Scossa di paura in California: terremoto di magnitudo 5.2 avvertito fino a Los Angeles
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

Un terremoto di magnitudo 5.2 ha colpito il sud della California, scuotendo un’ampia area fino alla città di Los Angeles. La scossa si è verificata nella notte, con epicentro localizzato vicino al confine con il Messico. Secondo i dati forniti dall’USGS (United States Geological Survey), il sisma ha avuto una profondità superficiale, che ha contribuito a renderlo percepibile anche a centinaia di chilometri di distanza. Molti abitanti della metropoli californiana hanno riferito di aver avvertito letti e lampadari oscillare, ma senza danni evidenti.
La memoria collettiva dei terremoti in California
Ogni scossa, per quanto contenuta nei suoi effetti, riattiva in California una memoria collettiva profondamente segnata dai grandi terremoti del passato. La regione è attraversata dalla famigerata faglia di Sant’Andrea, una delle più attive del pianeta, e vive con la consapevolezza che il cosiddetto “Big One” – il terremoto catastrofico atteso da decenni – potrebbe manifestarsi in qualsiasi momento. Proprio per questo, anche episodi di magnitudo moderata come quello registrato oggi suscitano preoccupazione e attenzione immediata da parte delle autorità e degli esperti.
Nessuna vittima ma controlli in corso
Per fortuna, la scossa non ha provocato vittime né feriti. Le autorità locali hanno attivato immediatamente le procedure di sicurezza, effettuando controlli su infrastrutture, edifici pubblici e centrali elettriche. Le linee della metropolitana di Los Angeles sono state brevemente interrotte per accertamenti e poi riattivate. Alcuni ospedali della zona hanno trasferito pazienti dai piani superiori ai piani bassi, per precauzione. I vigili del fuoco hanno ricevuto decine di chiamate, soprattutto da persone anziane spaventate, ma non sono stati segnalati danni gravi.
La reazione delle autorità: “Nessun allarme tsunami”
Subito dopo la scossa, è arrivata la comunicazione ufficiale dell’USGS: “Non ci sono condizioni per l’emissione di un’allerta tsunami”. Il terremoto, infatti, si è sviluppato nell’entroterra e non ha generato spostamenti marini tali da giustificare un’allerta costiera. Le autorità hanno invitato comunque la popolazione a rimanere informata e a tenere pronti i kit d’emergenza, ricordando le linee guida da seguire in caso di nuove scosse. L’ufficio per la gestione delle emergenze della California ha ribadito che “la prevenzione resta l’arma principale contro i terremoti”.
Un territorio sempre sotto osservazione
La California è uno dei luoghi più monitorati al mondo per quanto riguarda l’attività sismica. Ogni giorno, si registrano in media decine di piccoli movimenti tellurici, quasi sempre impercettibili. Ma è proprio questa frequenza costante a preoccupare i sismologi, che vedono in essa un possibile preludio a eventi più rilevanti. Gli studi sulla faglia di Sant’Andrea hanno mostrato che accumula energia da anni, e gli scienziati avvertono che, sebbene imprevedibile, un grande terremoto è statisticamente atteso. Il sistema di allerta precoce, sviluppato con tecnologie avanzate, ha dimostrato efficacia nell’inviare avvisi in tempo reale anche di pochi secondi, sufficienti per salvare vite.
Cittadini abituati a convivere con il rischio
La popolazione californiana convive da sempre con il rischio sismico. Le scuole effettuano regolarmente simulazioni, gli edifici pubblici sono costruiti secondo rigide norme antisismiche, e le famiglie tengono in casa kit di emergenza con acqua, viveri, torce e radio. Ma l’abitudine non elimina la paura. “È stato breve, ma forte. Ho sentito la casa tremare e ho preso subito mio figlio in braccio”, racconta una donna di San Diego. Testimonianze simili arrivano da Riverside, Long Beach e perfino da alcuni quartieri di Los Angeles. Il terremoto non ha fatto vittime, ma ha ricordato a tutti che la terra, sotto i piedi della California, è sempre viva.