• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Albania, il Cpr dei numeri vuoti: solo 27 migranti a Gjader

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Albania, il Cpr dei numeri vuoti: solo 27 migranti a Gjader

Gjader, nord dell’Albania. Una strada che taglia la campagna, i cancelli metallici, il filo spinato in alto. Dentro il Centro di permanenza per i rimpatri ci sono ventisette persone. Non di più. Un numero che stride con i proclami, con le conferenze stampa, con i toni trionfali che hanno accompagnato la nascita del progetto.

Albania, il Cpr dei numeri vuoti: solo 27 migranti a Gjader

Era stato presentato come il cuore di una nuova strategia, l’accordo tra Italia e Albania firmato tra sorrisi e strette di mano. Oggi è una struttura semivuota, sorvegliata a distanza, con migranti trasferiti per un’operazione che sembra più simbolica che concreta.

La visita dei garanti
Ci sono entrati Stefano Anastasìa, garante del Lazio, e Valentina Calderone, garante di Roma Capitale. Hanno percorso i corridoi, parlato con chi è dentro, osservato le celle, le stanze comuni. Poi il verdetto: “Solo ventisette persone. Non c’è alcuna necessità di tenerle in Albania. Avrebbero potuto restare in Italia. Nei nostri Cpr i posti ci sono”.

La frase incrina la narrazione politica. Basta un dato, ventisette, per minare la credibilità di un progetto descritto come “pilastro” nella gestione dei flussi migratori.

I numeri che non tornano
Il governo parlava di centinaia di migranti da spostare oltre Adriatico per alleggerire la pressione sulle strutture italiane. La realtà dice altro: poche decine. Troppo poche per giustificare il peso della macchina. Il viaggio di trasferimento, la sorveglianza, la gestione logistica. Costi alti, risultato minimo.

I garanti, senza prendere posizioni politiche, hanno messo sul tavolo un’evidenza: la sproporzione.

I diritti compressi
C’è un altro nodo. Lontani dall’Italia, i migranti hanno meno accesso a difese legali e a chi li tutela. Le associazioni che in patria entrano nei Cpr qui devono affrontare barriere nuove: distanza, autorizzazioni, lingue. Un isolamento che si somma all’isolamento fisico.

Le testimonianze raccolte durante la visita parlano di persone spaesate, che non sanno per quanto resteranno chiuse dentro, con contatti difficili con avvocati e familiari.

Il prezzo politico ed economico

A Roma il governo difende l’accordo con Tirana. “È un modello europeo”, ripetono ministri e sottosegretari. L’opposizione lo definisce “un fallimento annunciato”. Le associazioni umanitarie chiedono trasparenza: “Perché mandarli a centinaia di chilometri quando i posti in Italia non mancano?”.

Dietro la polemica resta una questione di soldi. Tenere in piedi una struttura in Albania, con poche decine di persone, costa. Non è solo una scelta politica, ma un investimento economico che oggi appare difficile da giustificare.

Un centro senza vita

Gjader sembra un paradosso. Una struttura pronta a ospitare centinaia di migranti, corridoi e stanze blindate, ma vuota. I garanti hanno trovato spazi deserti, presenze ridotte, un’atmosfera sospesa. Un luogo che avrebbe dovuto mostrare fermezza e che invece mostra assenza.

Il futuro incerto
Il rapporto della visita finirà presto sui tavoli del Parlamento. La questione non è chiusa. Anzi, potrebbe diventare terreno di scontro politico e istituzionale nei prossimi mesi. Il rischio è che l’accordo con l’Albania, nato come simbolo di rigore e controllo, si trasformi in un boomerang.

Intanto, sulle coste italiane gli sbarchi continuano. Numeri che crescono, persone che arrivano ogni giorno. E la domanda resta sospesa: a cosa serve un Cpr in Albania con ventisette migranti dentro, quando in Italia ci sono posti liberi e strutture già attive?

Gjader resta lì, con i cancelli e i corridoi vuoti. L’immagine di un progetto che oggi somiglia più a un’operazione di facciata che a una strategia reale.

Notizie dello stesso argomento
Nessun record risponde ai criteri di ricerca
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720