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Borse: i mercati asiatici risentono della cattiva chiusura di venerdì di Wall Street

- di: Redazione
 
Borse: i mercati asiatici risentono della cattiva chiusura di venerdì di Wall Street
I mercati borsistici della regione Asia-Pacifico hanno registrato oggi una seduta negativa, risentendo della brutta chiusura di Wall Street, di venerdì, dopo che un rapporto sul mercato del lavoro statunitense ha aumentato i timori sulla situazione dell'economia americana.
Il principale indice giapponese, il Nikkei 225. nelle contrattazioni del mattino ha lasciato il 2,1% a 35.613,32, risentendo dei dati ufficiali, inferiori alle aspettative, sul prodotto interno lordo del Giappone, cresciuto del 2,9% annualizzato nel secondo trimestre.

Borse: i mercati asiatici risentono della cattiva chiusura di venerdì di Wall Street

Anche i mercati cinesi hanno avuto una giornata non positiva, a causa dei dati sull'inflazione che sono stati peggiori delle previsioni. Secondo i dati dell'Ufficio nazionale di Statistica, l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,6% anno su anno ad agosto, mentre l'indicatore dell'inflazione al consumo è sceso dell'1,8% rispetto ad agosto dell'anno scorso.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso l'1,8% a 17.123,90, mentre l'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,9% a 2.740,71. L'indice S & P/ASX 200 australiano è sceso dello 0,6% a 7.967,10. Il Kospi sudcoreano ha perso lo 0,8% a 2.523,86.

Sul fronte statunitense, venerdì scorso, a chiusura della peggiore settimana dal marzo dello scorso anno, l'S & P 500 è sceso dell'1,7% e ha chiuso a 5.408,42, trascinato dalle brutte prestazioni delle più importanti società tecnologiche.
L'indice Dow Jones Industrial Average è sceso dell'1% a 40.345,41.
Il brutto clima ha colpito anche il mercato obbligazionario, con i Treasury in arretramento dopo la pubblicazione del rapporto sul lavoro.

Il quadro che il rapporto ha definito lascia incertezze sull'ampiezza del taglio del suo tasso di interesse principale che la Federal Reserve dovrebbe decidere nella sua prossima riunione, che si terrà questo mese.
Nel trading energetico, il greggio di riferimento degli Stati Uniti è salito di 88 centesimi a 68,55 barile al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è salito di 86 centesimi a 71,92 dollari al barile.
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