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Usa: corretti i dati sul mercato del lavoro, 818.000 posti in meno ed è polemica politica

- di: Redazione
 
Usa: corretti i dati sul mercato del lavoro, 818.000 posti in meno ed è polemica politica
La notizia che il Dipartimento del Lavoro statunitense ha corretto il numero di posti creato lo scorso anno nel Paese, dicendo che ne sono stati conteggiati erroneamente 818.000 in più, ha riportato l'attenzione sul reale andamento dell'economia americana, alimentando anche la polemica politica.
Come ha fatto Donald Trump che ha definito questo ''errore'' come uno scandalo per i democratici, frutto di una manipolazione messa in atto dall'Amministrazione Biden per dare un quadro fasullo dell'economia a stelle e strisce.

Usa: corretti i dati sul mercato del lavoro, 818.000 posti in meno ed è polemica politica

Nello specifico, il Dipartimento del Lavoro, con un aggiornamento di un suo recente rapporto, ha affermato che gli ultimi dati suggeriscono che i datori di lavoro hanno creato circa 818.000 posti di lavoro in meno rispetto a quanto stimato nei 12 mesi precedenti a marzo.
Questo numero, effettivamente molto elevato, significa che il numero totale di posti di lavoro realmente creati durante il periodo è di circa il 30% in meno rispetto alle stime precedenti. Una ''correzione'' di questa ampiezza non si registrava dal 2009.

Se una cosa del genere fosse accaduta in altri tempi, la notizia sarebbe passata quasi in sordina restando nell'ambito delle valutazioni degli economisti. Ma oggi, con le elezioni presidenziali ad un passo, è rapidamente diventata materia di discussione politica.
Nell'aggiornamento del Dipartimento, le nuove stime indicano una crescita mensile dei posti di lavoro di circa 174.000 unità, anziché le circa 240.000 precedenti. Nessun settore è rimasto fuori dalla revisione del totale dei posti di lavoro creati, dall'informazione al commercio al dettaglio, all'ampia categoria dei "servizi professionali e aziendali".
Ciò significa che la crescita occupazionale nel periodo in questione è stata ancora più dipendente dal governo e dall'istruzione/sanità di quanto si pensasse, secondo l'analisi di un economista.
Da dove provengono questi numeri che sono alla base dei rapporti del Dipartimento del Lavoro?

Ogni mese il Dipartimento pubblica stime sulla creazione di posti di lavoro, basate sui sondaggi inviati ai datori di lavoro. I dati vengono regolarmente rivisti sulla base delle nuove informazioni, per ripartire dall'inizio dell'anno successivo.
Alcuni analisti non concordano sull'affermazione che questa revisione sia stata più ampia rispetto a quelle degli anni precedenti, partendo dall'assunto che i dati fiscali non rifletterebbero i posti di lavoro assegnati a lavoratori non autorizzati e in considerazione del fatto che, con il recente aumento dell'immigrazione negli Stati Uniti, la crescita occupazionale potrebbe essere sottovalutata.

La revisione del numero dei posti di lavoro creati ha dato ai repubblicani un argomento da sfruttare in campagna elettorale, facendoli gridare allo scandalo, come ha fatto lo stesso Trump.
Resta il dato di fatto che, smentendo le prospettive delineate dagli economisti, per gran parte dell'anno scorso gli Stati Uniti hanno registrato una forte crescita dell'occupazione. I mercati, importante barometro economico, hanno accolto gli ultimi dati con grande tranquillità, notando che erano in linea con le aspettative.
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