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Enel, solidi risultati nei primi nove mesi dell'anno: rivista al rialzo la Guidance 2023

- di: Daniele Minuti
 
Enel, solidi risultati nei primi nove mesi dell'anno: rivista al rialzo la Guidance 2023
Nella foto, l'Amministratore Delegato di Enel, Flavio Cattaneo

Enel
ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con dei ricavi a 69,63 miliardi di euro, in calo di 34,1 punti percentuali su base annua, una variazione legata ai minori volumi di energia prodotti in un regime di prezzi medi di vendita in discesa (nel contesto caratterizzato da una stabilità di prezzi maggiore su base annua e dal differente perimetro di consolidamento nei due periodi a confronto). L'EBITDA ordinario sale del 29,3%, fino a 16,38 miliardi di euro, miglioramento legato ai risultati del business integrato, spinto dalla normalizzazione dei margini rispetto al 2022 e al miglioramento di Enel Grids.

Enel, solidi risultati nei primi nove mesi dell'anno

L'EBITDA sale invece del 23,5% fino a 15,22 miliardi di euro, con l'EBIT a 9,83 miliardi di euro (+62,1%): l'incremento è legato all'andamento positivo della gestione operativa, ai minori adeguamenti di valore e alle minori svalutazioni dei crediti rispetto all'analogo periodo del 2022 (che compensano i maggiori ammortamenti nel periodo).

Risultato netto ordinario migliora del 65,2%, fino a 5033 miliardi di euro, grazie all'andamento positivo della gestione operativa ordinaria e la minore incidenza delle interessenze dei terzi sul risultato netto ordinario, che hanno più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti dovuto all’evoluzione dei tassi di interesse e all’aumento del debito medio del periodo, nonché il maggior onere fiscale da ricondurre ai migliori risultati, mentre quello netto arriva a 4,25 miliardi di euro (in crescita del 141,9%).

L'indebitamento finanziario netto sale del 5,4% fino a 60,06 miliardi di euro, a causa dei positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, dalla cessione di alcune società e dall'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui.

Gli investimenti calano del 5,9% fino a 8,75 miliardi di euro, per via del differente perimetro delle attività classificate come "disponibili alla vendita" su base annua. Al netto di tale effetto, il valore resta stabile, con focus sullo sviluppo delle reti di distribuzione e capacità rinnovabile.

È stato deliberato un acconto sul dividendo 2023 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 24 gennaio 2024 (+7,5% rispetto all’acconto distribuito a gennaio 2023). Il CdA conferma la politica di acconto sui dividendi per l’esercizio 2023, prevista dal Piano Strategico 2023-2025: è previsto un dividendo complessivo per l’esercizio 2023 pari a 0,43 euro per azione.

Numeri che hanno portato alla revisione al rialzo della Guidance relativa all'intero esercizio, che ora prevede un EBITDA ordinario compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro (precedente fascia 20,4 e 21,0 miliardi di euro), un utile netto ordinario di Gruppo compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro (in salita rispetto alla fascia precedente, fra i 6,1 e i 6,3 miliardi di euro).
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