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Confagricoltura: "È tempo di una politica globale per l'alimentazione"

- di: Barbara Bizzarri
 
Confagricoltura: 'È tempo di una politica globale per l'alimentazione'
Nel corso dell’assemblea generale di Confagricoltura, il presidente Massimiliano Giansanti lancia un appello al governo: è tempo di una strategia globale per l’alimentazione e quindi diviene "necessario definire al più presto un modello agroalimentare insieme a tutta la filiera e valorizzare nei consessi internazionali la posizione italiana". Sul palco di Villa Miani, il presidente di Confagricoltura ha dialogato con il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e con il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, confrontandosi a proposito delle questioni più urgenti che hanno posto l’agricoltura al centro dell’attenzione mediatica internazionale ma che, a livello europeo, sono ancora lontane dalla definizione di un’agenda politica capace di essere al passo con i tempi.

Si è tenuta l'assemblea generale di Confagricoltura

"Gli ultimi 40 anni di politica agricola europea hanno modificato la Pac da politica economica a politica sociale. Eppure l’agricoltura è un settore performante, nonostante i dati Istat riportino un calo del numero di aziende del 50% negli ultimi anni. Ma le imprese che rimangono sul mercato sono quelle più strutturate, anche perché aumenta la dimensione media. Il nostro appello è a non stare fermi, a non sprecare ulteriore tempo, perché la strada è in salita" avverte Giansanti, che ribadisce: "Siamo al centro della tempesta perfetta: la guerra ha acuito i problemi della sicurezza alimentare e dell’emergenza climatica. Non possiamo più aspettare: l’agricoltura continua a fare la sua parte, ma senza politiche e strategie lungimiranti, le imprese non reggeranno ancora a lungo".

Del resto, il forte aumento dell’inflazione e dei costi di produzione, oltre all’inevitabile rialzo dei tassi di interesse, rischiano di innescare una fase recessiva, bloccando così la ripresa economica avviata lo scorso anno. Argomenti cruciali che sono stati ripresi durante la tavola rotonda tra il vicedirettore generale della Fao, Maurizio Martina, il presidente dell’Istituto Affari Internazionali, Ferdinando Nelli Feroci, e Francesco Zollino, direttore senior del Dipartimento di Economia e Statistica di Banca d’Italia, moderati dal giornalista Nicola Porro. Martina si è concentrato sull’importanza dello Stato e sul ruolo dell’Italia nella UE: "Le politiche pubbliche sono indispensabili per rendere la transizione tecnologica e ambientale accessibile a tutti. Bisogna dare atto al governo di aver saputo avviare e guidare, all’indomani dell’inizio della guerra in Ucraina, il dibattito sul necessario rafforzamento delle iniziative a favore dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo".

Per Zollino, "le basi che consentono ad un Paese di superare una fase difficile come questa sono due: credibilità e stabilità di bilancio. Istituzioni nazionali ed europee oggi sono impegnate nella gestione dell’inflazione e degli effetti che ha sulla capacità di spesa e sul reddito dei cittadini". L’ambasciatore Nelli Feroci, dal canto suo, ha dichiarato che "L’UE ha dimostrato compattezza in diverse fasi critiche: dalla crisi finanziaria del 2008, alla gestione della Brexit, fino alla pandemia da Covid-19 e oggi all’aggressione russa in Ucraina. Questa compattezza deve essere mantenuta". "Partiamo da qui" – ha concluso Giansanti – "perché è giunto il momento di fare scelte coraggiose: l’agricoltura vuole coltivare certezze, come il titolo di questa assemblea, attraverso alti principi etici e uno sguardo rivolto al futuro delle imprese".
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