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Il CdA di CDP approva operazioni per oltre 2,8 miliardi, verso superamento target Piano

- di: Barbara Bizzarri
 
Il CdA di CDP approva operazioni per oltre 2,8 miliardi, verso superamento target Piano

Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, presieduto da Giovanni Gorno Tempini, su proposta dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Dario Scannapieco, ha approvato nuove operazioni a favore di imprese e territori, la Politica del Settore Energia e le decime Linee Guida Strategiche sulla Cooperazione Internazionale. Le operazioni approvate hanno un valore superiore ai 2,8 miliardi, e comprendono finanziamenti e plafond volti a favorire lo sviluppo sostenibile e innovativo dei piani di crescita delle imprese, sia sul mercato italiano sia all’estero.

Il CdA di CDP approva operazioni per oltre 2,8 miliardi

Fra i destinatari delle iniziative compaiono aziende di piccole, medie e grandi dimensioni che puntano a intraprendere nuovi programmi di investimento, con impatti positivi sulle filiere strategiche del Made in Italy e possibili importanti ricadute occupazionali in diversi settori. Riguardo gli interventi rivolti alle Pubbliche Amministrazioni, le risorse impegnate andranno a sostenere iniziative su difesa del suolo, miglioramento della viabilità, rigenerazione urbana, tutela delle risorse idriche, edilizia scolastica ed efficientamento energetico anche in linea con progetti complementari al PNRR. Inoltre, una parte delle risorse verrà destinata allo sviluppo infrastrutturale del territorio nazionale, mentre altre iniziative sono state definite nell’ambito della Cooperazione internazionale.

Il presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini ha dichiarato: “La nuova policy e le ultime Linee Guida Strategiche Settoriali confermano che il percorso intrapreso da Cassa è pienamente in linea con gli obiettivi del Piano, in particolare su tematiche fondamentali come l’energia e l’adeguamento ai principi ESG. Un percorso a favore di territori e imprese, frutto di un continuo e aperto confronto con gli stakeholder e con la società civile, di cui è esempio il Forum Multistakeholder del prossimo 28 novembre. Anche l’attenzione alla Cooperazione internazionale dimostra quanto CDP sia concentrata sulle esigenze dei Paesi in via di sviluppo e operi sempre più con altre istituzioni comunitarie e internazionali per migliorare la condizione delle aree che necessitano di interventi finalizzati a colmare gap oggi non più procrastinabili”.

 

Nonostante i recenti e profondi cambiamenti economici e geopolitici, nei primi dieci mesi del 2022 il Gruppo CDP ha impegnato risorse per 24,5 miliardi (+5 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) ponendo le basi per superare gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024. Per il triennio, il Piano prevede un impegno complessivo di 65 miliardi, fra i quali 21 miliardi per PA e infrastrutture e 34 miliardi per imprese e internazionalizzazione, con la capacità di attrarre 63 miliardi da terzi e di attivare un totale di investimenti per 128 miliardi. In questo contesto, alla luce delle conseguenze della guerra in Ucraina e del mutato quadro economico, si è resa necessaria un’analisi volta a verificare l’eventuale necessità di aggiornamento del Piano Strategico.

L’impianto strategico complessivo non è stato modificato così come le sfide e gli obiettivi in termini di risorse impegnate e di investimenti attivati, ma sono state individuate alcune possibili aree di aggiornamento e, in alcuni casi, nuove iniziative, in logica incrementale rispetto alla formulazione iniziale del Piano. Nello specifico, particolare attenzione è stata riservata all’evoluzione delle dinamiche di mercato dell’ultimo anno, tra cui la crescita dell’inflazione dovuta all’aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime, con particolare riferimento anche agli eventuali impatti sull’operatività di CDP e sugli obiettivi del documento.

Il CdA odierno ha poi deliberato le Linee Guida Strategiche Settoriali per la Cooperazione internazionale e la Finanza per lo Sviluppo. Con questo documento si completa la declinazione delle strategie relative ai dieci ambiti di intervento individuati dal Piano Strategico e si rendono operativi gli strumenti per orientare le scelte di finanziamento e investimento di CDP, con la verifica della coerenza rispetto alle priorità di intervento definite. Allo stesso tempo, si pongono le basi per monitorare l’attività e per valutare l’impatto in relazione all’effettiva capacità di generare benefici per cittadini, imprese e territori.

Con riferimento al documento approvato, per allineare il contributo del sistema italiano della Cooperazione agli impegni internazionali per il perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, vengono individuate due aree prioritarie in cui CDP può intervenire con il ricorso a risorse proprie: la promozione della tutela del clima e dell’ambiente e la promozione di una crescita inclusiva e sostenibile nei Paesi partner. In questi ambiti, le priorità strategiche spaziano dall’incremento della capacità di generare energia da fonti pulite al miglioramento della capacità delle comunità e degli ecosistemi di adattarsi agli effetti del cambiamento climatico; dallo sviluppo sostenibile e inclusivo delle filiere agroalimentari e manifatturiere locali al miglioramento dell’accesso ai servizi essenziali.

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP, Dario Scannapieco, sottolinea: “I 24,5 miliardi di risorse impegnate nei primi dieci mesi del 2022 da CDP, in aumento di 5 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nonostante il mutato contesto economico, dimostrano che la performance di CDP è solida e che sono state poste per basi per il superamento degli obiettivi previsti dal Piano Strategico 2022-2024. Proprio in ragione dell’evoluzione delle dinamiche di mercato, con particolare attenzione alla crescita dell’inflazione dovuta all’aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime e al conseguente riflesso sull’incremento dei tassi di interesse, che impattano in maniera trasversale l’operatività di CDP, si è reso necessario un aggiornamento del Piano, che non ne modifica però l’impianto strategico complessivo e gli obiettivi, anche in termini di risorse impegnate e di investimenti attivati”.
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