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Osservatorio Confimprese: "Consumi di ottobre in crescita del 3,5% ma pesa l'incertezza per il futuro"

- di: Barbara Bizzarri
 
Osservatorio Confimprese: 'Consumi di ottobre in crescita del 3,5% ma pesa l'incertezza per il futuro'
Un mercato che non si è fermato nel mese di ottobre 2022 e chiude con un leggero aumento di fatturato a +3,5% rispetto a ottobre 2021, la ristorazione attestata a +9,1% a parità di perimetro, il calo del settore abbigliamento-accessori a -6,3%, che tuttavia potrebbe recuperare con il Black Friday: sono alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento-accessori e retail non food elaborato da Confimprese. Da rilevare che il retail non food cresce, chiude il mese a +8,1% e torna ai livelli pre pandemia, mentre nei canali di vendita migliorano le high street, in crescita del 9%, che denotano l’interesse delle catene a rifocalizzarsi sulle vie dello shopping, denotano un forte interesse delle catene a rifocalizzarsi sulle vie dello shopping. Nel progressivo anno rimangono, però, negative a -7,2%.

Osservatorio Confimprese: "Consumi di ottobre in crescita del 3,5%"

«Il mese di ottobreafferma Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimpresechiude ancora in positivo, ma rispetto a settembre rallenta di oltre 6 punti percentuali. Segno che l’instabilità internazionale e l’inflazione ai massimi storici dal 1983 influiscono sulla propensione all’acquisto degli italiani. Inoltre, un divario del 6,4% rispetto ai livelli pre pandemia, evidenzia come i mercati siano volatili e non permettano previsioni ottimistiche per i prossimi mesi. I retailer manifestano preoccupazione e l’ulteriore indebolimento del quadro congiunturale emerso dagli ultimi dati Istat non fa presagire un cambio di rotta nei prossimi trimestri».

Per quanto concerne la ripartizione per aree geografiche, il Centro performa meglio della media Paese con un trend pari a +5,9%. Nelle regioni, il Lazio è la migliore regione a +10,5%, Basilicata la peggiore a -4%. Nelle città di provincia si evidenziano i buoni risultati di Lecco +12,4%, Reggio Emilia +11,5% e Firenze +11, contro Pesaro-Urbino in calo per il 6,2% e Brescia a -5,7%.
Esaminando i dati nel dettaglio, prosegue dunque il momento positivo della ristorazione che, a parità di perimetro, chiude ottobre a +9,1% in confronto a ottobre 21 e mostra una dinamica promettente, che lascia intravedere la possibilità di recuperare il gap vs 2019 attualmente al -4,1% sul progressivo anno. Il tutto va inquadrato nella criticità di un aumento marcato dei costi ancora più impattante in un comparto energivoro come la ristorazione.

Il settore abbigliamento-accessori, anche in relazione al ritardato arrivo della stagione autunnale, è ancora quello più in sofferenza con –6,3% nel mese e un pesante -15,6% sul progressivo 2019. Nel mese di novembre, con l’atteso arrivo di temperature più consone al periodo e di precipitazioni atmosferiche, potremo meglio verificare le aspettative sull’andamento complessivo di un anno che comunque sarà con il segno rosso. Una boccata d’ossigeno al settore potrebbe arrivare dal Black Friday che, secondo le previsioni del Centro Studi Confimprese, vedrà 7 famiglie su 10 (68,2%) orientarsi su acquisti moda. Il retail non food continua il recupero con una chiusura mese a +8,1% e conferma la stabilità sul progressivo anno rispetto ai livelli pre pandemia pari a +1,1% vs 2019.

È piuttosto prevedibile, inoltre, che nei prossimi mesi gli effetti negativi dell’inflazione sul reddito disponibile e sulla ricchezza liquida spingeranno ad atteggiamenti più prudenti, che porteranno a un ridimensionamento della crescita.
«L’inflazione e l’incertezza sulla situazione internazionale conclude Alessandro Olivari, senior partner Jakala stanno incidendo sulle scelte degli italiani e l’economia non ha ancora pienamente recuperato la situazione pre-pandemica. A livello regionale si segnala un rallentamento della Lombardia, il cui progressivo annuo passa dal + 32% al +28% rispetto al 2021».
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