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Confindustria Ceramica: allarme per recessione tedesca e crisi occupazionale

- di: Redazione
 
Confindustria Ceramica: allarme per recessione tedesca e crisi occupazionale

Il settore della ceramica italiana affronta una fase di incertezza sia sul fronte nazionale che internazionale. "Due situazioni destano particolare preoccupazione: la recessione della Germania, mercato fondamentale per noi, e la questione della Cassa integrazione, che coinvolge attualmente 4.700 dipendenti del comparto", ha dichiarato Augusto Ciarrocchi, presidente di Confindustria Ceramica, durante la conferenza stampa di fine anno.

Confindustria Ceramica: allarme per recessione tedesca e crisi occupazionale

Alle difficoltà europee si aggiungono gli scenari globali. "Le dichiarazioni del neo eletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su possibili dazi doganali, preoccupano il nostro settore. Una riduzione delle esportazioni oltreoceano potrebbe spingere altri produttori internazionali a riversare la propria sovrapproduzione sul mercato europeo, creando ulteriori pressioni competitive. Come industria ceramica italiana, siamo pronti a confrontarci su ogni tavolo negoziale con la forza della qualità e della competitività dei nostri prodotti", ha aggiunto Ciarrocchi.

Nonostante le sfide, Confindustria Ceramica guarda al 2024 con determinazione, puntando su innovazione e sostenibilità. Tra i successi dell’anno, Ciarrocchi ha ricordato il lancio di nuove linee di prodotti eco-sostenibili e il rafforzamento delle esportazioni verso mercati emergenti come Medio Oriente e Asia.

"L’industria ceramica italiana ha sempre saputo affrontare momenti complessi con creatività e resilienza. Ora è cruciale lavorare insieme per salvaguardare l’occupazione e rafforzare la nostra presenza nei mercati strategici", ha concluso il presidente.

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