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Confturismo: "Segnali di ripresa per il turismo ma la normalità è lontana"

- di: Daniele Minuti
 
Confturismo: 'Segnali di ripresa per il turismo ma la normalità è lontana'
Sono stati pubblicati i risultati dell'ultimo Osservatorio Confturismo-Confcommercio, con cui è stato tracciato il quadro relativo al settore del turismo in Italia per i mesi dell'estate 2021. Un comparto che ha sofferto tremendamente gli effetti della pandemia e che solo adesso prova a rimettersi in piedi.

Secondo i numeri pubblicato dall'Osservatorio, sono in media 25 milioni gli italiani che partono fra giugno e settembre ma quest'anno 4,5 milioni di essi non si sono mossi e non hanno intenzione di farlo, con la percentuale restante che si divide in questo modo: il 71% ha fatto un viaggio di almeno 5 notti mentre il 18% si è concesso soggiorni più brevi con pernottamento. Il 5% ha fatto escursioni giornaliere con il 6% rimasto che punta su settembre nonostante non sia ancora certo di partire.

Confturismo-Confcommercio: "La ripresa del settore turismo è ricominciata"

"L'estate 2021 degli italiani sta per andare in archivio all'insegna della voglia di ricominciare e di mettersi alle spalle un anno e mezzo di pandemia" - spiega Confturismo - "I numeri dicono che i livelli precedenti alla pandemia da Covid sono ancora molto lontani, ma la ripresa del turismo è ricominciata".

Gli sforzi compiuti per destagionalizzare i flussi sono stati di fatto vanificati dalla negativa concentrazione temporale dei viaggi, con il 51% delle partenze avvenuto fra la seconda metà di luglio e agosto. Persiste la forte mancanza dovuta ai minimi flussi provenienti dall'estero: se si escludono fenomeni di prossimità (come turisti di lingua tedesca in Veneto e Friuli), il dato rimane ancora molto negativo.

Giugno e la prima metà di luglio registrano dati piuttosto negativi (il primo scelto solamente dall'8% dei turisti) mentre settembre regge con un 12% dei viaggi totali; per quanto riguarda le mete, quelle balneari mantengono la testa col 64% seguiti dalla montagna con un 18% e le città d'arte che rimangono ferme al 9%.
 
Capitolo economico: il costo della vacanza è stato giudicato negativamente dal 2% degli intervistati, convinti di aver speso troppo, mentre sono tanti i viaggiatori che hanno dichiarato di aver speso di meno rispetto al passato quest'anno (-14% rispetto al 2020 e -30% rispetto al 2019). La Puglia resta la Regione più gettonata, mentre risale il numero di viaggi all'estero (14% degli intervistati), concentrati specialmente fra Grecia, Spagna e Francia.

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