo titolo insieme, Paolini ed Errani eguagliano un altro record: sono le prime a vincere per due anni consecutivi il doppio agli Internazionali d’Italia dopo la coppia Fernandez/Zvereva nel 1995.
Non è stato un giorno normale per Paolini, sin dalle prime ore: “Stamattina mi sono svegliata stanchissima, ieri sera ho fatto fatica ad addormentarmi ma mi sono svegliata presto, ho pensato: “Dai, un ultimo sforzo” dato che una finale qua è un sogno. Ho cercato di dare il massimo, preso qualche caffè in più e via”. Errani non ha dovuto nemmeno motivarla: “Non ho dovuto farlo, l’ho vista molto carica e posso solo ringraziarla. Finché le piace e la fa stare bene continuiamo altrimenti modificheremo il calendario”.
«Due settimane a Roma pazzesche e indimenticabili», dicono le due al termine della partita. E poi, rivolgendosi al pubblico: «Siete speciali. Oggi abbiamo giocato tre contro due». Parole che raccontano il legame viscerale con il Centrale. Ma è Sara Errani a lasciarsi andare all’emozione più profonda: «Il tennis mi ha dato dei momenti incredibili. Anche troppi, sono in debito». E un ringraziamento speciale a Paolini: «Grazie a Jas per lo sforzo straordinario».
Momento di festeggiamenti, ma un po' meno per Errani: “Io ho l’aereo per Parigi, giocherò domani o dopo domani le qualificazioni. Molto probabilmente ci sarà la mia ultima partita di singolare a Parigi, sicuro quest’anno sarà l’ultimo. Io spero di continuare con il doppio, gli anni si fa sentire e il fisico scricchiola ogni tanto, spero però rimanga solido per giocare ancora”. Per Errani si è ripreso il discorso di singolare e doppio: “Non è cambiato l’approccio, cerco di fare le stesse cose, allenarmi e prepararmi bene, ovvio che in singolo l’anno scorso ho dato tanto per cercare di tenere il ranking tanto, è stato tosto fisicamente e mentalmente quindi quest’anno ho deciso di abbandonarlo e darmi più al doppio, mi diverte tantissimo e fisicamente è meno invasivo”.
La differenza tra doppio e singolare è evidente, ma le due protagoniste hanno approfondito, partendo da Errani: “Probabilmente il doppio è più tattico, ci sono più situazioni diverse rispetto al singolo. Per i singolaristi il doppio ti può aiutare su volèe e servizio”. Paolini a riguardo: “Il doppio mi ha insegnato tanto, a livello tattico c’è da decidere prima cosa fare, bisogna cercare di vedere l’avversario se si muove, sotto rete in singolo gestisco meglio delle palle insidiose”.
Doppio allenatore
L’arrivo di Marc Lopez nello staff di Paolini sembra aver fatto bene, vedendo i risultati: “Non credo che con Marc Lopez siamo andati a stravolgere il mio gioco e né lo faremo, semplicemente dopo tanti anni mi sono sentita di cambiare, magari anche per farti dire da una persona diversa le cose. Per ora sta andando bene e sono molto contenta”. A riguardo, ha parlato anche Errani: “Marc mi piace tantissimo, ragazzo alla mano, molto intelligente, mi piace sentire cosa dice durante le partite e come allena, è molto attento ai dettagli. Grandissima persona e grandissimo professionista”.
Sinner ce la mette tutta, ma non ce la fa, Alcaraz oggi era troppo forte e vince 7-6, 6-1
Ma per Sinner dopo tre mesi di inattività per la squalifica, la finale di Roma è comunque un grande risultato. L’appuntamento è rinviato a Parigi al Roland Garros dove Sinner e Alcaraz si affronteranno ad armi pari. Ma comunque queste due settimane degli internazionali di tennis di Roma sono state un evento straordinario: 3 finali, 3 azzurri e la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.