Via il test, scatta il semestre filtro: accesso libero a inizio anno, graduatoria nazionale a fine novembre, mentre il ministero lancia l’allarme sui corsi privati ingannevoli.
(Foto: La ministra Anna Maria Bernini).
Dal 1° settembre 2025 prende il via una rivoluzione nel sistema di accesso a Medicina e Chirurgia: il tradizionale test d’ingresso viene superato in favore di un semestre “aperto” a tutti. Questo nuovo modello è già attivo per l’anno accademico 2025-2026.
Un semestre aperto... ma non troppo
Sono 54.313 gli iscritti al semestre aperto per Medicina e Chirurgia. A questi si sommano 4.473 studenti per Odontoiatria e protesi dentaria e 6.039 per Medicina veterinaria: in totale, 64.825 iscritti al sistema libero d’autunno.
Durante i primi tre mesi – dal 1° settembre al 30 novembre – i nuovi studenti seguono, in presenza o online, i corsi di Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Ognuna di queste materie attribuisce 6 crediti formativi (totale 18 CFU).
L’esame diventa la nuova chiave d’accesso
Al termine del semestre aperto, si affrontano tre esami di profitto: ognuno, della durata di 45 minuti, prevede domande uniformi su scala nazionale e viene somministrato contemporaneamente in tutte le università.
Chi acquisisce almeno 18/30 in ogni prova entra nella graduatoria nazionale: solo i migliori accederanno al secondo semestre di Medicina. Chi non supera il semestre può essere ammesso a corsi affini e mantenere i crediti ottenuti.
Nessun boom inatteso di iscritti
Contrariamente alle attese, l’eliminazione del test d’ingresso non ha prodotto un’impennata di iscrizioni. I dati indicano numeri in linea con gli scorsi anni: a fine luglio 2025 gli iscritti al semestre aperto erano 54.313, una cifra considerata fisiologica.
Il Ministero scende in campo
Il ministro dell’Università Anna Maria Bernini ha lanciato l’allarme: alcune società private, fiutando la nuova formula, hanno promosso campagne su web e social che promettono “successo al 100%” o informazioni esclusive sulle domande d’esame. Il ministero ha definito queste comunicazioni “scorrette e fuorvianti”, specificando che per il semestre aperto non esistono dati consolidati su cui basare tali promesse.
La segnalazione, a fine agosto 2025, è stata inviata all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e alla Procura della Repubblica di Roma, a tutela dei diritti degli studenti.
Volti e numeri: donne in primo piano
Tra gli iscritti si registra una fortissima presenza femminile: circa il 70% sono studentesse.
In particolare, le sedi con il maggior numero di iscrizioni sono: Sapienza (circa 4.800), Federico II di Napoli (3.140), Bologna (2.635), Padova (2.629) e Torino (2.321).
Commento finale: progresso e criticità
La riforma di Anna Maria Bernini punta a superare il modello contestato del test d’ingresso, promuovendo un accesso più inclusivo e meritocratico. Il sistema del semestre aperto, con esami nazionali e crediti riconosciuti, potrebbe rappresentare un progresso significativo nel diritto allo studio.
Tuttavia, la rincorsa commerciale che si è immediatamente scatenata attorno al nuovo modello di selezione evidenzia un lato oscuro dell’istruzione superiore: la tentazione della scorciatoia e delle promesse ingannevoli. La pronta reazione del ministero è dunque non solo necessaria, ma rappresenta un presidio essenziale per proteggere l’informazione e il merito.