• 8501 intesa GREEN 25
  • POSTE25 850 1

Webuild: ricavi 2022 in crescita del 22%, approvato il nuovo piano al 2025

- di: Daniele Minuti
 
Webuild: ricavi 2022 in crescita del 22%, approvato il nuovo piano al 2025
L'anno passato ha confermato la crescita per Webuild, che ha registrato risultati oltre le aspettative: il fatturato ammonta a 8,2 miliardi di euro (in miglioramento di 22 punti percentuali su base annua), con un EBITDA a 572 milioni di euro (+27% sul 2021).

Webuild: ricavi 2022 in crescita del 22%, approvato il nuovo piano al 2025

I numeri certificano il successo del Gruppo, che ha visto aumentare i propri ordini in tutto il mondo (16 miliardi di nuovi ordini, il 75% dei quali provenienti da mercati stranieri). Gli ordini complessivi raggiungono per il secondo anno consecutivo una quota record, arrivando a 54,3 miliardi.

Come spiegato dalla nota ufficiale, il Consiglio di Amministrazione di Webuild proporrà all'assemblea la distribuzione di un dividendo unitario di 0,057 euro per ciascuna azione ordinaria e di risparmio esistente ed avente diritto al dividendo alla data di stacco della cedola fissata per il 22 maggio 2023, con data di pagamento 24 maggio 2023 e record date al 23 maggio 2023.

I risultati positivi hanno portato il CdA ad approvare il nuovo piano al 2025, che si basa su tre drivers: evoluzione del business, efficientamento operativo e generazione di Cassa (ridurre i costi operativi fino a 180 milioni cumulato), e investimenti in Sicurezza, Innovazione e Ambiente.

Queste strategie porteranno Webuild a ricavi fra i 10,5 e gli 11 miliardi di euro nel 2025, con un EBITDA fra i 990 milioni e i 1,05 miliardi di euro. Il debito lordo è stimato in calo di 200-250 milioni di euro entro il 2025, mentre i dividendi cumulati ammonteranno a 160/170 milioni di euro nel triennio considerato. Target finanziari che non riflettono i potenziali impatti da progetti di larga portata come il Texas bullet train, il Ponte di Messina e le efficienze operative legate alla riorganizzazione delle controllate.

Pietro Salini
, Amministratore Delegato di Webuild (nella foto), ha commentato: "Siamo particolarmente orgogliosi di aver conseguito risultati molto sfidanti, come coronamento di un progetto industriale strategico che ha ispirato le nostre azioni e le nostre scelte negli ultimi 10 anni, insieme alle 83.000 persone che oggi lavorano con noi nel mondo. Chiudiamo il 2022 con risultati in forte crescita e con un posizionamento che consente a Webuild di affermarsi sempre più come interlocutore strategico per il settore delle infrastrutture in Italia e all’estero, contando su una presenza fortemente ancorata nei mercati a basso rischio. Abbiamo raggiunto una dimensione maggiore che ci permette di essere sempre più competitivi, al servizio di clienti e comunità locali per la consegna di infrastrutture di qualità che ne migliorano la vita come metropolitane, ferrovie ad alta velocità, dighe, dissalatori, ponti. Il fatturato record di 8,2 miliardi è stato realizzato per il 70% all’estero, in paesi come Australia, Stati Uniti, Nord Europa, dove abbiamo investito in tecnologie innovative per progetti sostenibili e sicuri. La Roadmap al 2025 rappresenta il consolidamento di una nuova fase per Webuild e i 17.500 fornitori nel mondo che fanno sistema insieme a noi, attraverso la quale intendiamo rafforzare il ruolo di partnership con i governi dei paesi in cui opera con l’obiettivo di accelerare il processo di transizione ecologica ed energetica e rispondere ai principali megatrend in atto a livello globale, quali il cambiamento climatico, la crescita demografica, l’urbanizzazione e la scarsità di risorse, in particolare di acqua".

Notizie dello stesso argomento
Trovati 88 record
24/07/2025
Italgas: ricavi, EBITDA ed EBIT in crescita a doppia cifra nel primo semestre 2025
I primi sei mesi del 2025 si chiudono con risultati eccellenti per Italgas
24/07/2025
Renault in ripresa: vendite su e transizione elettrica in evidenza
Renault cresce nel primo semestre 2025: +1,3% di vendite, boom dell’elettrico con Clio, R5...
24/07/2025
Banco BPM fa brillare la riscossa: dopo Unicredit, libero di puntare in alto
Banco BPM archivia l'offerta di Unicredit e rilancia la sua autonomia: riflettori su Crédi...
24/07/2025
IBL: Attenti al boomerang, tassare il digitale è un autogol europeo
L'Istituto Bruno Leoni avverte: colpire i colossi digitali USA con dazi ritorsivi dannegge...
24/07/2025
Dazi Usa al 15%: l’export italiano sotto assedio, conto da 23 miliardi
Il dazio Usa al 15% rischia di colpire duramente l’export italiano: possibili perdite fino...
24/07/2025
Ue-Usa, accordo appeso a Trump: dazi al 15% o guerra commerciale
L’accordo Ue-Usa sui dazi al 15% è pronto, ma Donald Trump non ha ancora firmato. Bruxelle...
Trovati 88 record
  • POSTE25 720
  • 720 intesa GREEN 25