Francesco Starace: "Il prossimo triennio decisivo per Enel e per la transizione energetica"

- di: Daniele Minuti
 
Francesco Starace, Amministratore delegato di Enel, ha parlato del peso che i prossimi tre anni avranno per la sua azienda e nel processo di transizione energetica del nostro Paese. Le sue parole sono state riportate dal sito ufficiale di Enel: "Non esistono momenti semplici per chi opera in un settore complesso, globalizzato e strategico come quello dell’energia. Ma il Piano strategico di Enel 2023-2025, che abbiamo presentato alla comunità finanziaria lo scorso novembre durante il Capital Markets Day, nasce in un momento che ha pochi precedenti, in cui si incrociano sfide – e insieme opportunità - del tutto nuove".

Enel, le parole di Francesco Starace sul prossimo triennio

"Dal 2020 in poi" - ha continuato Starace - "l’economia mondiale ha conosciuto due fenomeni imprevisti, con particolari ripercussioni anche sul nostro settore: la pandemia e la guerra in Ucraina. La prima ha rallentato la crescita mondiale, il mercato azionario e gli investimenti e ha provocato un sensibile calo della domanda di energia. La seconda ha messo in dubbio la sicurezza energetica dell’Europa e di intere aree del mondo, quando le economie mondiali mostravano segni di ripresa. Inoltre, questo complesso scenario socioeconomico è stato dominato dall’inflazione e da eventi meteorologici estremi che ci hanno ricordato l’urgenza di affrontare il riscaldamento globale. Come conseguenza di tutto ciò, i costi dei combustibili fossili sono aumentati con una forte ripercussione sui prezzi al consumo e sui bilanci di famiglie e imprese".

Per questo Enel ha pianificato i prossimi tre anni di attività, tenendo conto di variabili come la volatilità dei prezzi e la necessità di proteggere i clienti, gli azionisti e tutti quanti gli stakeholder da essa.

"Per farlo consideriamo l’elettrificazione sostenibile come la via migliore per superare la volatilità e garantire una fornitura di energia stabile e prevedibile, a prezzi accessibili" - ha detto l'AD di Enel - "Ciò consente di preservare la salute del Pianeta e gli standard di vita delle prossime generazioni, riducendo allo stesso tempo le tensioni geopolitiche. Tutto questo significa estendere l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili anche a settori che finora dipendevano quasi interamente dai combustibili fossili, come i trasporti e il riscaldamento domestico. Siamo convinti che il risultato di questa crisi sarà l’accelerazione di questo virtuoso processo. Enel ha scommesso sulle fonti rinnovabili da almeno due decenni, in particolare solare ed eolico, fino a diventare il maggiore operatore privato al mondo del settore. Nei prossimi tre anni aumenteremo ancora la capacità installata, passando dagli oltre 54 GW attuali a 75 GW entro il 2025, con l’obiettivo di produrre il 75% dell’elettricità da fonti rinnovabili. Questo ci permetterà di raggiungere il traguardo di produrre tutta la nostra energia elettrica da fonti rinnovabili senza emissioni di CO2 entro il 2040".

La crescita delle rinnovabili va accompagnata dalla digitalizzazione del sistema elettrico, con Enel che si impegna a digitalizzare circa l'80% dei suoi clienti nel triennio, a fronte di 15 miliardi di euro investiti.

L'AD di Enel
conclude così: "Siamo convinti che questa strategia possa offrire stabilità, certezza e valore – nel senso più ampio del termine – a molti livelli. Per i nostri clienti, che vedranno la spesa energetica domestica ridursi progressivamente fino al 20% entro i prossimi 3 anni. Per i nostri azionisti, ai quali prospettiamo un dividendo pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025 in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022. E per la società intera, perché calcoliamo che i nostri investimenti contribuiranno, nei paesi dove operiamo, a un aumento complessivo del Prodotto Interno Lordo di circa 70 miliardi di euro entro il 2025.
L’ultimo messaggio, ma non il meno importante, riguarda le persone. Enel ha la fortuna di poter contare su uno straordinario gruppo di professionisti, che dal 2020 in poi ha superato situazioni imprevedibili e difficili. È soprattutto grazie a loro che possiamo guardare con fiducia al futuro. Non possiamo escludere nuove turbolenze, ma sappiamo di avere con noi persone in grado di affrontarle. Di tutti gli asset di una grande azienda, questo è il più importante"
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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