• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Vivendi tra tensioni e vendite: il futuro incerto del colosso francese

- di: Bruno Coletta
 
Vivendi tra tensioni e vendite: il futuro incerto del colosso francese
Vivendi, il gigante francese dei media, si trova in una fase delicata, tra tensioni interne e la possibilità di cedere asset strategici. La trasformazione in holding e le potenziali vendite della sua quota in Telecom Italia (23,75%) e negli asset legati a MediaForEurope (ex Mediaset) hanno sollevato timori tra gli azionisti, preoccupati che queste decisioni possano avvantaggiare la famiglia Bolloré, principale azionista, a scapito della base più ampia degli investitori.

Tensioni interne e strategie di ristrutturazione
Yannick Bolloré (nella foto), presidente del Consiglio di Sorveglianza, ha difeso la ristrutturazione, sottolineando che l’obiettivo è “liberare valore e semplificare le operazioni”. Tuttavia, i dubbi persistono, soprattutto tra i piccoli azionisti, che temono che la vendita di asset possa ridurre la posizione di mercato di Vivendi, compromettendone la redditività a lungo termine.
Particolarmente critica è la questione della partecipazione in Telecom Italia (TIM). La recente vendita della rete fissa di TIM al fondo statunitense KKR per 18,8 miliardi di euro, decisione contestata da Vivendi per il presunto sottovalore dell’asset, non ha portato significativi benefici al valore delle azioni di TIM. Attualmente, la quota di Vivendi in TIM è valutata circa 882 milioni di euro, e fondi di private equity, tra cui CVC, hanno mostrato interesse per la sua acquisizione.

Dispute legali con MediaForEurope
Sul fronte media, la complessa relazione con MediaForEurope è un altro nodo cruciale. Vivendi, che detiene quasi il 30% del capitale e dei diritti di voto, si è scontrata più volte con le autorità italiane. AGCOM ha imposto alla società di ridurre le partecipazioni in Mediaset o TIM per rispettare le normative anti-concentrazione, una decisione che ha generato anni di dispute legali. 

Uno scenario in evoluzione

La transizione di Vivendi è osservata con attenzione dagli analisti. Se da un lato il management insiste sul potenziale di generare valore per gli azionisti, dall’altro le tensioni interne e l’opposizione di parte della base di investitori indicano che il percorso sarà tutt’altro che lineare. Il futuro di Vivendi potrebbe essere determinato dalla capacità del gruppo di bilanciare interessi divergenti e di cogliere opportunità in un mercato in rapida evoluzione.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 102 record
Pagina
15
09/12/2025
Rapporto Bei 2025: imprese italiane tra fiducia e ritardi tecnologici
Cresce l’ottimismo, ma l’adozione dell’IA resta frenata
09/12/2025
Quanto davvero pagano le multinazionali Usa in Italia
Le multinazionali Usa versano circa 2 miliardi di dollari di tasse in Italia a fronte di r...
09/12/2025
Fed divisa sul taglio dei tassi e sulla successione di Powell
La Fed prepara un taglio dei tassi con inflazione ancora alta e mercato del lavoro debole,...
09/12/2025
Paramount sfida Netflix: 108 miliardi per prendersi Warner
Paramount lancia un’offerta ostile da 108 miliardi di dollari per Warner Bros Discovery, s...
09/12/2025
Bce, Schnabel alza l’asticella sui tassi e scalda il dopo Lagarde
Isabel Schnabel spinge per un possibile rialzo dei tassi e si dice pronta a guidare la Bce...
Trovati 102 record
Pagina
15
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720