Amplifon, Q3 2022: ricavi in aumento del 12%

- di: Barbara Leone
 
Ricavi in crescita del 12% nel terzo trimestre 2022 targato Amplifon. Il Consiglio di Amministrazione della società, che è leader nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, si è infatti riunito oggi sotto la presidenza di Susan Carol Holland ed ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2022.

Amplifon, Q3 2022: ricavi in aumento del 12%

“I risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2022 - ha commentato il Ceo del Gruppo Enrico Vita - mostrano ancora una volta la nostra capacità di crescere più del mercato di riferimento e in tutte le principali aree geografiche, consolidando la leadership globale di Amplifon nei servizi e nelle soluzioni per la cura dell’udito. Abbiamo oggi un posizionamento ideale in termini di quote di mercato, qualità del servizio, capacità di innovazione e competenze per poter competere in un contesto macroeconomico e geopolitico incerto come quello attuale e continuare a crescere e generare valore per i nostri stakeholder”.

Nel dettaglio i ricavi consolidati del terzo trimestre 2022 sono stati pari a 502,5 milioni di euro, in crescita del 12,1% a cambi correnti e dell’8,5% a cambi costanti rispetto al terzo trimestre del 2021. Tale performance, sensibilmente superiore al mercato di riferimento, è stata determinata per il 3,5% da crescita organica e per il 5,0% dal contributo delle acquisizioni, mentre il cambio ha avuto un impatto positivo per il 3,6%. Il risultato del trimestre è stato conseguito nonostante un periodo di confronto estremamente sfidante, considerando l’eccezionale crescita dei ricavi (+19%) del terzo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Inoltre, tale risultato ha risentito del previsto calo del mercato francese (il secondo a livello mondiale) a seguito del forte incremento per la riforma normativa del 2021, del perdurare degli effetti della pandemia nell’area Asia Pacific nel corso del mese di luglio fino a metà agosto e dell’intensa ondata di calore registrata in Europa nello stesso periodo.

Nel terzo trimestre l’area Europa e Medio Oriente (Emea) ha riportato ricavi in crescita rispetto allo stesso periodo del 2021, nonostante il previsto calo del mercato francese, e un forte miglioramento della redditività; l’area America ha registrato un’eccellente performance dei ricavi trainata da una crescita organica a doppia cifra, nettamente superiore al mercato di riferimento, nonostante la base di confronto eccezionale del terzo trimestre del 2021; ottima la performance dell’Asia Pacifico (Apac), supportata da una forte crescita organica e dal contributo dell’australiana Bay Audio, nonostante l’impatto da elevati contagi Covid tra luglio e metà agosto principalmente in Australia e Nuova Zelanda. L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 109,4 milioni di euro, in crescita del 14,6% rispetto al terzo trimestre del 2021. Il margine sui ricavi su base ricorrente è stato pari al 21,8%, in aumento di 50 punti base rispetto al terzo trimestre del 2021. Tale miglioramento della redditività è stato conseguito grazie al tempestivo ed efficace contenimento dei costi, anche a fronte di significativi investimenti nel business. L’EBITDA as reported si attesta a 108,8 milioni di euro, dopo aver sostenuto costi non ricorrenti pari a 0,7 milioni di euro.

L’EBIT si attesta a 49,1 milioni di euro su base ricorrente, in aumento del 14,3% rispetto a 42,9 milioni di euro registrati nel terzo trimestre del 2021, con un’incidenza sui ricavi pari al 9,8%. Tale progresso è attribuibile al significativo miglioramento dell’EBITDA, parzialmente controbilanciato dai maggiori ammortamenti relativi all’espansione del network, all’innovazione e all’infrastruttura IT, nonché all’impatto degli ammortamenti per le acquisizioni (inclusa Bay Audio) secondo il trattamento contabile del Purchase Price Allocation. L’EBIT as reported è stato pari a 48,4 milioni di euro. Il risultato netto su base ricorrente è pari a 29,7 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto a 26,5 milioni di euro del terzo trimestre del 2021. Il risultato netto as reported, che riflette oneri non ricorrenti per 0,5 milioni di euro, è di 29,2 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 27,1% in lieve miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2021. L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) ammonta a 17,2 centesimi di euro in aumento del 19,4% rispetto ai 14,4 centesimi di euro riportati nel terzo trimestre del 2021. I ricavi consolidati sono stati invece pari a 1.539,7 milioni di euro, in crescita dell’11,6% a cambi correnti e del 9,0% a cambi costanti rispetto ai primi nove mesi del 2021. La performance è stata trainata da una crescita organica pari al 4,1%, superiore al mercato, e dalle acquisizioni per il 4,9%, principalmente per Bay Audio. L’impatto del cambio è stato positivo per il 2,6%, principalmente per l’apprezzamento del dollaro americano rispetto all’euro. L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 369,5 milioni di euro, in crescita del 13,3% rispetto ai primi nove mesi del 2021. Il margine sui ricavi su base ricorrente è stato pari al 24,0%, in aumento di 40 punti base rispetto ai primi nove mesi del 2021 grazie all’efficace controllo sui costi.

L’EBITDA as reported si attesta a 363,8 milioni di euro, dopo aver sostenuto costi non ricorrenti pari a 5,7 milioni di euro. L’EBIT si attesta a 191,3 milioni di euro su base ricorrente, in aumento del 14,6% rispetto a 166,8 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2021 e l’incidenza sui ricavi è stata pari al 12,4%. L’EBIT as reported è stato pari a 185,6 milioni di euro. Il risultato netto su base ricorrente è pari a 119,6 milioni di euro, in aumento del 13,7% rispetto a 105,1 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2021, grazie alla maggiore performance operativa e nonostante maggiori oneri relativi alla gestione finanziaria, pur essendo la quasi totalità del debito finanziario a tasso fisso. Infatti, mentre i primi nove mesi del 2021 avevano beneficiato di un provento per la cessione della controllata irlandese, lo stesso periodo del 2022 ha risentito dell’effetto negativo dell’inflation accounting sulla consociata argentina, dell’impatto negativo per la modifica del fair value del finanziamento per l’acquisizione di Gaes, che aveva portato un provento di 4,6 milioni di euro a dicembre 2021 e dell’effetto dell’incremento dei tassi di interesse sui “leases”. Il risultato netto as reported è di 115,5 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 27,7%, in diminuzione rispetto al 28,0% registrato nello stesso periodo dell’esercizio precedente. L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) ammonta a 65,0 centesimi di euro in aumento del 15,3% rispetto ai 56,4 centesimi di euro riportati nei primi nove mesi del 2021. Entrando nel dettaglio dell’andamento per aree geografiche dal Resoconto si evince che l’area Emea ha registrato una crescita organica positiva, nonostante l’attesa base di confronto molto sfidante in Francia e l’ondata di calore in Europa, ed eccellente aumento della redditività.

I ricavi dell’area Emea sono cresciuti, a tassi di cambio costanti e correnti, rispetto al terzo trimestre del 2021 nonostante un periodo di confronto estremamente sfidante, considerando un tasso di crescita dei ricavi di circa il 15% nel terzo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo pre-pandemia del 2019, e l’ondata di calore che ha colpito l’Europa tra luglio e metà agosto. Inoltre, la crescita organica è stata positiva in tutti i principali mercati ad eccezione della Francia, dove l’andamento dei ricavi ha risentito del previsto calo del mercato a seguito dell’importante crescita strutturale riportata nel 2021 per il cambiamento normativo. La redditività dell’area ha registrato una eccellente espansione, con il margine EBITDA che si attesta al 26,1%, in aumento di 60 punti base rispetto allo stesso periodo del 2021, grazie alla forte efficienza operativa e al tempestivo ed efficace contenimento dei costi. Sul fronte Americas il Gruppo ha registrato un’altra performance nettamente superiore al mercato, trainata da una crescita organica a doppia cifra rispetto a un terzo trimestre del 2021 già eccezionale.

Continua la straordinaria performance dei ricavi trainata da una crescita organica dell’11,8% nonostante un periodo di confronto estremamente sfidante, considerando una crescita eccezionale del 46% nel terzo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo pre-pandemia del 2019. Ottima la performance negli Stati Uniti, nettamente superiore al mercato grazie ad un significativo guadagno di quota, trainata da Miracle-Ear e, in particolare, dal business Direct Retail. Eccellente anche la performance organica dell’America Latina. Le acquisizioni bolt-on negli Stati Uniti e Canada hanno contribuito per il 2,5%, mentre l’impatto del cambio è stato positivo per il 12,8% per il forte apprezzamento del dollaro americano rispetto all’euro. L’EBITDA si attesta a 24,9 milioni di euro, in aumento del 23,9% rispetto allo stesso periodo del 2021, con un margine sui ricavi pari al 24,6% a fronte di significativi investimenti nel business. Anche l’area Asia-Pacific ha riportato un’eccellente crescita dei ricavi pari al 40,6% a cambi costanti, trainati da una crescita organica del 10% circa, nonostante l’ancora elevato livello di contagi Covid tra luglio e metà agosto principalmente in Australia e Nuova Zelanda, e dal significativo contributo M&A, relativo soprattutto a Bay Audio. L’EBITDA si attesta a 22,8 milioni di euro, in aumento del 45,1% rispetto allo stesso periodo del 2021, con un margine sui ricavi pari al 26,4%, in contrazione rispetto al terzo trimestre del 2021, ma in misura inferiore rispetto ai trimestri precedenti, per i significativi investimenti in marketing principalmente in Australia.

Gli indicatori patrimoniali e finanziari continuano a dimostrare la solidità del Gruppo e la capacità di sostenere future opportunità di crescita. Nei primi nove mesi del 2022 la società ha generato un free cash flow pari a 143,0 milioni di euro e l’indebitamento finanziario netto si attesta a 882,1 milioni di euro. Il patrimonio netto totale al 30 settembre 2022 è pari a 1.025,4 milioni di euro, in aumento rispetto a 927,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021. L’operating cash flow prima dei pagamenti delle passività per leasing è pari a 298,5 milioni di euro. I pagamenti per le passività per leasing, pari a 80,1 milioni di euro, portano l’operating cash flow a 218,3 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto ai 219,4 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2021. A seguito di maggiori investimenti (al netto delle cessioni) pari a 75,4 milioni di euro rispetto a 58,4 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021, il free cash flow si attesta a 143,0 milioni di euro in diminuzione rispetto al dato eccezionale di 160,9 milioni di euro riportato nei primi nove mesi del 2021. Gli esborsi netti di cassa per acquisizioni (pari a 52,2 milioni di euro rispetto a 63,5 milioni dei primi nove mesi del 2021), unitamente agli esborsi per dividendi (58,2 milioni di euro) e a quelli relativi al programma di riacquisto di azioni proprie (42,9 milioni di euro) portano il flusso di cassa del periodo a negativi 10,1 milioni di euro rispetto a positivi 18,8 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 882,1 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto a 871,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021, con leva finanziaria in riduzione a 1,61x rispetto al 31 dicembre 2021.

La società ha dunque chiuso i primi nove mesi del 2022 con ottimi risultati, nonostante una base di confronto estremamente sfidante e un contesto macroeconomico globale caratterizzato da volatilità e incertezza in costante aumento. Per il quarto trimestre del 2022, si segnala: uno scenario macroeconomico globale atteso non in miglioramento; una crescita organica attesa superiore a quella del mercato di riferimento; ed una contribuzione delle acquisizioni alla crescita dei ricavi proveniente dalle sole acquisizioni bolt-on (a tal proposito si ricorda che il consolidamento di Bay Audio è avvenuto a partire dal 1° ottobre 2021). Alla luce di ciò il Gruppo si attende un 2022 in crescita rispetto al 2021. In particolare per quanto riguarda i ricavi (nell’ordine di 2.150 milioni di euro) ed il margine dell’EBITDA (su base ricorrente nell’ordine del 25%). La società, inoltre, conferma di essere nella posizione ideale per rafforzare ulteriormente la propria leadership a livello mondiale in qualsiasi possibile scenario. Ovviamente tali aspettative per il 2022 assumono che non vi siano ulteriori rallentamenti nelle attività economiche globali dovuti, fra l’altro, alle note tematiche relative all’attuale situazione geopolitica, all’andamento dell’inflazione e all’emergenza sanitaria.
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