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Superbollo addio? Il governo accelera sull’abolizione a tappe

- di: Bruno Coletta
 
Superbollo addio? Il governo accelera sull’abolizione a tappe
Salvini promette una riforma entro l’estate: “Tassa inutile, frena il mercato”.
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Il superbollo, l’odiata imposta che grava sulle auto più potenti, è pronto a uscire di scena. Il governo italiano sta preparando una riforma graduale che potrebbe portare all’abolizione completa della tassa già entro l’estate 2025. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha rilanciato il tema durante l’Automotive Dealer Day di Verona, annunciando un piano a scaglioni per superare una misura definita “controproducente” sia per le casse dello Stato che per l’industria automobilistica.

Un’imposta che frena il mercato
Introdotto nel 2011 dal governo Monti, il superbollo prevede un’addizionale di 20 euro per ogni kilowatt oltre i 185 kW (circa 252 CV) di potenza. La tassa si riduce progressivamente con l’età del veicolo: dopo 5 anni si paga il 60%, dopo 10 anni il 30%, dopo 15 anni il 15% e dopo 20 anni viene azzerata. Nonostante le intenzioni iniziali di tassare i beni di lusso, il superbollo ha generato effetti collaterali negativi, come la fuga di auto di alta gamma all’estero e un calo delle vendite nel segmento premium. Il gettito fiscale è modesto: circa 200 milioni di euro annui, una cifra che secondo Salvini porta più svantaggi che vantaggi”. 

La strategia del governo
Il piano del governo prevede un’abolizione graduale del superbollo, iniziando con l’innalzamento della soglia di potenza oltre la quale si applica la tassa. Attualmente fissata a 185 kW, la soglia potrebbe essere elevata per escludere una maggiore quantità di veicoli. Successivamente, si procederà con una riduzione progressiva dell’addizionale, fino alla sua completa eliminazione. Il ministro Salvini ha dichiarato: “Aboliremo gradualmente il superbollo, alzando la soglia di potenza e poi andando a scaglioni verso l’eliminazione. Potrebbe accadere anche prima dell’estate”.

Le coperture finanziarie
Uno degli ostacoli principali all’abolizione del superbollo è la necessità di trovare coperture finanziarie adeguate. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha sottolineato che la misura “verrà realizzata nel momento in cui si troveranno le risorse”. Tuttavia, Salvini ha ribadito che il gettito del superbollo è limitato e che la sua eliminazione potrebbe essere compensata da un rilancio del mercato automobilistico e da un aumento delle entrate fiscali derivanti da nuove immatricolazioni.

Le reazioni del settore
L’industria automobilistica ha accolto positivamente l’annuncio del governo. Secondo le associazioni di categoria, l’abolizione del superbollo potrebbe stimolare la domanda di veicoli di alta gamma e favorire la crescita del settore. Inoltre, la misura potrebbe contribuire a ridurre l’esportazione di auto di lusso verso paesi con una tassazione più favorevole.

Una tassa delle polemiche
Il superbollo è una tassa che ha suscitato polemiche sin dalla sua introduzione. Ora, il governo italiano sembra deciso a eliminarla, adottando un approccio graduale per attenuare l’impatto sulle finanze pubbliche. Se il piano verrà attuato nei tempi previsti, entro l’estate 2025 potremmo assistere alla fine di un’imposta che molti considerano obsoleta e dannosa per il mercato automobilistico.

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