• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Venezia 2025, al Lido la violenza domina gli schermi

- di: Marta Giannoni
 
Venezia 2025, al Lido la violenza domina gli schermi
Venezia 2025, al Lido la violenza domina gli schermi
La Mostra del Cinema mette in scena Bigelow, Ozon, Van Sant e Vicari: dalla minaccia atomica alla ribellione criminale, un mosaico di ferite globali.

Una giornata segnata dal conflitto

La violenza, nelle sue declinazioni più ampie, è stata il filo rosso della giornata alla Mostra del Cinema di Venezia. Sullo schermo sono sfilati autori diversissimi, accomunati dall’urgenza di raccontare tensioni politiche, conflitti morali e ribellioni interiori.

Bigelow e la minaccia nucleare

Il ritorno di Kathryn Bigelow, a otto anni da Detroit, ha incendiato il concorso. Con A House of Dynamite, la regista premio Oscar trascina lo spettatore in una corsa contro il tempo: un missile nucleare viene lanciato contro gli Stati Uniti senza rivendicazioni, e il Presidente (interpretato da Idris Elba) deve decidere se reagire o negoziare, con Rebecca Ferguson al suo fianco.

“Viviamo davvero in una casa piena di dinamite che può esplodere da un momento all’altro”, ha dichiarato Bigelow alla conferenza stampa del Lido, sottolineando l’urgenza di un’informazione chiara e di decisioni rapide in un mondo sospeso sull’orlo dell’abisso.

Ozon e lo straniero di Camus

Altro titolo in gara è L’Étranger di François Ozon, nuova trasposizione del romanzo di Albert Camus. Ambientato nell’Algeri del 1938, il film vede Benjamin Voisin nei panni di Meursault, uomo apatico e sradicato, e Pierre Lottin in quelli del vicino losco Sintès. Il tragico epilogo sulla spiaggia segna la deriva del protagonista.

Ozon gioca con i toni del bianco e nero, ricostruendo una dimensione sospesa, dove la violenza non è solo fisica ma anche morale: l’incapacità di provare emozioni diventa una condanna.

Van Sant e l’America che esplode

Fuori concorso, Gus Van Sant porta Dead Man’s Wire, ricostruzione del caso reale di Anthony “Tony” Kiritsis, che nel 1977 prese in ostaggio un dirigente di una società di mutui a Indianapolis. Il regista, premiato al Lido con il Campari Passion for Film Award, ha spiegato la sconcertante attualità della vicenda.

“Il fatto di Luigi Mangione, che ha ucciso un dirigente assicurativo per strada, è accaduto appena dopo l’inizio delle riprese. Ma non abbiamo cambiato il tono della storia”, ha spiegato Van Sant, indicando come la rabbia individuale possa diventare detonatore di violenza sociale.

Etty Hillesum e la protesta per Gaza

Ancora fuori concorso, l’israeliano Hagai Levi presenta Etty, serie tratta dai diari di Etty Hillesum, scrittrice ebrea olandese uccisa ad Auschwitz nel 1943. Il regista collega l’opera alle proteste per Gaza che hanno attraversato anche il Lido.

“Quello che sta accadendo è orribile e deve essere fermato… Etty parlava contro l’odio, ma raccontava anche la disumanizzazione che trasforma gli esseri umani in nemici”, ha affermato Levi, portando il discorso dal passato al presente.

Vicari e il ribelle della ’ndrangheta

Nella sezione Venice Spotlight, Daniele Vicari presenta Ammazzare stanca, tratto dal memoriale del ’ndranghetista Antonio Zagari, morto nel 2004. Gabriel Montesi interpreta un killer cresciuto nell’ombra criminale, che a un certo punto decide di ribellarsi a una vita segnata dal sangue.

“Se uccidi, rinunci a un po’ di te stesso. Sei davanti a casa mia? Ti posso uccidere. Sei un popolo che mi dà fastidio? Ti posso uccidere”, ha sottolineato Vicari, evocando un’Italia che ha riaperto gli occhi su un omicidio tornato, culturalmente, a essere praticabile.

Un mosaico di ferite contemporanee

Il filo che unisce Bigelow, Ozon, Van Sant, Levi e Vicari è la capacità di leggere la violenza come specchio del presente: dalla minaccia atomica alla crisi morale, dal terrorismo individuale alla brutalità dei regimi. Venezia 2025 non è solo passerella glamour, ma arena in cui il cinema mostra il suo volto più necessario: quello che costringe lo spettatore a interrogarsi.

Notizie dello stesso argomento
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720