Medicina: Usa, sì al vaccino per le future madri per prevenire il virus respiratorio sinciziale nei neonati

- di: Diego Minuti
 
E' stata approvata, dalla Food and Drug Administration, l'agenzia federale che si occupa di sicurezza alimentare e dei farmaci, la somministrazione del primo vaccino alle donne incinte per prevenire il virus respiratorio sinciziale, in modo che i loro bambini nascano protetti da questa grave infezione delle vie respiratorie. La  RSV si manifesta soprattutto in autunno e primavera, stagioni in cui sono moltissimi i bambini ricoverati a causa del virus. La Food and Drug Administration ha autorizzato la vaccinazione materna di Pfizer per proteggersi da un caso grave di RSV, quando i bambini sono più vulnerabili, dalla nascita fino ai sei mesi di età.

Ora spetta ai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, che è una struttura pubblica, emettere raccomandazioni per l’uso del vaccino, denominato Abrysvo, durante la gravidanza.  Per quanto riguarda gli anziani, anch'essi esposti al virus e quindi ad alto rischio, la raccomandazioni giungeranno in autunno, quando si potranno utilizzare lo stesso vaccino della Pfizer e quello di un'altra produttore di farmaci, GSK. RSV mostra sintomi simili a quelli del raffreddore per la maggior parte delle persone sane, ma può essere pericoloso per la vita dei giovanissimi. Infiammando le minuscole vie aeree dei bambini, rende loro difficile respirare o, addirittura, provoca la polmonite.  Secondo le statistiche ufficiali, solo negli negli Stati Uniti ogni anno vengono ricoverati tra 58.000 e 80.000 bambini di età inferiore ai cinque anni e diverse centinaia muoiono a causa del virus respiratorio sinciziale.

La stagione dell'RSV dello scorso anno è stata estremamente dura negli Stati Uniti, con i primi casi rilevati in estate, cioè molto prima del solito. I bambini nascono con un sistema immunitario immaturo, dipendente per i primi mesi dalla protezione della madre. La vaccinazione contro l'RSV consisterà in una una singola iniezione alla fine della gravidanza, dando quindi alla futura mamma abbastanza tempo per sviluppare anticorpi che combattono il virus che,  passando attraverso la placenta, giungano fino al feto, pronti quindi a funzionare alla nascita. Lo studio di Pfizer ha incluso quasi 7.400 donne incinte più i loro bambini. La vaccinazione materna non ha prevenuto l’infezione lieve da RSV. Si è invece rivelata molto efficace (all’82%) nel prevenire un caso grave durante i primi tre mesi di vita dei bambini. All'età di sei mesi, si dimostrava ancora efficace al 69% contro le malattie gravi. Se un numero sufficiente di donne incinte venissero vaccinate, Pfizer ha previsto che gli Stati Uniti potrebbero prevenire fino a 20.000 ricoveri infantili all’anno e 320.000 visite mediche.
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