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Anima Confindustria: "Aziende soffrono per pagamenti in ritardo e ordini annullati a causa del caro energia"

- di: Daniele Minuti
 
Anima Confindustria: 'Aziende soffrono per pagamenti in ritardo e ordini annullati a causa del caro energia'
Anima Confindustria ha diffuso i risultati di un sondaggio condotto fra gli associati relativo all'effetto dello straordinario rincaro energetico: tre aziende su quattro registrano costi di produzione in crescita del 20% su base annuale, con due su cinque che invece parlano di aumenti di oltre 40 punti percentuali.

Anima Confindustria lancia l'allarme sul caro energia

Le imprese segnalano quindi una riduzione di margini di crescita per uno dei settori più importanti dell'industria italiana, causata anche dal sommarsi della spirale inflazionistica che va a pesare sulle filiere. Il rincaro coinvolge materie prime e beni strumentali, con l'Istat che ha segnalato un aumento dei prezzi del 2,8% su base mensile e del 40% su base annuale.

Marco Nocivelli, presidente di Anima Confindustria (nella foto), ha commentato: "È come un effetto domino che sta coinvolgendo il nostro e altri comparti tante imprese che hanno investito forze e preso impegni si trovano di fronte a clienti che annullano o rinviano ordini già partiti; altre aziende scontano i ritardi nei pagamenti da parte dei clienti, e siamo quasi al 45%; altri ancora riducono al minimo i ricavi pur di continuare la produzione, ma con sempre maggior affanno. Dobbiamo ripensare lo schema generale di approvvigionamento delle fonti. Le nostre imprese sono all’avanguardia nel massimizzare l’efficienza e nel creare filiere innovative, come ad esempio quella dell’idrogeno. Al governo che verrà, chiediamo misure urgenti per evitare il collasso di interi comparti produttivi, schiacciati dai continui rincari. Come rappresentante dell’industria meccanica italiana, Anima Confindustria ha elaborato una serie di proposte che saranno presentate all’evento pubblico “L’industria meccanica oggi per l’Italia di domani” il prossimo 21 ottobre, creando inoltre l’opportunità di aprire un dialogo costruttivo con il futuro esecutivo. Nel Manifesto della meccanica per il 2023 sono state individuate cinque priorità programmatiche, tra cui politiche energetiche per lo sviluppo di tecnologie avanzate per la transizione green e misure di tutela dell’export. Nonostante le difficoltà del contesto mondiale la meccanica italiana nell’ultimo anno è rimasta stabile sulle esportazioni, mantenendo l’andamento di crescita del 2021: siamo convinti che l’export possa costituire uno strumento strategico di rilancio per il nostro settore, forte del prestigio di cui la meccanica italiana gode in tutto il mondo".
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