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Verso un fondo comune Ue-Gb per la difesa: colloqui al G20 di Città del Capo

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Verso un fondo comune Ue-Gb per la difesa: colloqui al G20 di Città del Capo

L’Europa si prepara a una svolta sul fronte della difesa. A margine della riunione dei ministri delle Finanze del G20, in programma questa settimana a Città del Capo, prenderà forma il primo confronto ufficiale tra Unione Europea e Regno Unito per la creazione di un fondo comune paneuropeo destinato a finanziare l’incremento delle spese militari.

Verso un fondo comune Ue-Gb per la difesa: colloqui al G20 di Città del Capo

A rivelarlo è il Financial Times, che sottolinea come l’iniziativa si inserisca in un contesto geopolitico sempre più instabile, acuito dalla nuova strategia americana sotto la guida di Donald Trump, che ha imposto un cambio di passo nella guerra in Ucraina e nei rapporti con la NATO. Con Washington più defilata e gli alleati europei chiamati a fare di più, Bruxelles e Londra stanno cercando una soluzione pragmatica per colmare il gap strategico.

Londra si muove: Reeves pronta a trattare con Bruxelles
Protagonista dell’incontro sarà Rachel Reeves, cancelliera dello Scacchiere e figura chiave del governo britannico guidato da Keir Starmer. Reeves avrà il compito di presentare una proposta concreta ai vertici Ue per una cooperazione finanziaria mirata a rafforzare le capacità difensive del continente. Il fondo, ancora in fase embrionale, dovrebbe garantire investimenti diretti nella produzione di armamenti, nello sviluppo tecnologico e nel rafforzamento delle infrastrutture militari europee.

L’incontro di Città del Capo potrebbe rappresentare un primo test sulla fattibilità politica ed economica di questo progetto, che avrebbe il duplice obiettivo di garantire maggiore autonomia strategica all’Europa e, al tempo stesso, di rafforzare il legame con il Regno Unito dopo la Brexit.

Difesa europea: il nodo delle risorse e il ruolo della NATO
L’idea di un fondo comune si inserisce in un dibattito più ampio che da mesi scuote le cancellerie europee: come finanziare l’aumento delle spese per la difesa senza mettere a rischio la stabilità dei bilanci nazionali? La Commissione Europea ha già sollecitato i Paesi membri a incrementare i contributi alla sicurezza collettiva, ma il tema resta politicamente sensibile, soprattutto per le economie più fragili.

Londra, dal canto suo, ha tutto l’interesse a rimanere un attore centrale nello scacchiere militare europeo. Il Regno Unito, pur essendo uscito dall’Ue, resta un pilastro della NATO e un alleato chiave degli Stati Uniti. Un’eventuale intesa su un fondo comune potrebbe rafforzare la cooperazione con Bruxelles senza compromettere la storica partnership transatlantica.

I prossimi passi: attese dichiarazioni ufficiali
L’incontro di questa settimana non porterà a una decisione definitiva, ma rappresenterà un primo banco di prova per misurare il grado di convergenza tra Londra e Bruxelles. I mercati e gli analisti seguiranno con attenzione i segnali che emergeranno dal G20, mentre cresce la pressione per una risposta europea credibile alle nuove sfide della sicurezza globale.

Nel frattempo, gli equilibri internazionali continuano a mutare rapidamente. L’Europa si trova di fronte a un bivio: attendere che siano altri a dettare l’agenda della sicurezza o costruire una strategia autonoma. La partita è appena iniziata.

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