Turismo, Confcommercio: "Sarà un aprile in viaggio". Ristorazione, Fipe: "I consumi attesi nella per i giorni di Pasqua e Pasquetta confermano ripresa settore"

- di: Barbara Leone
 
Aprile con la valigia in mano per gli italiani: saranno oltre 16 milioni quelli pronti a partire per le vacanze nelle prossime festività di Pasqua e del 25 aprile secondo un'indagine condotta tra il 15 e il 22 marzo dall’Osservatorio sul Turismo di Confcommercio, realizzato da SWG. Almeno 8 milioni i vacanzieri pasquali, al netto di 2,5 milioni di indecisi, di cui il 60% farà 2 notti fuori casa, ma uno su dieci si "allungherà" anche per tutta la settimana. Destinazioni all’interno della regione di appartenenza per uno su due mentre, della restante metà, 8 viaggeranno altrove ma sempre in Italia e 2 verso l’estero. Le località di mare sono le più ambite, nel 22% dei casi, seguite da città d’arte e borghi che, insieme, totalizzano un ulteriore 28%, per una spesa complessiva che, considerando 400 euro pro-capite, dovrebbe attestarsi intorno ai 4 miliardi di euro. Il ponte della Liberazione registra invece, al momento, 8,2 milioni di italiani che si sono già organizzati e altri 4 milioni che ci stanno pensando seriamente, per una spesa complessiva che rasenterebbe i 4,5 miliardi, con un budget lievemente più contenuto (360 euro a testa) probabilmente perché gli intervistati si attendono prezzi lievemente più bassi in quel periodo. In questo caso, con più giorni disponibili si allarga il perimetro degli spostamenti, sono il 42% quelli che resteranno nella regione di appartenenza e il 14% quelli che andranno all’estero. Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Liguria, Veneto e Campania sono le regioni più gettonate mentre, per le mete estere, la Francia resta in cima alle preferenze nonostante le notizie di scioperi e agitazioni.

Turismo, Confcommercio: "Sarà un aprile in viaggio". Ristorazione, Fipe: "I consumi attesi nella per i giorni di Pasqua e Pasquetta confermano ripresa settore"

“Il turismo - commenta il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - è tornato ad essere settore traino dell’economia italiana. Lo confermano le previsioni del periodo pasquale con l’aumento delle attese presenze straniere. Per consolidare questi risultati bisogna investire soprattutto nelle infrastrutture e accelerare in sicurezza i tempi di utilizzo dei fondi del Pnrr. Un’opportunità irripetibile che non possiamo perdere”. Una Pasqua con i fiocchi all'insegna del relax, secondo Federalberghi le cui stime, risultato di una ricerca condotta dall’Istituto ACS Marketing solutions proprio per Federalberghi, parlano di circa 11,5 milioni di italiani in vacanza, di cui 8,2 maggiorenni e 3,3 minorenni, per un giro d'affari di 6,18 miliardi e una spesa media di 535 euro. Nel dettaglio l’indagine evidenzia che il 95,6% degli intervistati ha deciso di rimanere in Italia. Tra le mete più gettonate troviamo il mare (31,6%), le località d’arte (30,8%), la montagna (17,6%), i laghi (5,0%) e le località termali (1,3%). Per chi ha scelto di partire per l’estero troviamo in pole position le grandi capitali europee (68,2%), dalle grandi capitali extraeuropee (13,6%), dalle località marine (9,2%) e dal viaggio in crociera (4,5%). Tra i preferiti spiccano le case di parenti e amici (26,4%), seguono gli alberghi (24,8%), i bed & breakfast (23,6%) e le case di proprietà (13,0%). La vacanza avrà una durata media di 3,6 notti, con una spesa pro capite di 535 euro. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 521 euro, mentre spenderà di più chi trascorrerà la vacanza oltre confine (792 euro). Le vacanze sono state prenotate con largo anticipo: il 60,9% si è infatti mosso anche un mese prima. Per la maggior parte dei viaggiatori, le vacanze pasquali saranno un momento di riposo e relax (64,8%), seguito dal divertimento (31,2%) Il 21,4% degli italiani approfitterà di questa occasione per raggiungere la propria famiglia. Tra gli altri motivi che spingono gli italiani a partire: l'abitudine (11,8%) e gli interessi enogastronomici (10,6%). Coloro che hanno invece deciso di non partire il 54,9% lo fa per motivi economici, il 17,7% per motivi familiari e il 12,8% perché intende partire in un altro periodo. Le preferite attività saranno le passeggiate (51,4%), escursioni e gite (38,2%), visite a monumenti (22,6%) e la partecipazione ad eventi enogastronomici (19,2%). Per gli spostamenti, tre vacanzieri su quattro utilizzeranno la propria macchina per raggiungere la propria meta. Il 13,8% viaggerà invece in aereo e il 5,6% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (73,7%). Chi viaggia in aereo, invece, lo fa prevalentemente (69,6%) per ottimizzare i tempi.

“Sono piacevolmente sorpreso dai risultati della nostra indagine sulla Pasqua: ancora una volta i nostri concittadini dimostrano di privilegiare l’Italia come destinazione della propria vacanza. Non dobbiamo mai dimenticare che gli italiani sono il nostro primo mercato, e merita grande attenzione”, commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commentando i dati della ricerca. Dalle ultime rilevazioni della Federazione si fa sempre più netto il profilo di un viaggiatore ben consapevole delle offerte del nostro Paese e più attento alla sostenibilità della propria vacanza, sia in termini di costi e distanze che del proprio benessere. Non spopolano più come prima le mete estere, una scelta che riguarda solo il 4,4% degli intervistati, ma prevale la ricerca del relax e del divertimento in località italiane facilmente raggiungibili. “Siamo diventati – ha proseguito Bocca – tutti più saggi e innamorati del nostro Paese. Questi dati sono di buon auspicio per l’avvio della nuova stagione, ma sicuramente il tema degli aumenti del costo della vita non rende possibile ai nostri concittadini osare di più, il che va a discapito principalmente della durata della vacanza. Del resto il calendario stesso del 2023 non ha reso possibile un naturale prolungamento delle festività pasquali verso il ponte del 25 aprile, congiuntura felice che si era invece verificata lo scorso anno. Certo non possiamo chiudere gli occhi di fronte al condizionamento nella programmazione della vacanza che, a causa degli aumenti del costo della vita, hanno subito i viaggiatori. Se il 61% del nostro campione ha dichiarato che queste motivazioni hanno influenzato in modo massiccio la propria scelta, bisogna prenderne atto ed agire per tempo affinché si possano eliminare o quanto meno rendere meno insormontabili questi ostacoli. La Pasqua, che auspico sia in armonia per tutti, sarà la nostra prova generale”, ha concluso Bocca.

Per quanto riguarda i ristoranti, saranno 6,4 milioni gli ospiti dei ristoranti italiani per questa Pasqua, in crescita rispetto allo scorso anno e in linea con i livelli pre Covid . A rivelarlo è Fipe-Confcommercio nella sua consueta indagine sulle aspettative dei ristoratori italiani per le festività pasquali. L'88,2% delle attività dei pubblici esercizi ha deciso di rimanere operativo durante tutto il weekend festivo, in leggero calo rispetto all'anno precedente. Tra i clienti attesi la maggior parte è composta dai residenti (65%), seguono i turisti provenienti da altre città italiane (28,2%) e i visitatori stranieri (6,8%). Per l'occasione, il 68,2% dei ristoranti ha previsto un menù degustazione, composto da sei portate per un prezzo medio di 62 euro, bevande incluse. Nel complesso la spesa è stimata intorno ai 395 milioni. Le previsioni per Pasquetta sono invece più in linea con il 2022, sia per quanto riguarda il numero di attività aperte (79,5% del totale) sia per il numero di clienti attesi che saranno circa 4,9 milioni, con il 44,2% rappresentato dai turisti italiani e stranieri. Il menù, al contrario del giorno di Pasqua, sarà per lo più alla carta.

“I consumi attesi nella ristorazione per i giorni di Pasqua e Pasquetta - ha commentato il presidente Fipe, Lino Stoppani - confermano il percorso di ripresa che il settore ha intrapreso già dallo scorso anno”, come è emerso anche dal Rapporto Annuale presentato dalla Federazione nei giorni scorsi. “Se, da un lato, questi dati confermano la rinnovata disponibilità degli italiani a concedersi dei momenti di convivialità nonostante le criticità dell'attuale contesto economico e il ritorno del turismo internazionale, dall'altro, le sfide per la ristorazione rimangono impegnative, soprattutto sotto l'aspetto della gestione dei costi”, ha concluso Stoppani.

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