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Conclave al bivio: il conservatore Müller critica Francesco e lancia l’allarme su un possibile scisma: “I cardinali non eleggano un papa eretico”

- di: Jole Rosati
 
Conclave al bivio: il conservatore Müller critica Francesco e lancia l’allarme su un possibile scisma: “I cardinali non eleggano un papa eretico”
Il cardinale tedesco fa esplodere la tensione che era sottesa: critica l’orientamento progressista di Papa Francesco e mette in guardia contro l’elezione di un successore “eretico”.
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Alla vigilia del conclave che dovrà eleggere il successore di Papa Francesco, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, figura di spicco dell’ala conservatrice della Chiesa cattolica, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla possibilità che venga scelto un pontefice con orientamenti troppo liberali. In un’intervista al Times, Müller ha avvertito che l’elezione di un papa “eretico” potrebbe portare a una “catastrofe” per l’unità della Chiesa, evocando lo spettro di uno scisma.
Müller, già prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha criticato diverse iniziative del pontificato di Francesco, tra cui la benedizione delle coppie omosessuali e l’apertura verso il dialogo interreligioso, sostenendo che tali posizioni rischiano di compromettere la dottrina tradizionale della Chiesa. Ha inoltre sottolineato che il prossimo papa dovrebbe essere un “successore di Pietro”, non semplicemente un continuatore delle politiche del suo predecessore . 
Nonostante il fatto che circa l’80% dei cardinali elettori siano stati nominati da Papa Francesco, Müller spera che le discussioni pre-conclave possano orientare la scelta verso un candidato che mantenga la fedeltà alla tradizione e alla dottrina cattolica. Ha anche espresso preoccupazione per l’influenza dei media e delle élite secolarizzate sulla Chiesa, affermando che il papa non dovrebbe essere un simbolo della religione secolarizzata. 
Le dichiarazioni di Müller evidenziano le tensioni all’interno della Chiesa tra le correnti progressiste e conservatrici. Mentre alcuni cardinali potrebbero cercare un candidato di compromesso, come il Segretario di Stato Pietro Parolin, altri temono che ciò possa portare a un’annacquamento delle riforme o a una rottura più profonda.
Il conclave si preannuncia quindi come un momento cruciale per il futuro della Chiesa cattolica, con la sfida di trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione, evitando al contempo divisioni che potrebbero minarne l’unità.

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