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Borse: i mercati asiatici pagano le turbolenze di Wall Street

- di: Redazione
 
Borse: i mercati asiatici pagano le turbolenze di Wall Street
La brutta chiusura di ieri di Wal Street ha determinato una giornata contrastata per i mercati asiatici, ancora in tensione dopo che la Federal Reserve ha deciso di fare restare alti i tassi di interesse, almeno fino al prossimo anno.
Le borse di Hong Kong e Shanghai sono aumentate, mentre Tokyo, Seul e Sydney hanno fatto segnare degli arretramenti.
Il Nikkei 225 di Tokyo è sceso dello 0,2% a 32.501,59. A Seul il Kospi ha perso lo 0,2% a 2.510,27. L'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,9% a 17.816,79 e l'indice Shanghai Composite è salito dello 0,8% a 3.110,15.
In terreno positivo anche l'indiano Sensex, che ha ha guadagnato lo 0,2% a 66.328,78.

Borse: i mercati asiatici pagano le turbolenze di Wall Street

Lieve contrazione l'indice australiano S & P/ASX 200 australiano è scivolato dello 0,2% a 7.049,20 anche se il governo ha riportato un surplus di bilancio di 14,2 miliardi di dollari per l'ultimo anno fiscale. È stata la prima volta che i conti della nazione sono stati in pareggio in 15 anni.
Ieri Wall Street - dopo il -0,9 di mercoledì - ha registrato un nuovo brusco rallentamento, con l'indice S & P 500 che ha perso l'1,6% (la peggiore performance da marzo) , chiudendo a 4.330,00. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dell'1,1% a 34.070,42, e il Nasdaq composite ha perso l'1,8% a 13.223,98.

Ad avere avuto le peggiori prestazioni sono stati i titoli Big Tech, con Amazon che è scesa del 4,4%, Nvidia che ha perso il 2,9% e Telsa che ha lasciato il 2,6%.
Anche Cisco Systems ha subito un duro colpo dopo aver annunciato che avrebbe acquistato Splunk, una società di sicurezza informatica, per circa 28 miliardi di dollari in contanti. Cisco è scesa del 3,9%, mentre Splunk è balzato del 20,8%. Ottima giornata, invece, per FedEx, che ha chiuso a + 4,5%, sulla scia dell'annuncio di un ultimo trimestre con profitti più forti di quanto previsto dagli analisti.
Negli altri scambi, il petrolio greggio di riferimento statunitense ha guadagnato 66 centesimi a 90,29 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il petrolio greggio Brent, la base del prezzo per il commercio internazionale, è aumentato di 56 centesimi a 93,86 dollari al barile.
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