Banca Sistema: a inizio giugno, 2 miliardi di euro di volumi factoring (+15%)

- di: Daniele Minuti

09/06/2023

Prosegue la crescita a doppia cifra per il Factoring di Banca Sistema, che all'inizio del giugno 2023 raggiunge i 2 miliardi di euro di crediti acquistati. Un dato che registra una crescita di 15 punti percentuali rispetto ai primi 5 mesi del 2022, oltre che un incremento sia nei crediti IVA che dei crediti commerciali, acquistati principalmente dalle imprese fornitrici della Pubblica Amministrazione.

Banca Sistema: a inizio giugno, 2 miliardi di euro di volumi factoring (+15%)

L'Istituto si conferma quindi operatore leader nel Factoring a sostegno delle imprese fornitrici della PA. L’andamento dei volumi Factoring di Banca Sistema, provando ancora una volta confermano le potenzialità di questo strumento a servizio delle imprese come supporto delle loro esigenze di liquidità, oltre che di miglioramento degli indici di bilancio e crescita.

Andrea Trupia, Direttore Divisione Factoring di Banca Sistema (nella foto), ha commentato: "Il raggiungimento dei 2 miliardi di euro di crediti acquistati già a inizio giugno è un traguardo importante per il Factoring di Banca Sistema, che continua a sovraperformare rispetto ad un mercato in crescita. Il factoring è uno strumento che sta prendendo sempre più piede, permette di rendere liquido un asset e facilitare l’accesso al credito da parte delle aziende, tanto da canalizzare miliardi di euro e coinvolgere una platea eterogenea di imprenditori. La linea di credito che l’azienda riceve è rivolta al futuro dell’attività, più che al presente o al passato e, soprattutto per le imprese che devono crescere, rappresenta un elemento di serenità che consente, ad esempio, di vincere gare di appalto sapendo di poter contare sul supporto di un factor specializzato che può finanziare la propria attività".

Tags: banca sistema, economia

Notizie dello stesso argomento

Trovati 97 record

Pagina

...

Economia e Finanza

29/07/2025

Era in un mercatino a 50 euro: ora vale 15 milioni, ecco perché