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Von der Leyen: “UE pronta a negoziare con Trump sul commercio"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Von der Leyen: “UE pronta a negoziare con Trump sul commercio'

Nel suo intervento al Forum economico mondiale di Davos, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l'Unione Europea è pronta ad avviare negoziati commerciali con Donald Trump, in vista di una sua possibile rielezione alla Casa Bianca. “Siamo pragmatici, ma tuteleremo i nostri interessi,” ha affermato, sottolineando come le dinamiche globali stiano cambiando e richiedano un approccio equilibrato tra apertura e protezione del mercato europeo.

Von der Leyen: “UE pronta a negoziare con Trump sul commercio"

Von der Leyen ha riconosciuto che le “regole di ingaggio” tra le potenze mondiali sono mutate profondamente negli ultimi anni. L’Europa si trova ad affrontare nuove sfide legate al protezionismo, alla frammentazione delle catene di approvvigionamento globali e all’impatto delle tensioni geopolitiche, in particolare nei rapporti con gli Stati Uniti e la Cina. Tuttavia, la leader dell’esecutivo comunitario ha sottolineato l’importanza di mantenere un dialogo costruttivo con Washington, sottolineando che “gli interessi dell’industria europea e la sicurezza economica devono rimanere al centro di ogni accordo.”

L'approccio UE: tra dialogo e difesa dell'autonomia strategica

Von der Leyen ha evidenziato come l'Unione Europea sia determinata a difendere la propria autonomia strategica, senza però chiudersi in una logica di isolamento. “Vogliamo partnership solide, ma su basi eque,” ha affermato, facendo riferimento alle recenti tensioni commerciali con gli Stati Uniti, in particolare sui sussidi alle industrie tecnologiche e green. La presidente della Commissione ha ribadito che l’UE non può accettare politiche che danneggiano la competitività europea, come avvenuto con l’Inflation Reduction Act statunitense, che ha incentivato massicci investimenti interni negli USA, attirando aziende europee.

L’obiettivo dell’Unione, ha spiegato von der Leyen, è quello di negoziare con pragmatismo, cercando di trovare un punto d'incontro con la futura amministrazione americana su temi cruciali come il commercio, la tecnologia e le regole sugli aiuti di Stato. “Non possiamo permetterci di essere deboli, dobbiamo garantire condizioni di parità per le nostre imprese,” ha dichiarato, rimarcando la necessità di una risposta coesa e decisa da parte degli Stati membri.

La transizione energetica come risposta strategica

Oltre agli aspetti commerciali, von der Leyen ha ribadito l’importanza della transizione ecologica come elemento centrale della strategia di crescita dell’Unione Europea. “L’energia pulita è la chiave per la nostra competitività futura,” ha dichiarato, evidenziando come investire in fonti rinnovabili, efficienza energetica e nuove tecnologie sostenibili sia essenziale non solo per affrontare la crisi climatica, ma anche per garantire l’indipendenza energetica dell’Europa.

Il piano europeo punta a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, accelerando la decarbonizzazione dell’industria e promuovendo l’elettrificazione dei trasporti e delle infrastrutture. Secondo von der Leyen, questo approccio non è solo una risposta ambientale, ma anche una strategia economica per creare nuove opportunità di lavoro e attrarre investimenti a lungo termine.

Ha poi ricordato come le politiche green siano cruciali per mantenere l’Europa competitiva a livello globale, specialmente di fronte alla concorrenza di giganti come Stati Uniti e Cina, che stanno accelerando le loro strategie industriali nel settore delle energie rinnovabili. “Dobbiamo essere leader, non seguaci,” ha affermato von der Leyen, sottolineando il ruolo di punta che l'UE intende ricoprire nel panorama mondiale delle energie pulite.

Nuove sfide geopolitiche e ruolo dell'UE

Nel suo discorso, la presidente ha affrontato anche le sfide geopolitiche che incidono sulla politica economica dell’Unione, con particolare riferimento alla guerra in Ucraina, alla crescente instabilità in Medio Oriente e alle tensioni con la Cina sui settori tecnologici e commerciali. L’UE, ha ribadito von der Leyen, deve affrontare queste sfide con un approccio basato su unità e coerenza, lavorando a stretto contatto con gli alleati, ma senza rinunciare alla propria visione strategica.

“Le nostre decisioni non devono essere dettate dalla paura, ma dalla visione di un’Europa più forte, più unita e più resiliente,” ha affermato. Ha poi ricordato che il piano industriale europeo deve basarsi su tre pilastri fondamentali: investimenti mirati, politiche comuni e una maggiore capacità di difesa degli interessi economici dell’UE nel mondo.

Conclusioni: un'Europa che guarda avanti

Il discorso di Ursula von der Leyen a Davos ha messo in evidenza le priorità dell'Unione Europea in un contesto globale in rapido mutamento: costruire nuove alleanze, rafforzare la sovranità economica e puntare sull’innovazione sostenibile. La presidente ha riconosciuto la necessità di un approccio pragmatico e realistico nei confronti delle sfide che attendono l'Europa nei prossimi anni, ma ha anche ribadito la determinazione dell'UE a non scendere a compromessi sui valori fondamentali.

“L’Europa può e deve essere un attore globale di primo piano, non solo un osservatore,” ha concluso von der Leyen, esortando gli Stati membri a lavorare insieme per affrontare le sfide del futuro con determinazione e visione strategica.

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